LA TUA CALLIOPE PER UNA NOTTE

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Sarah's pov

Angela era lì,  accanto a me, con la sua mano sulla mia gamba, ed in quel momento giurerei di aver sentito il mio cuore danzare, leggiadro e felice.

Ero finalmente
completa.

L'avevo allontanata, da vera masochista, per paura:
paura che ad amare fossi solo io,
paura di non essere amata da lei,
paura per tutto ciò che sentivo in sua presenza,
per quella calma che riusciva a trasmettermi anche solo guardandomi,
per quegl'occhi blu a cui avrei dato la mia stessa anima,
per quelle labbra che avrei voluto baciare ogni istante
e per il modo in cui mi faceva sentire viva.

Ma adesso lei era lì,
sfiorando la mia pelle con le sue dita
ed io, finalmente, avevo ricominciato a respirare.

"Vabbè" escalmò Angela d'improvviso "ci inserite in sto gioco di merda o no?" sbuffò

"Mamma mia, sempre più simpatica" esclamò Vale, beccandosi un dito medio.

"Allora" prese parola Gaia "stiamo giocando a chi ne sa di più, con varie categorie; la domanda viene scritta su un bigliettino e passata alla lettrice, cioè Vale in questo caso, e l'aiutante Dustin"

"Vai amo, io sono imbattibile" rispose Angela, creando una risata generale.

Afferrai il bigliettino che mi era stato passato da Dustin, ringraziandolo e scrissi velocemente la mia richiesta

"vi prego, inventate una domanda voi, ma ho bisogno di sapere se stasera potremmo avere la stanza tutta per noi"  lo richiusi alla meglio e lo passai a Dustin, guardando intensamente Valentina, cercando quasi di farle un segnale

Valentina afferrò il mio bigliettino dalle mani di Dustin e lo lesse, mi guardò nuovamente e fece segno positivo con la testa, sorridendomi.

"Allora, la domanda di Sarah è: quand'è nata la prof Cuccarini?" lo disse con una naturalezza, senza creare sospetti, e ciò mi fece sorridere.

"Vabbuo che cazzo ne sappiamo noi?" disse Angela, sbuffando.

"10 Agosto 1965" rispose Mida, regalando un bacio volante ad Angela e dicendole un "ciao imbattibile"

"Ma così non vale, i cucca giocano sporco" rispose Petit, il più competitivo della casetta.

Sorrisi, allungando la mia mano verso Mida e facendogli battere il cinque.

Grazie, Vale,
per essere un fottuto genio
ed aver creato la domanda perfetta
per distogliere l'attenzione.

Il gioco continuò, con mille domande differenti che crearono una vera e propria guerra tra Mida, Petit ed Angela, che non mollavano.

"Oh raga, se continuate così sto gioco non finisce più" rispose Holden, alzandosi dal tavolo e concludendo con un "vabbè, io vi saluto"

Angela agitò la mano in segno di saluto, poi ripuntò lo sguardo sui suoi avversari, senza demordere.

Era guerra.

Mi alzai dalla sedia, scivolando sulle sue gambe e voltandomi verso di lei, stampai le mie labbra sulla sua guancia.

"Angela..." le sussurrai sulle labbra "andiamo a dormire?"

Angela incastrò i suoi occhi blu nei miei, portando le sue mani dietro la mia schiena, lasciando lievi carezze, poi portò la sua mano sulla mia coscia, picchiettando.

"Raga, noi andiamo" affermò, lasciando che io mi alzassi, per poi intrecciare le sue braccia intorno alla mia vita "porto la mia piccola a dormire"

Occhi blu polizia - LIL JOLIE E SARAH TOSCANO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora