Cap 19: Più umano

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Le domande la tormentarono tutta la notte, alla fine si alzò e andò in giro per la base. Erano le cinque del mattino, l'alba era vicina, si diresse nella zona panoramica.
"Chissà se riesco a vedere qualcosa"
Passando dei cuochi la salutarono e li sentì dire <è fantastico. Il gas è tornato e l'energia elettrica arriva a palate, chissà quale paese ci sta rifornendo>
"Un problema in meno"
La porta era socchiusa, la aprì cercando di non fare rumore e si fermò all'entrata.
Ade era seduto appoggiato al vetro, Annie in braccio che dormiva, era così carina avvolta in quel casco di capelli.
Alzò lo sguardo, vide una cosa che era delle più normali eppure era così rara. Gli occhi di Ade chiusi, placidi, il suo petto che si alzava regolare. Stava dormendo anche lui. Anche lui poteva fare cose così mortali. Le sembrò più umano.
Un venticello freddo, non era riscaldato quel posto. Si fiondò in camera, prese una grande coperta e la mise addosso ai due addormentati. Subito Annie se la prese tra la piccole mani tirandola a sé mentre la mascella di Ade si rilassò.
Mal si sedette di fianco a loro. Il sole nasceva dietro la base rimpiccolendo le ombre delle montagne. Era tutto così bello.
Gli occhi le caddero sui bracciali blocca magia attorno ai bicipiti. Chi era il cattivo? Chi faceva il buono? Chi era cosa? Quali maschere avevano?
Non sapeva rispondersi, i motivi erano diversi così come le cause, le conseguenze e i risultati. Bastava solo l'azione per considerare qualcuno cattivo o bisognava vedere il tutto nel suo intero? Cosa voleva scoprire e per chi? Voleva cambiare il mondo. E come? Lei da sola? Si, avrebbe cambiato l'isola ed Auardon. Lei era la figlia della più cattiva che avrebbe reso Auradon più bella.
Ade appoggiò la sua testa sulla sua spalla sistemandosi più comodo nel sonno. Mal sorrise. Era proprio un atto umano, quasi non degno di lui. Gli sistemò una ciocca blu e notò che al centro i suoi capelli stavano pian piano cambiando colore. Si erano allungati e stavano diventando neri come la notte della sera prima.
Che strano. Allora il blu non era il suo colore naturale. Che avesse usato una magia per tenerli colorati di blu? Ma allora perché non erano diventati tutti neri?
Prese una ciocca blu tra le dita e iniziò a strofinarla, più la muoveva più il colore blu veniva via come pezzi di vernice vecchia lasciando solo il nero. Cos'era?
Ade si mosse girando il volto a guardarla, gli occhi verdi ben aperti. La fissò immobile prima di staccarsi rimettendosi seduto <quando sei arrivata?> le chiese stropicciandosi gli occhi e sbadigliando. Una cosa proprio non da lui.
<Poco fa>
Lui toccò la coperta che Annie teneva tra le mani <grazie> disse solo coprendola per bene <avrei voluto che dormisse in un letto caldo ma è più testarda di me> disse con un sorriso
<Ti vuole bene tutto qua. Quindi tu...dormi?> Ade la guardò con un punto di domanda <non volevo essere offensiva è che...ecco...con noi non dormivi mai e...beh...pensavo che...non ne avessi bisogno ecco>
Sul volto del dio si dipinse un sorriso <se non dormo non perdo nulla ma quest'atto umano è molto piacevole diciamo così>
<Quindi ne hai bisogno>
<Possiamo dire di si>
<E dormi sempre qui?>
<Dove altro potrei stare> le disse una cosa così triste come se fosse normale e naturale.
<È molto bello> disse guardando fuori dalla finestra cercando di tirarlo su di morale.
Lui annuì e guardò fuori anche lui <come mai gia sveglia a quest'ora?>
<Non riuscivo a dormire avevo alcune domande che mi frullavano in testa> disse scherzando
<Quali?> Mal allargò gli occhi, non si era mai interessato a nulla perché ora voleva sapere tutto?
<Nulla in particolare>
<Magari ti posso aiutare. Ho qualche anno di esperienza sai> disse col sorriso
Poteva dirglielo? Doveva? <ho origliato la tua discussione con la Bestia>
Ade spalancò gli occhi, poi toccò la testa di Annie senza dire una parola.
<Secondo te era serio?> chiese Mal <riguardo ad Annie..>
<Oh si>
<Non lo so. Non pensavo che fosse capace di ciò>
Ade sorrise <yin e yang. C'è male nel bene e bene nel male>
Era forse questa la soluzione che cercava, male e bene erano uniti in tutte le persone allo stesso modo?
<Anche i buoni sono cattivi?>
<Tutti gli uomini possono essere buoni o cattivi e possono passare da una sponda all'altra molto più velocemente di quanto credi>
Non si nasceva...si diventava quindi?
<Ti dispiace se mi appoggio ancora un po' a te. Ho sonno>
Ciò che disse fece vibrare i suoi muscoli della schiena <Sonno? Tu?> era diventato umano a tal punto?
Lui scosse la testa annuendo <credo che c'entrino questi affari> disse sistemandosi i bracciali con un sorriso <avere sonno è normale ma...è come se...> iniziò a gesticolare <se la mia energia venisse risucchiata e usata. Non è bloccata. Costringe il mio copro a produrne sempre di più e per quanta ne produca neanche una goccia rimane nel mio corpo ma sparisce. Chissà che cosa si è inventato>
Mal gli toccò i bracciali dorati <almeno ti donano> lui le sorrise <dai vieni> gli prese il volto portandoselo sulla spalla. Si sistemò su di lei e chiuse gli occhi mentre lei gli disegnava dei cerchi sui capelli <come mai i capelli stanno diventando neri?> gli chiese prima che si addormentasse
<È perché sono stato escluso dal mio regno. Sono stato lontano per così tanto tempo che sto perdendo il suo colore ecco tutto>
<Gli Inferi sono blu?>
Lo sentì agitarsi dalle risate <ha molti colori ma il blu è quello dei morti. Conosci i fuochi fatui? Fuoco blu. Un fuoco morto che non scalda e non illumina> le diede un pezzo di coperta e si addormentò. Il suo respiro calmo e regolare che scandiva il tempo, il sole fuori che abbagliava ancora di più e abbagliò anche la sua mente.
" Il gas è tornato e l'energia elettrica arriva a palate, chissà quale paese ci sta rifornendo" le parole dei cuochi le rimbombavano in testa. Gas ed elettricità che venivano fuori dal nulla, nessuno lì stava rifornendo dall'inizio della pandemia, nessuno poteva raggiungerli fin lì. Erano isolati. Quindi come era possibile?
" È come se la mia energia venisse risucchiata e usata" era questo ciò che provava Ade, dove andava a finire tutta la sua energia. La Fata aveva detto che ne aveva un'enorme quantità...come poteva venire usata tutta.
Un incantesimo continuo consuma energia ma lui non poteva farli. E se qualcuno lo avesse fatto al posto suo?
" Non potrai usare la tua magia senza il mio permesso" Senza il suo permesso. La Bestia aveva parlato di permesso quindi lui poteva dare il consenso a qualcosa di diverso? Poteva fare quello che voleva?
<Non sarà mica che...>
Mal sbattè la porta della sala da cucina facendo fermare tutta la sala. Quando videro Ade dietro a lei si pietrificarono.
Lei si fiondò dalla Bestia seduto con Belle e Ben, gli altri dormivano probabilmente <Mal cosa...> non finì la frase che lei lo prese per il colletto facendolo arrossire dalla mancanza d'aria
Ben le afferrò la mano <cosa stai facendo? Mal?!> la prese facendola allontanare <MAL CHE TI PRENDE?> disse facendola sedere
<TU! Quando pensavi di dircelo eh?> gridò alla Bestia
<Ti sei bevuta il cervello?> la Bestia si alzò furibondo prendendola per le spalle. Le sue mani premute sulla carne lasciando segni rossastri.
Una grande mano afferrò il polso del re <Lasciala> gli occhi fiammeggianti di Ade si intromisero
<Cosa pensi di fare tu eh! Non puoi fare nulla> sibilò
Ade fu fulmineo, aveva Annie in braccio ma una mano gli bastava. Tolse le mani del re da Mal e lo tirò a sé prendendolo per la camicia <posso ancora romperti l'osso del collo> e lo spinse via affiancandosi a Mal come un cane da guardia.
La sala li guardava attoniti. Belle prese suo marito tirandolo in piedi <cosa ti è preso Mal?>
<Cosa mi è preso? A me? Chiedilo un po' al buon vecchio re eh? Quando pensavi di dirci che hai messo in pericolo la vita di Annie?>
<Che stai blaterando?> Ben si avvicinò a lei
<Chiedilo un po' a tuo padre. Ha messo in pericolo Annie per convincere Ade a mettersi dei bracciali blocca-magia che non gli bloccano la magia ma fanno sì che possa essere usata da chiunque come gli pare e piace>
Ben si voltò verso suo padre <dimmi che è uno scherzo>
La Bestia guardò in basso prima di alzarlo <si l'ho fatto e sai perché? Perché questo nobilissimo signore che ho di fronte si è scatenato là fuori uccidendo un sacco di zombie, uccidendo un sacco di persone di Auradon. Vi sembra normale?>
<E a te sembra normale usarlo come una centrale elettrica?>
<Dopo che ha ucciso molti dei nostri? Mi sembra il minimo> i commenti in sala si levarono in seguito della Bestia.
<Mostro!>
<Perché è ancora vivo?>
<Buttiamolo in cella>
<Uccidetelo>
La sete di sangue umana dei così detti buoni si levò. Yin e Yang. Ecco il male nel bene. Nonostante si atteggiavano tutti bene ciò che volevano era nutrirsi di sangue. Bramavano il dolore.
<Ma non è giustizia questa! Hai messo in mezzo una bambina!>
<Cosa potevo fare per metterlo all'angolo?>
<Non usare una bambina!>
La folla si levò ancora più alta <viene dall'isola anche lei>
<Si difendono tra loro>
<Vattene mentecatta> gridò uno prima di affermare una mela e tirarla verso di lei. Il frutto si fermò a pochi centimetri dal volto di Mal.
Il silenzio piombò in sala.
Ade diede un morso alla mela prima di gettarla al suolo. Negli occhi solo pericolo <andiamo> le disse accompagnandola fuori dalla sala.
Uscirono insieme a passo spedito <ti avevo detto che sarebbe stato inutile>
<E la cosa mi fa incazzare> disse urlando
Lui la guardò con il sorriso <posso dire che sei tu quella fuori contesto>
<Scusa?!> piantò i suoi piedi al suolo
Lui le sorrise ancora <nessuno mi ha mai difeso con così tanto ardore> le scompigliò i capelli <grazie. Ma evita di soffocare la Bestia se vuoi avere ragione>
<Me lo segnerò>
<Mal!!> Ben corse verso di lei
<Ben>
<Cosa ti è preso?>
<Mi ha dato fastidio che avesse messo in pericolo Annie tutto qui>
Ben le sorrise <sono d'accordo su quello che hai detto, mio padre ha sbagliato però ecco dovevi evitare di prenderlo per il collo. Sono venuto ad avvisarvi>
Mal guardò Ade con un punto di domanda <avvisarci?>
Ben annuì <vogliono iniziare l'operazione per salvare la gente addormentata...e useranno la magia di Ade...lo voglio mettere in una gabbia...non ho capito il resto>
Un pugno tirato contro la parete di ferro che si piegò <ci avrei scommesso che mi ritrovavo più in catene di prima>
<E quindi? Che si fa?>
<Non avete molte chance> appena Ben pronunciò quelle parole dei soldati armati sbucarono dai corridoi laterali con i mitra alzati.
<Voi due. In ginocchio!> urlarono a Mal e Ade
Mal si ritrovò con Annie con tra le braccia <vediamo di muoverci> Ade disse ciò prima di avvicinarsi ai soldati. Cosa voleva fare?
<Fermo o sparo> urlò uno puntandogli la pistola alla tempia
Ade alzò le mani <e chi si muove> disse con un sorriso
Gli afferrarono i polsi ammanettandolo e portandolo via. Presero anche Mal per il braccio <seguiteci>
Li portarono al terzo piano sotterraneo, quello proibito ad Ade. Li accompagnarono in una stanza e lanciarono Ade in una piccola gabbia fissata al suolo simile a quella per gli zombie ma talmente bassa da non poter stare neanche in ginocchio.
La Bestai e Belle entrarono accompagnate dalla Fata e da una Evie dalla faccia sconvolta.
<Cosa sta succedendo? Perche questo trambusto?> le sussurrò
<Ti spiego tutto dopo> le rispose veloce
Ade si sedette nella gabbia afferrando le aste metalliche , la Bestia gli si avvicinò <ora te ne starai buono lì. Allora dobbiamo liberare la vallata dagli zombie> disse passando poi la parola al generale
<Esatto. Abbiamo eretto una barriera lungo tutta la montagna, nessuno zombie può più entrare ma dobbiamo sbarazzarci di quelli già al suo interno. Li faremo cadere in gabbie a questo piano. Voi tre...> disse indicando Mal, Evie e la Fata <userete la vostra energia e quella di Ade per farli tornare normali uno per volta. Tutto chiaro?>
<Come si fa ad usare la sua energia?> chiese la Fata guardando Ade che ringhiava come una bestia in gabbia alla zoo
<Con questi> disse il generale tirando fuori tre bracciali collegati con dei fili a tre aghi diversi.
<Quelli?>
<Tecnologia e magia antica. La abbiamo qui da un sacco. Procedete> diede a loro i bracciali mentre un soldato si avvicinò alla gabbia di Ade che si allontanò
<Col cazzo che mi metto quegli affari>
La Bestia prese Annie dalle braccia di Mal <muoviti a metterli. Ti ho sopportato per troppo tempo>
Ade digrignò i denti prima di sporgere il braccio fuori dalle sbarre <bastardo> sibilò
Il soldato gli infilò gli aghi nel bicipite, un liquido blu prese ad uscire fluendo verso di loro. Ade lo guardava muoversi seduto con la mano poggiata sulla guancia, senza speranze quasi.
Appena il liquido arrivò a lei si sentì come se tutte le acqua del mondo fossero affluite in lei, aveva talmente tanta energia che era pronta per fare il giro del mondo di corsa in meno di due ore.
Guardó la Fata ed Evie, stessa faccia sconvolta. Quel liquido si era pure diviso in tre, quanta energia aveva Ade paragonata a quella di Malefica? Sua madre era una formica in confronto a quel gigante di magia.
<Mettetevi al lavoro> ordinò la Bestia girandosi con Annie in braccio
<Dove pensi di portarla? Lei rimane qui> una voce proveniente dall'oltretomba fermò la Bestia
<Lei viene con me> a quella risposta Ade afferrò una sbarra di ferro piegandola verso l'esterno
<Scordatelo> ringhiò
La Bestia appoggiò Annie per terra che corse da Ade <tanto non puoi uscire da qui> detto ciò si allontanò.
Annie strisciò tra le sbarre entrando e accomodandosi sul suo grembo.
Perche la Bestia si comportava così? Mal non sapeva rispondersi e non ebbe tempo per pensare, la prima orda di zombie arrivò veloce.
Alla sera avevano svuotatato la vallata. La Fata si tolse il bracciale andando a cena mentre Mal si avvicinò a Evie.
<Mi spieghi cosa è accaduto? > le urlò quando furono sole
Mal iniziò a raccontare partendo dal principio ovvero da quando aveva origliato la Bestia. Quando ebbe finito il tutto Evie la guardò con occhi sgranati.
<Non saprei a chi dare ragione sinceramente>
<Non lo so neanche io ma mi rode il fatto che abbia messo in pericolo Annie> la piccola giocava con i capelli di un Ade addormentato, sdraiato di lato in una conca.
Annie continuava a sfregare i capelli, il blu cadeva dalle ciocche come polvere sottile che svaniva nel nulla, al suo posto il colore di una notte delle più nere.
Evie si tolse il bracciale <Vuoi venire in camera o preferisci...>
<No sto qua>
<Non hai fame>
<No>
Evie le mise una mano sulla spalla <io vado a tenere d'occhio la situazione...se hai bisogno io sono con te. Siamo inseparabili giusto?>
Mal annuì <sempre>
Quando lei uscì Annie prese la mano di Mal <notte> le disse sorridendole prima di accomodarsi accanto al ventre di Ade rannicchiandosi anche lei a mezzaluna.
<Notte amore>
Si sdraiò anche lei accanto a quella gabbia guardando il soffitto bianco e chiuse gli occhi pensando a qualsiasi cosa. La sua mente viaggiava da un pensiero all'altro senza logica.
Sentì il suo polso che veniva stretto in una calda morsa. Girò il volto e vide Ade, ancora addormentato, che le stringeva la mano portandosela verso di lui come se fosse una corda per risalire dal baratro in cui era caduto.
<Ti abbiamo proprio fatto stancare eh> gli sistemò i capelli ormai arrivati alla fine delle orecchie e si sdraiò. Si addormentò di nuovo.
Quando riaprì gli occhi aveva indosso una pensante giacca nera come coperta. La sua mano ancora stretta al caldo.
<Ben svegliata> la voce profonda come un abisso la fece voltare. Ade la guardava sorridendo, senza la sua giacca che ora aveva lei addosso e con Annie stretta che dormiva tranquilla.
Il bracciale le era stato levato.
<Che ore sono?>
Una risata <sono le sei. Ti svegli sempre cosi presto?>
<In realtà no> il suo stomaco brontolò
<Ahahaha ecco perché > Ade rise di gusto come lo aveva visto fare poche volte. Si sistemò i capelli dietro l'orecchio.
<Ti stanno bene neri. Verde e nero hanno un miglior contrasto di blu e verde> lui allontanò la mano dalla sua testa
<Grazie> sussurrò
Mal si alzò e andò in cucina, tutti dormivano ancora. Si fece servire il suo pasto e quello per Annie e tornò al piano di sotto.
Fece passare il cibo per Annie nelle sbarre sistemandolo davanti alla piccola ancora accoccolata e addormentata.
Mal prese una pagnotta di pane <tieni> disse porgendola ad Ade che la guardò con occhi sbarrati.
<Non posso lo sai>
<Chissene frega. Hai bisogno di energie>
Le sue dita sfiorarono il pane prendendolo delicatamente, Mal sorrise prima di prendere anche lei una pagnotta. Se la portò alla bocca e Ade fece lo stesso seguendola. Era buffo a vederlo così. Quando lei addentò il pane lui fece lo stesso con un grande sorriso.
Annie si svegliò poco dopo divorando la colazione.
Non poterono neanche parlare un po' che entrò l'ufficiale con dei soldati <Iniziamo l'operazione per il salvataggio di Auradon> il cuore di Mal prese a battere forte. Qualcosa non andava.

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