PROMESSA

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Lil's pov

La settimana devastante era terminata,
rivolsi uno sguardo furtivo alla mia bambina, seduta al suo posto, prima di esibirmi per la sfida.

Ero tesa, tesissima, un fascio di nervi, ma quegli occhioni lì riuscirono a rilassarmi solo guardandomi.

Cantai con rabbia, gettai fuori tutta la delusione e l'agitazione che avevo dentro, pensando solo alla promessa che avevo fatto alla mia Sarah.

Terminata l'esibizione rimasi ferma, sfilando lo strumento da me e liberando le mie mani; accarezzai l'elastico che mi aveva prestato la sera di una settimana prima, mentre, incasinata com'ero, facevo a pugni con le mie paure lasciando che lei mi accarezzasse il cuore.

Era stata una settimana impegnativa, troppo impegnativa, e non avevo potuto darle molte attenzioni ma, se fossi rimasta, avrei recuperato.

Le avevo donato tutti i miei pensieri, tutto il giorno, e i miei sorrisi in quelle poche volte che ci eravamo incrociate.

Il mio nome.

Il mio nome venne accostato alla parola "vinci"

"Cosa?" dissi, ritornando alla realtà.

"Vinci tu, Lil" disse nuovamente Maria.

Sorrisi, stringendo la mano della mia avversaria, ed andai a riprendermi la maglia.

Mi voltai verso i compagni e tornai al mio posto, inciampando nel sorriso più bello e radioso che avessi mai visto: quello di Sarah.

Presi posto, sfilai l'elastico e glielo allungai, sussurrandole un "grazie, amore".

Lei non poteva saperlo ma io amore non ci avevo mai chiamato nessuno.

Afferrò l'elastico sorridendomi, poi se lo fece scivolare tra le mani, girando e rigirandolo.

"Cosa c'è, Sarah?" chiese Maria.

"Mh? Cosa?" le rispose, sobbalzando.

Sorrisi dolcemente, scuotendo la testa ed abbassando lo sguardo.

"Dico...cosa c'è, Sarah? Oggi proprio non mi capite, eh?"

Risero tutti, mentre Sarah arrossì dolcemente.

"Posso abbracciarla?" chiese, con un filo di voce ed indicandomi con un dito.

Maria annuì, lei si alzò ed io spalancai le braccia accogliendola.

Mi scostai leggermente, facendole posto sulla mia stessa sedia, per tenerla un po' più vicina a me, solo un po'.

Le accarezzai la coscia scoperta, sentendo la sua pelle scivolarmi tra le dita.

Portò la sua mano sulla mia, intrecciando le sue dita con le mie.

"Sei stata bravissima" mi disse, con un filo di voce.

"Con te nei miei pensieri avrei potuto fare qualunque cosa" le confessai, facendola arrossire.

Mi era mancata, mi era dannatamente mancata;
era stata una settimana infernale e la voglia di stringerla, lì, davanti a tutti, e rubarle un bacio era enorme.

La puntata terminò e rientrammo in casetta;
ero stanca morta e raggiunsi il nostro posto, sapendo che da lì a poco sarebbe arrivata anche lei.

Inserii una terea nell'iqos e la feci scaldare.

"Amoooo" la voce di Vale riempì casa, così aprii un po' la porta e le feci cenno.

Venni raggiunta in poco tempo da Vale e Matthew.

Occhi blu polizia - LIL JOLIE E SARAH TOSCANO Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora