LA PAURA DISTRUGGE TUTTO

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Sarah's pov

"Quindi, ci racconti o no?" chiese per l'ennesima volta Valentina, con tono disperato;

cazzo, Angela,
quando vieni a salvarmi da questa tortura?

Sbuffai, sollevando lo sguardo e roteando gli occhi.

Ero circondata: Gaia, Marisol, Sofia, Dustin e Valentina avevano puntato i loro occhi su di me, senza lasciarmi respirare neppure per un secondo da quando Angela era andata a lezione.

Vale non demordeva,
continuava a puntare i suoi occhi su di me,
come fossero mitragliatori
e ciò mi imbarazzava terribilmente?

Cosa avrei dovuto dire?

Cosa avrei potuto svelare?

Non mi era mai capitato di provare emozioni così forti per una ragazza, e ciò mi spaventava da morire.

Sarei mai stata coraggiosa da poter affrontare il mondo?

Per Angela ero stata solo una delle tante?

"Oh, che pettegoli, la state torturando" la voce di Martina fece, finalmente, zittire Valentina che si scostò dal divanetto e si accese una sigaretta.

"Ma quante storie, è un argomento come un altro, non capisco tutto questo misero: ci stiamo passando in tante qui eh, ed abbiamo sempre parlato tranquillamente" riprese Vale, puntando il dito contro me "E TU AVEVI PROMESSO"

Iniziai a sbattere le palpebre, in cerca di una soluzione

avrei potuto dire che non fosse successo nulla ma Valentina non c'avrebbe mai creduto, d'altronde Angela odorava di sesso, d'amore e di me.

"Hai vinto" puntai le mie mani in aria in segno d'arresa "Hai vinto" continuai "Ci siamo baciate"

Subito dopo aver detto quest'ultima frase portai il mio volto dietro la mia stessa mano, tentando di nasconderlo.

"Seh vabbè, solo?" continuò Vale "guarda che se fai così ti sgancio la Pettinelli contro"

Gli altri risero di gusto, io ingoiai la mia stessa saliva e feci spallucce

"Tanto non è neppure la tua insegnante" dissi, con lo sguardo basso.

"Non ne ho bisogno, cocchina" continuò, imperterrita Valentina.

"Chi non ha bisogno di cosa?"

La voce di Angela echeggiò alle mie spalle;

Ero talmente presa dalla conversazione con Vale da non aver sentito il piccolo cancello aprirsi.

Angela si avvicinò a me, baciandomi la nuca e prendendo posto sulle mie gambe.

"La state ancora torturando?" strabuzzò gli occhi, notando il mio volto rosso dall'imbarazzo e lo sguardo basso.

Portai il mio mento sulla sua spalla, socchiudendo gli occhi.

"Quando mollerete l'osso?" sbuffò Angela, guardando negli occhi Valentina, colei che portava avanti la tortura.

"Ora" decise Vale, alzando le mani in aria e sgattaiolando verso l'ingresso per poi girarsi nuovamente "rispetterò la vostra privacy ma me la pagherete" sorrise maleficamente, rubandoci un sorriso;

gli altri seguirono Vale, e solo quando restammo finalmente sole Angela sospirò, voltandosi verso me.

I suoi occhi scivolarono su tutto il mio volto, prima di posare la sua mano sulla mia guancia, su cui mi abbandonai cercando carezze;

Occhi blu polizia - LIL JOLIE E SARAH TOSCANO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora