CONFESSA

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Sarah

Seguii Lil, passo dopo passo, implorando di dirmi quale fosse la prima impressione su me ma ottenni come risposta solo un movimento di spalle, come se non avesse nulla da dire su di me.

Non era una novità.
Io non piacevo.
In gruppo ero quella che veniva isolata, non ero mai stata la preferita di qualcuno, per cui probabilmente, a differenza di Vale e Gaia, io non le avevo fatto una buona impressione.
La tensione nell'aria era palpabile mentre Lil si sedeva, lasciandomi in piedi, ansiosa e confusa.
Aveva preso posto accanto a Vale, appoggiandosi con la testa sulla sua spalla, senza distogliere lo sguardo da me.
Feci il giro del tavolo, mi avvicinai e le toccai una spalla.
"Facciamo così" le sussurrai "Sarò io a dirti la mia impressione su te stessa. Sei un diavolo travestito da angelo, non è così, cara Angela?"
mi sorrise addentando un grissino.

Fu Holy a interrompere quel momento, senza preoccuparsi delle dinamiche che si stavano sviluppando intorno a noi.
"Sarè che fai? Vieni un po' fuori con me?" disse tutto d'un fiato.
Mentre il silenzio si prolungava,mi sentii sempre più isolata, desiderando ardentemente una risposta da Lil Jolie che potesse dissipare i miei dubbi e le mie paure. Ma lei  sembrava intenzionalmente distante, incapace o forse riluttante a condividere i suoi pensieri più profondi.
Era di ghiaccio.
Così afferrai la mano di Holy e lo seguii all'esterno.
Non sapevo esattamente cosa stavo facendo, non sapevo se fosse una buona idea, ma era ciò di cui avevo bisogno.
"Aria fresca" dissi guardandolo prendere posto sulla panchina.
Holy aveva un volto dolce, era premuroso, mi guardava già con interesse.
Mi fece posto accanto a lui.
"Come ti sembrano?" disse, facendo cenno con la testa.
"È difficile dirlo ora..." gli sussurrai "tu? cosa pensi?"
"Mi sembrano carini, tu in particolar modo" disse tutto d'un fiato.

Restammo a parlare per ore, della musica, dei nostri film preferiti, delle nostre paure.
Fu un momento leggero ma intenso.

"Scusate" disse Angela alle nostre spalle "Sto preparando delle crêpes, volete?"
"Ah perché, cucini anche?" risposi in modo seccato accendendomi una sigaretta.
"Provare per credere" disse facendomi l'occhiolino.

Adesso però no, non ti darò alcuna soddisfazione.
Feci spallucce poi scossi il capo in segno di disapprovazione.
"Sarà per un'altra volta allora" le dissi, sputando fuori il fumo "Ora non mi va"
"Ma come no?" intervenne Holy "per me sì, Angela" rispose lui, poi si alzò e la superò, raggiungendo gli altri.

Angela restò a guardarmi, finché non spensi la sigaretta e mi alzai.
"Non è molto gentiluomo, avresti dovuto scegliertelo meglio"
"Io non scelgo nessuno, non sono qui per questo" le risposi, avanzando verso gli altri sotto il suo sguardo.
"E comunque..." si avvicinò nuovamente a me "Io almeno non ti avrei lasciata tutta sola lì fuori"
"Oh ma non ero mica da sola! Ero con te, purtroppo" fu come sputare veleno.
Lei si allontanò e finalmente ero consapevole di aver colpito io.

Occhi blu polizia - LIL JOLIE E SARAH TOSCANO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora