INSIEME

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Sarah's pov

"Avete visto Saretta?" la voce di Angela echeggiò in tutta la casa, facendomi spalancare gli occhi.

Mi misi seduta al centro del letto strofinandomi gli occhi e tirando un leggero sbadiglio; l'avevo lasciata mentre terminava di lavare i piatti e riordinava la cucina insieme a Gaia.

Ero stanca da morire ma non avrei immaginato che sarebbe bastato poggiare la testa sul cuscino per addormentarmi.

La porta della mia camera si spalancò, voltai leggermente la testa perdendomi negli occhi blu di Angela; le sorrisi dolcemente sbadigliando di nuovo.

"Che hai, piccola?" mi chiese con tono premuroso, avvicinandosi lentamente al mio letto "Sei stanca?" continuò, mettendosi seduta dietro di me, stringendo la mia vita contro il suo corpo e lasciando un bacio sull'incavo del mio collo.

"Mi sono addormentata senza neppure accorgermene, è stata una settimana devastante ed ho accumulato tanta stanchezza", strofinai nuovamente i miei occhi, per poi socchiuderli e lasciando accasciare il mio corpo in avanti.

"Oh, povera piccola, è stanchissima" beffeggiò Angela, sollevando la mia testa e guidandola verso le sue gambe.

Mi accarezzò i capelli, lasciando scivolare le sue dita in essi, e mi abbandonai a quel tocco così dannatamente leggero e delicato. Portò la sua mano sul mio collo ed iniziò a massaggiarlo, sciogliendo tutti i miei nervi. Chiusi gli occhi, portando la mia mano sull'altra sua, intrecciando le mie dita alle sue.

"Non vorrei rovinare il momento..." mi voltai, cercando il suo sguardo "ma la tua proposta di prima?" le chiesi sottovoce, titubante.

"Mh...?" chiese, portando la sua mano sulla mia guancia e lasciando varie carezze.

"Prima, molto prima, mi avevi chiesto una cosa, o sbaglio?"

Mi sorrise, facendo mente locale e comprendendo ciò a cui stavo facendo riferimento; il sorriso divenne più ampio.

"Ho cambiato idea" le dissi, lasciandole dei baci sulla mano.

Sorrise, alzandosi dal letto e guardandosi intorno, con lo sguardo di una che stesse cercando interminabilmente qualcosa.

"Mh?" le chiesi, con la fronte corrucciata e lo sguardo smarrito.

"Questo qui" disse, afferrando il mio pigiama rosa e avvicinandosi nuovamente a me, tendendo la sua mano verso la mia.

L'afferrai, scivolandole tra le braccia e stringendomi a lei; mi sollevò, portando le sue mani sui miei fianchi e lasciando che incrociassi le mie gambe dietro al suo corpo.

Lasciammo la mia camera dirigendoci verso la sua, in cui c'era già Valentina, intenta a lavorare al computer.

"Tranquille, tranquille, io dormo da Matthew e Dustin non lo so, non credo rientri" disse, appena ci vide arrivare, chiudendo il pc e lasciando un bacio sulla guancia di Angela, scombinandole i capelli e sussurrando un "vediamo di non finire nuovamente in tragedia, piuttosto scopate"

"IDIOTA" le gridò Angela, appoggiandomi sul suo letto.

Vale chiuse la porta ed Angela mi sorrise, avvicinandosi a me ancora di più e lasciandomi un bacio sulla punta del naso.

"Quanto diamine sei bella" mi sussurrò, dolcemente, guardandomi dritta negli occhi.

Mi alzai, afferrai il mio pigiama e le baciai una guancia sussurrandole un "torno subito";

mi allontanai, feci una doccia veloce e gridai un
"ANGELA" a pieni polmoni, realizzando di non aver accappatoio ed intimo.

Angela mi raggiunse, allungandomi il suo accappatoio e portando una mano davanti ai suoi occhi.

"Scusa, amo, non ci ho pensato" disse, ridendo e voltandosi di spalle.

Indossai l'accappatoio, uscii dalla doccia e mi avvicinai a lei, soffiandole in un orecchio un "peccato, avresti potuto approfittarne" lasciandole un bacio sulla guancia e spingendola fuori dal bagno.

Mi misi seduta tamponando i capelli con un asciugamano; le immagini di Angela danzarono nella mia mente. Chiusi gli occhi lasciandomi trasportare dall'attimo.

In quegli occhi blu avevo ritrovato casa,
quella protezione di cui avevo bisogno, ogni giorno,
quel sorriso dannatamente contagioso, che mi faceva esplodere il cuore dal petto e quelle fottute labbra che sembravano disegnate e che, porca puttana, avrei voluto baciare in ogni istante.

Ogni parte di me la desiderava ardentemente;
ma la consapevolezza di essere un'emozione a senso unico placò il mio desiderio.

Sbuffai, ripensando all'ultima volta che avevo dormito con lei e spalancai la porta; Angela era ancora lì, appoggiata alla parete di fronte al bagno.

"Che fai ancora qui? potevi aspettarmi in camera"

"Avevo paura cambiassi idea" mi disse, sussurrando e con lo sguardo abbassato.

Mi avvicinai gettandole le braccia al collo, stringendola a me

"Dormo con te" bisbigliai sulle sue stesse labbra, lasciandole un bacio all'angolo delle labbra, e afferrandole una mano "non vado da nessuna parte, capito?" le sollevai il volto, costringendola a guardarmi negli occhi.

Mi fece un cenno con la testa e mi sorrise;
La guidai verso la sua stessa camera e mi gettai sul suo letto, guardandola con tutto l'amore che provavo.

Chiuse la porta alle sue spalle, sospirando ed avvicinandosi a me; si stese accanto a me, coprendo i nostri corpi con la sua coperta ed intrecciando le sue gambe alle mie.

"Quanto sei bella" mormorò nuovamente, sfiorandomi il volto con un dito e disegnandone il contorno "così piccola e così incredibilmente bella" portò una mano dietro il mio corpo, attirandomi di più a sé.

Le accarezzai la testa, delicatamente, giocherellando con i suoi capelli ed arricciandoli dolcemente tra le mie dita.

Si rilassò a questo tocco, chiudendo gli occhi.

"Amore" bisbigliò nuovamente

"Mh?" le chiesi, senza smettere di accarezzarla

"Grazie, per essere qui e per essere tu"

Sorrisi, con le gote leggermente arrossate.

Mi stava facendo innamorare di lei, e di ciò avevo tremendamente paura.

Occhi blu polizia - LIL JOLIE E SARAH TOSCANO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora