Mal accarezzò il volto di Ade che sembrava essersi placato un po' dopo aver vomitato sangue infinito. Lui roteò gli occhi verso di lei.
<Ti sei svegliato. Va meglio?> disse accarezzandogli la mascella nell'unico punto privo di sangue. Ben si avvicinò a lei <Ehi Ade>
Lui lo guardò prima di rispondere alla sua domanda <Non c'è un punto che non mandi fitte di dolore> lo sguardo di Mal si rabbuiò, non era la risposta che voleva ma era quella che si aspettava <ma adesso non vedo sfocato> disse chiudendo gli occhi, i polmoni si sbloccarono respirando pesantemente e continuando a fargli sentire la vicinanza accarezzandogli la guancia.
<Ragazzi preparatevi, l'elicottero sta arrivando> la Bestia rientrò dal terrazzo
Belle e la Fata uscirono dalla cucina mentre Jane e Evie presero le valigie che avevano finito di preparare.
<Avanti ognuno prenda una valigia e corriamo fuori dallo spiazzo, se passiamo tra gli alberi affianco gli zombie non ci dovrebbero seguire>
Il rumore dell'elicottero si avvicinava e si intravedeva nel cielo. Mal appoggiò Ade a terra prima di aiutare Evie con il suo zaino mettendolo in spalla e prendendo la valigia.
Belle prese la valigia e uscì sul terrazzo <forza ragazzi sta per atterrare>
la Bestia corse fuori <Avanti seguitemi>
<Aspettate!> Mal urlò fermando la corsa sfrenata
<Non abbiamo tempo Mal> Ben le prese il polso
<Come facciamo per Ade?> lo sguardo di Ben si spostò verso il corpo sanguinolento che li guardava impassibile.
<Non vorrai mica portarlo con noi! Andiamo in una base militare, non mi sembra il posto giusto per un supercattivo> urlò la Bestia
<Ma non possiamo lasciarlo qui...non riesce a muoversi...gli zombie lo divoreranno> urlò cercando di far prevalere la sua idea, non poteva lasciarlo lì così. Ad Auradon aveva imparato ad aiutare e ora ne sentiva un bisogno vitale di farlo.
<Mal è fuori discussione...>la Bestia sembrava irremovibile
Evie le prese la mano <ha protetto Mal, ha protetto ciò che per me è più importante, neanche io voglio lasciarlo in pasto a quegli esseri. Lo abbiamo curato una volta, non possiamo ora non aiutarlo>
<Appunto, l'abbiamo aiutato una volta, una volta e basta> gridò la Bestia mentre l'elicottero si avvicinava sempre più.
<Ehi...> Ade parlò con voce biascicata <muovetevi o perderete il volo...me la caverò> gli occhi lucidi dal sangue li guardavano con un sorriso
<Visto! Pure lui concorda, forza andiamo!> disse la Bestia afferrando la valigia e allontanandosi
Mal prese la sua valigia e uscì nel terrazzo, si voltò un'ultima volta verso quel volto ricoperto di rivoli di sangue. Il suo cuore non resse gettò a terra le valigie <Mal...> Ben e Evie la chiamarono fermando anche gli altri.
Rientrò dentro di corsa <Cosa...> un sospiro rantolato dal pavimento.
<Zitto> gli ordinò mentre gli prendeva le braccia e lo tirava seduto.
<Mal...ah!> urlò mentre gli muoveva quel corpo deturpato
<Resisti ti prego> gli prese un braccio e lui chiuse gli occhi stringendo i denti.
<Mal cosa fai!?> gli urlò Ben
<Se lui non viene io non vengo> disse Mal stringendosi al petto quell'ammasso di sangue rimanendo ferma e seduta al suolo. Ben restò a guardarla per un attimo, nei suoi occhi Mal vide passare immagini di lei che veniva circondata da quegli esseri grigi.
<Evie, Jane prendete voi le nostre valigie!> urlò alla fine entrando nel salotto
<BEN, COSA FAI!> la Bestia era fuori di sé
Ben si avvicinò a Mal <mi dovete un favore> disse col sorriso mentre si caricava Ade sulla schiena portandolo fuori da lì. Evie diede i bagagli a Mal e corsero tra gli alberi.
<Ben sei matto...> la Bestia non potè finire la frase che Ade, con la testa poggiata sulla spalla di Ben, sputò sangue rosso scuro tremando visibilmente.
<Dai caro, possiamo fare un favore ai ragazzi> gli disse Belle
<Ma che sia l'ultimo> disse camminando di nuovo tra gli alberi.
L'elicottero stava per atterrare nello spiazzo, uscirono dalla boscaglia. Gli zombie li avevano lasciati indietro per il momento ma appena furono fuori dagli alberi quelli partirono alla carica, l'elicottero si alzò di botto per evitarli.
<Correte!> urlò Jane rifugiandosi tra gli alberi
<Stanno arrivando, stanno arrivando che facciamo?> urlò Belle disperata
<Non lo so> sospirò Ben con il fiatone
Guardavano gli zombie correre verso di loro senza sapere dove nascondersi.
<Lasciatemi e fuggite> la voce di Ade arrivò flebile alle orecchie di Ben.
<No, ormai vieni con noi>
Ben appoggiò Ade contro un albero per riposare la schiena lasciandolo come un giocattolo abbandonato al suolo, incapace di muoversi e impassibile, mentre gli altri guardavano gli zombie che si erano bloccati tra i cespugli, erano riusciti a seminarli un po'.
<E ora e ora?> urlò Jane, l'elicottero era nel prato in attesa del loro arrivo che non poteva avvenire per colpa degli zombie.
<Tentiamo> disse Evie <qui moriremo, allora tanto vale correre>
<Non possiamo rischiare cosi> disse Belle
<È troppo rischioso> disse la Bestia
Un botto dietro di loro li fece voltare <Correte...a loro ci penso io> la schiena piena di bende, sangue e brandelli di pelle si frapposero tra loro e gli zombie.
<Ade non...> cercò di urlare Mal, la voce profonda di lui la fermò prima.
<Siete sordi! CORRETE SVELTI! Andate avanti> il volto di Ade si girò di poco mostrando gli occhi verdi spenti come non li aveva mai visti.
Si voltò subito dopo saltando sopra le teste degli zombie <prendetemi brutti bastardi> gridò, gli zombie lo seguirono subito.
<No Ade!> Ben le prese il polso
<Andiamo>
Corsero nel prato e salirono di corsa sull'elicottero che si alzò subito in volo. Mentre Mal si sistemava vide Ade uscire dagli alberi di corsa inseguito dagli zombie, lo vide cadere a terra, lo vide ansimare, lo vide sputare sangue, lo vide attaccato da quegli esseri, lo sentì gridare, lo sentì imprecare, lo vide contorcersi dal dolore e rialzarsi, agitò la testa e Mal sapeva che la sua vista si stava offuscando, andava avanti continuando a strofinarsi la mano davanti agli occhi. Non andava per niente bene.
<Aspettate!> urlò al pilota
<Mal cosa?> Ben si avvicinò a lei, quando vide Ade capì cosa voleva fare.
Ade corse verso la casa saltando sul tetto. Appena si trovò in cima cadde sulle ginocchia, anche da quella distanza Mal vedeva il suo petto alzarsi velocemente buttando fuori i rimasugli di energia vitale che gli restavano. Gli zombie si ammassavano al piano terra creando piano piano una scala, prima o poi lo avrebbero raggiunto e allora cosa sarebbe successo? Già lì vedeva, bloccarlo nell'angolo, oramai sfinito, e ridurlo ad un ricordo mentre alzava il volto al cielo che per tanti notti aveva ammirato, facendo cadere un'ultima liquida stella cadente. Acqua salina riempì gli occhi di Mal.
<Prendiamolo> disse decisa
<Mal assolutamente...>iniziò la Bestia
<Sì> finì Ben dando ordini al pilota.
Si avvicinarono alla casa di Evie <Ade!!!> lo sguardo di stupore che gli si disegnò sul volto pagò il rischio che stavano correndo <Salta!>
Lui li guardò appena tirandosi in piedi con le poche forze che gli rimanevano. Prese la rincorsa e saltò afferrando il pattino di atterraggio.
Mal si sporse per allungare una mano, Ben la afferrò per la vita per tenerla ferma.
Ade allungò una mano che si allontanò subito insieme ad un suo grido e un urlo stridulo. Uno degli zombie lo aveva raggiunto e gli aveva piantato gli artigli nella schiena dando un morso poderoso ad una delle sue braccia. I canini gialli sprofondavano lenti nella carne creando un getto si sangue che copriva gli occhi, quasi inesistenti, di quegli esseri nati dal demonio. Con una smorfia Ade si riaggrappò al pattino con tutta la sua forza rimasta, vedeva le sue mani allentare la presa sempre più mentre il suo volto si corrugava cristallizzando il dolore che provava. I denti stretti più di una morsa.
<No!>
Di fianco a loro uno sparo fece sussultare Mal, lo zombie precipitò al suolo e la Bestia si gettò il fucile a tracolla <Mi devi un sacco di favori> disse allungando la mano verso Ade ma lui non si mosse.
<Allunga la mano forza, so che hai ancora delle energie brutto bastardo! Questi due hanno rischiato la vita per te quindi vedi di allungare quella fottutissima mano stronzo> gli urlò la Bestia.
Ade lo guardò con occhi vuoti prima di allungare lentamente la mano verso di lui mentre l'altra allentava la presa sull'elicottero. Il braccio teso si stava allontanando da loro <No!> urlò Mal vedendolo scivolare giù.
Una mano afferrò il polso di Ade prima che quest'ultimo potesse cadere di sotto tra gli zombie che si agitavano famelici, tutti ricoperti di sangue. La Bestia lo afferrò tirandolo su, Ben prese l'altro braccio e lo tirarono dentro chiudendo il portellone.
Mal si fiondò da lui girandolo sulla schiena <Ade!>
Lui tossì sangue prima di guardarla <sciocchi>
Mal pianse <Si, si> i suoi occhi spenti si chiusero, e gli appoggiò la sua testa sulle sue gambe. Alzò lo sguardo e vide il pavimento di ferro già ricoperto di rosso <Alla base, subito!> urlò la Fata <rischia di crepare sul serio questa volta>
<Ade...resisti...tra poco ti guariremo> gli sussurrò Mal lui le rispose con un mormorio indistinto.
L'elicottero viaggiava veloce, presto il bosco fu sostituito dalla neve delle montagne.
Il liquido rosso si muoveva uscendo dalla fessura sotto il portellone. Il vestito di Mal, le sue braccia e gambe erano tutte ricoperte di sangue ma non gli interessava. Sentiva il suo respiro farsi pesante man mano che la tappa si avvicinava. Anche la Fata si accorse di quel affannoso respiro che sembrava lottare per resettare il timer che portava alla morte per asfissia.
La voce graffiante del pilota arrivò alle cuffie che indossavano <siamo in vista della base>
L'elicottero superò i monti. In un calice bianco creato dalle rocce la base militare si presentava come una piccola casetta di metallo con un grande spiazzo dedito all'atterraggio con piste pulite. Lo spiazzo con la H bianca disegnata era illuminato a festa. L'elicottero poggiò i pattini al suolo e il portellone si aprì subito. Uomini in divise bianche gli facevano segno di raggiungerli nella casa di ferro. Ben prese le mani di Ade <dammi una mano> le chiese
Mal lo aiutò a metterselo in spalla, e raggiunsero la casa di metallo. Ade non aprì gli occhi nonostante il freddo che gelava il sangue. Entrarono subito al caldo.
<Maestà> disse un ufficiale che li aspettava all'interno <mi scuso per la mia indiscrezione ma è vitale>
<Domandi pure> la Bestia smise di tremare per il freddo
<Siete stati morsi dagli zombie?>
La Bestia guardò Ben <Noi no. Lui si, però non si trasforma in zombie>
<Lo metteremo al sicuro lo stesso, perdonate la diffidenza>
<Più che lecito> concluse la Bestia
L'ufficiale disse di seguirli. Varcarono una porta pesante che continuava in un corridoio che finiva in una scala di ferro a chiocciola che portava ad un'altra porta fino ad un'ascensore.
<Sembra una matriosca> commentò Evie
Appena usciti dell'ascensore ne rimasero esterrefatti. Un gigantesco bunker militare che ospitava aerei, carri armati e l'elicottero che avevano usato stava scendendo dal soffitto su un cerchio di metallo.
<Principe potete portare il ferito con i due tenenti> gli disse l'ufficiale
<Vado anche io> disse Mal seguendolo
Passarono affianco ad un sacco di soldati in allenamento, macchinari e armi di ogni tipo.
Ade aprì un occhio lentamente, non v'era più nulla in quegli occhi, non vi era più traccia delle fiamme che lambivano le sue pupille. Non parlò e così fece lei.
Entrarono in una struttura con grandi vetrate.
<Cosa vi serve?> un infermiere e una infermiere lì accolsero mentre entravano.
<Ha bisogno di cure> disse Ben appoggiando Ade sulla sedia che gli avevano indicato.
L'infermiera si avvicinò per guardarlo e si inorridì subito <preparate la sala operatoria, chiama i dottori abbiamo un codice rosso> ordinò all'infermiere
<Cosa segno?>
<Polmone collassato, costole rotte, vertebre danneggiate, milza e fegato distrutti, rottura peritoneo e assenza di muscoli ed epidermide sulla schiena>
L'infermiere corse via mentre l'altra prendeva un lettino e vi adagiava Ade senza nessuno sforzo apparente. Con una siringa gli prelevò un po' di sangue <Sapete di che gruppo sanguigno è?>
Scossero la testa, non ne avevano idea.
Portò la siringa in una stanza affianco e quando ritornò gli disse <ha tutti i gruppi sanguigni...non vorrei che fosse una causa degli zombie> prese delle cinghie e gli legò mani e piedi e gli mise una museruola <è per evitare che si trasformi e ci aggredisca> li rassicurò vedendo la sguardo di Mal che fissava gli occhi spenti di Ade.
Quando l'infermiere tornò portarono via Ade con un <Verremo a chiamarvi quando uscirà>
Uscirono da lì, i due tenenti li stavano aspettando.
<Vi accompagniamo insieme agli altri dove potete pulirvi e rifocillarvi. Per le vostre camere dovrete aspettare qualche oretta, ci scusiamo per il disagio>
<Figuratevi non è un problema> rispose Ben
Li seguirono, li accompagnarono ai bagni. Gli altri erano già lì che stavano scegliendo i vestiti tra quelli che avevano caricato sull'elicottero.
<Siete arrivati, come sta?> la Fata lì guardò mentre gli porgeva gli accappatoi.
<Non bene, ha un polmone collassato, ora è sotto i ferri> disse Ben chinandosi per aprire la valigia.
<Si sentiva che respirava male. Questi sono i bagni femminili e quelli là i maschili questa zona era adibita a spogliatoio per appoggiare la roba ma per ora staremo qui fino a quando non ci daranno le camere> disse Belle
<Per la cena ci porteranno alla mensa> disse Evie sorridendo <è la prima volta che mangiamo con dei militari, chissà che non trovi un bel militare>
<Eddai Evie> rise Mal
<Non ci vedo nulla di male>
Mal prese alcuni suoi vestiti che si era messa nello zaino, prese l'accappatoio e andò sotto la doccia. Quando si levò i vestiti si rese conto che assomigliava un sacco agli zombie dei film. Buttò tutto per terra <Evie!>
Lei si affacciò subito dalla porta <Dove si mettono questi?> chiese indicando i vestiti
<Nel cesto lì, hanno un servizio di lavaggio automatico>
<Grazie> la porta si chiuse, si levò tutto e aprì il cestino. Più che cestino era una botola con un lungo tubo. Gettò tutto dentro e li vide scivolare via.
Poi prese il sapone e si mise sotto l'acqua calda "finalmente ne avevo proprio bisogno" si pulì da tutto il sangue incrostato che aveva con una dose abbondante di schiuma.
Mentre l'acqua scivolava sul suo corpo ripensò a Carlos e Jay "spero che stiate bene...chissà che fine hanno fatto"
Quando uscì anche Ben aveva appena finito di sistemarsi.
<Come mai hai una tuta militare?> chiese vedendolo con quegli strani vestiti addosso che non avevano nulla in comune con i suoi vestiti eleganti e costosi.
<Non c'era un mio vestito intero o pulito, mi hanno prestato questa> disse ridendo anche lui <però è comodissima>
La porta dello spogliatoio si spalancarono <sono pronte le camere. Mi scuso in anticipo ma ci sono due camere, una per le donne e l'altra per gli uomini. Mi spiace ma siamo una base militare >
<Non vedo dove sia il problema> la Bestia prese la sua valigia e seguì l'ufficiale.
Le camere erano camerate, grandi stanze piene di letti a castello. Per fortuna avevano camere tutte per loro e poterono organizzarsi come meglio poterono. Jane, Mal e Evie si piazzarono sui letti sopra tenendo le valigie sotto, la Fata e Belle fecero l'esatto contrario.
Poco dopo poterono andare a mangiare, non ci fu bisogno di nessuno che li chiamasse semplicemente si sentì una voce all'interfono <tutti in mensa per la cena>
<Deduco che è ora di mangiare> disse Evie
<Mangiano alle 6...ma è prestissimo> Jane saltò giù dal letto
<Meglio ho una fame> commentò Belle
Si ritrovarono tutti a mensa, Ben si mimetizzava benissimo con gli altri militari tanto che gli chiesero come mai non avesse il nome sulla tuta. Presero il vassoio e si misero in fila per il cibo.
Tutto scese benissimo fino allo stomaco che aveva visto solo vino in quei giorni.
<Finalmente un pasto che sia tale> disse la Bestia <mi chiedo quando avranno problemi con il cibo>
<Non ne abbiamo sire> gli disse un sottotenente girandosi verso il loro tavolo <in questa base ci sono l'equivalente di tre grandi fattorie di cibo e animali>
<Davvero?> Evie aveva gli occhi spalancati
<Con la tecnologia si fa tutto, coltivazioni idroponiche>
Evie le strinse il braccio <vorrei tanto vederle>
<La accompagnerò io stesso signoria> le rispose il ragazzo sorridente
<Hai già fatto colpo> Mal diede un colpetto all'amica
<Magari> e sorrise <però mi interessa davvero. Piante senza terra, le voglio proprio vedere>
Quando uscirono dalla mensa erano tutti soddisfatti, Evie si allontanò con il sottufficiale che voleva mostrarle la loro agricoltura all'avanguardia.
Decisero di fare un giro per la base che si allungava sotto e dentro la montagna. Stavano guardando un carro armato quando li raggiunse l'infermiere <Buonasera, volevo avvisarvi che l'operazione del vostro amico è conclusa. È stabile ma lo terremo in coma farmacologico per ora.>
<Come è andata?> chiese Mal
<Abbiamo fatto il possibile, un uomo dovrebbe già essere morto da ore per cui siamo fiduciosi. Potete vederlo se volete>
Mal e Ben annuirono <li accompagno io> disse la Fata <ci vediamo in camera>
L'infermiere li guidò fino alla stanza nell'infermeria.
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Sinfonia degli Abissi [Descendants]
FantasiTra le mura scintillanti di Auradon, un'ombra inattesa si insinua nell'aria impregnata di magia. Ade, il signore degli inferi, emerge da un passato oscuro, portando con sé non solo il peso delle tenebre ma anche la sfumatura di un'anima in cerca di...