DORMIAMO INSIEME?

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Lil's pov

Raggiungemmo gli altri dopo esserci chiarite, mano nella mano;
le nostre dita si incastravano alla perfezione.

Il cerchio era completo, i posti vuoti erano solo i nostri.

Mi guardò negli occhi, tremendamente delusa dal doverci separare, e accolsi quello sguardo con una certa delicatezza.

"HOLDEN, SMAMMA" gli dissi, con un tono di voce alto.

"Perché? Mi sembra che ci sia un altro posto libero, proprio quello dove sedevi prima"

Sbuffai, poi mi sedetti al posto di Sarah, incrociando le gambe e afferrando un cuscino.

Poggiai il cuscino proprio sulle mie gambe e poi la invitai a sedersi

"Guarda che se vengo lì sei scomoda, vado accanto a Martina" rispose, tutto d'un fiato.

Scossi la testa in segno di disapprovazione

"Nah nah, qui"

Prese coraggio, nonostante il velo d'imbarazzo, e si mise seduta sulle mie gambe.

Appoggiai il mio volto sulla sua spalla, riempiendola di piccoli baci.

"Bambina mia" le sussurrai, tra un bacio ed un altro, mentre lei con la sua mano accarezzava le mie dita.

"Ma giocate ancora?" chiese Sarah, per interrompere il silenzio che avevamo creato.

"No, Sarah, eravamo troppo impegnati a farci gli affari vostri" rispose Petit, sarcastico

"Ah ah, che simpatico" risposi io, in difesa "spero che tu abbia gradito lo show"

"E che show..." si intromise Holy, paonazzo "ormai sembra più la tua ragazza che la mia" continuò, con quel pizzico di gelosia.

"Lo so, amo, è dura accettarlo" continuai, finché Sarah non riprese ad accarezzarmi la mano cercando di tranquillizzarmi;

probabilmente aveva ragione Holy e probabilmente al suo posto avrei reagito in egual modo.

Avrei dovuto prendere le distanze, lasciargli vivere la sua storia d'amore, ma non ci riuscivo.

Non riuscivo ad ignorarla,
a stare giorni senza vederla,
a far finta di non provare nulla.

Sarah era tutto ciò che mi faceva stare bene,
l'unica, per me.

"Vabbè, turno di Nicholas" disse Petit "e dato che hai scelto obbligo...vai fuori e canta a squarciagola"

A quella scena Sarah rise,
rise di gusto.

Dio, quanto era bella.

Lei rideva ed io mi innamoravo.

————

Mi girai e rigirai nel letto, senza riuscire ad addormentarmi.

Pensavo a Sarah, al suo sorriso, alla delicatezza delle sue mani, al sapore delle sue lacrime.

Mi alzai afferrando le terea e l'iqos e raggiunsi quel piccolo angolo di giardino che era diventato il mio posto preferito per pensare.

Quel piccolo angolo che era solo mio,
mio e di Sarah.

Quando arrivai lei era già seduta lì, con il volto illuminato dalla luna, e lo sguardo insù.

"Bambina, ancora sveglia?" dissi portando l'iqos alle mie labbra "È tardi"

"Non riuscivo a dormire, sono un accumulo di nervi" si voltò verso di me con gli occhi lucidi: tracce di lacrime.

Mi sedetti sulla panchina e le sollevai il bacino, portando il suo corpo sulle mie gambe.

Occhi blu polizia - LIL JOLIE E SARAH TOSCANO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora