Cap 5: Maestà

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Cosa dovevano fare ora? Mal si avvicinò all'aereo caduto e seguí i passi di Ade. Lui era entrato nella stiva sotto i sedili, rovistava tra le valigie e gli scatoloni, cosa stava cercando?
<Ritorniamo a Palazzo...> disse la Bestia <Lì staremo al sicuro e penseremo al da farsi>
Mal guardó nella stiva buia e si sentí in dovere di parlare <Ade...> dalla stiva i rumori cessarono, che la stesse seriamente ascoltando? <Noi andiamo a palazzo...>
Ben la guardò dalla coda dell'aereo mentre tornava verso di loro <perché dovevi dirglielo?> le chiese
<É giusto cosí>
Non fecero in tempo a mettersi in marcia verso il castello che svettava all'orizzonte che dei rumori di passi si avvicinarono alle loro spalle <io non ci andrei> Ade con sottobraccio un enorme scatola, li guardava fermo e immobile.
<E perché mai sentiamo?> chiese la Bestia raggiungendolo a grandi passi. Poco prima ne parlava terrorizzato e ora lo fronteggiava faccia a faccia come se fosse uno qualunque.
<Il mio era solo un consiglio...se morite non é affar mio> Ade disse ció voltando le spalle con noncuranza
<Certo come no, tipico di Ade manipolare la situazione a suo vantaggio. Se non arriviamo a Palazzo siamo morti di sicuro, almeno lì avremo un tetto sulla testa. Ah, avanti ragazzi andiamo...>
<Si c'è un grande vantaggio ad impedire che un testardo rompiscatole finisca nella tana del mostro. Ah, perché non imparo a star zitto> Ade disse ció prima di salire sull'aereo sparendo alla loro vista
<Non mi convince> disse Evie
<Sta bluffando, non so perché ma vuole tenerci qui> disse Ben
<Non mi pare che il suo tono fosse di chi vuole ingannarci> disse Evie <Aspettate qui> corse via diretta verso l'aereo
<Evie!> le urlò Mal, la sua voce non la fermò dall' urlare il nome del dio che si affacciò dal rottame sorpreso
<Che vuoi?> detto ciò saltò giù e si avvicinò spaventosamente a lei
<Evie! Allontanati da lui!> le urlò Ben
La paura ritornò nel cuore di Evie che indietreggiò cadendo al suolo per colpa di un pezzo di metallo <Evie!> Mal si divincolò dall'abbraccio di Ben correndo da lei.
Era vicino a lei quando Ade si chinò e...le allungò la mano. Mal si bloccò, tutto ciò che aveva creduto era stato distrutto da un solo gesto.
Evie indietreggiò ancora impaurita, il viso di Ade si contrasse, i suoi occhi erano pieni di tristezza, una tristezza amara, come se fosse stato ferito da qualcosa che gli suscitava brutti ricordi.
<Già, dimenticavo> disse in un sospiro allontanandosi da lei, poi si sedette al suolo <cosa volevi da me?>
Evie si alzò indietreggiando di quei passi che gli diedero sicurezza, Mal si avvicinò a lei <sto bene> le disse anticipandola, prese un grande respiro<perché non dobbiamo andare a Palazzo>
Ade sorrise <almeno uno di voi ha un po' di cervello> disse sarcastico guardando la Bestia <arrivo direttamente dal Palazzo e...beh...gli zombie hanno deciso che era accogliente per loro, vi si sono stanziati a migliaia, tutti i vostri servitori sono diventati zombie. Mentre voi decollavate il vostro palazzo veniva divorato, vi siete salvati per poco>
<Cosa?> Ben cadde in ginocchio
<Stai mentendo! Perchè dovevi essere a Palazzo, potevi tornare a casa tua cosa ci faceva uno come te qui?!> urlò la Bestia
<Che cosa ci guadagnerei eh! Tanto ve ne andrete comunque o a Palazzo o in un' altra villa. Se volete andare siete liberissimi di farlo sai che me ne importa, la vita é la vostra e la gestite voi>
<Ma...se fosse vero>disse la Fata <andremo incontro a morte certa>
<Ma non possiamo verificarlo> disse Belle <Si che possiamo. Ade!>
Ade alzò il volto verso la regina con un punto interrogativo sulla fronte <e adesso che cosa c'è?>
<Portami in volo fino a Palazzo> urlò, tutti, Ade compreso, sbiancarono.
<C...cosa?> disse Ade come se non credesse alle proprie orecchie
<Sei impazzita!> le urlò la Bestia
<É l'unico modo per sopravvivere>
<Allora vado io> disse la Bestia
<Ehi!> urlò Ade <primo a te non ti porto proprio da nessuna parte> disse indicando la Bestia <e secondo non prendo ordini da nessuno è chiaro?!>
<Ade, porta me te ne prego, ti imploro, voglio dare ai ragazzi quante più possibilità di sopravvivere> disse in ginocchio, Ade rimase di sasso come se fosse uno scherzo.
<Porta me> Mal urlò inginocchiata al suolo
<Mal!> urlarono Ben ed Evie, Ade la guardò ancora più stupito di prima
<Porta me allora> urlò Ben, lo stupore di Ade non faceva altro che aumentare. Era come trovarsi davanti all'impossibilie
<No me> urlò la Bestia
<Porta me allora> urlò Evie
<Se vanno loro andiamo anche noi> urlarono Jane e la Fata, davanti ad Ade erano tutti in ginocchio al suolo.
<Me>
<No, me>
<Porta me>
< Me>
<Finitela!> urlò Ade <non sono un cavallo che porta in giro tutti a fare una bella passeggiata>
<Ti prego> dagli occhi di Belle uscirono poche lacrime
<Belle> dissero la Fata e la Bestia
<Madre>
<Ahhh, che rottura> sospirò Ade massagiandosi il collo <eh va bene. Ma è la prima ed ultima volta che sia chiaro. Ahhhh>sbuffò <...posso portare due persone, decidete voi....ma lui mi rifiuto di portarlo> urlò indicando la Bestia
Mal e Belle si guardarono e scattarono in avanti <noi>
<Come vi pare>
<No Mal aspetta> le disse Ben
<Questo casino è anche colpa mia...>
<Basta chiacchiere diamoci una mossa> disse Ade, dalla schiena apparvero le ali nero notte in una fiammata blu, le prese per la vita tirandole a se.
<Se accade loro qualcosa...sei spacciato> gli urlò la Bestia
<Si, si conosco la solfa. Tenetevi> Mal e Belle si aggrapparono al collo di Ade che aprí le sue ali, un unico battito e facevano compagnia alle nuvole <non muovetevi, vedrò di non volare troppo velocemente>.
Ade prese a volare come una di quelle aquile che Mal aveva visto nei film. Con le loro grandi ali sorvolavano alte il paesaggio, un colpo d'ala bastava per portarle lontano.
Sotto di loro il mondo si srotolava come un antico manoscritto. Le correnti d'aria li portavano attraverso il cielo azzurro, mentre il paesaggio si apriva sotto di lei come un dipinto in continua evoluzione.
I campi verdi si estendevano come un tappeto ondeggiate dal vento, le colture danzavano in un ritmo sussurrato. I fiumi serpeggiavano come fili d'argento tra le pieghe della terra, riflettendo la luce del sole con uno scintillio vivace.
Le foreste si ergevano come cattedrali di verde, gli alberi alti e possenti abbracciavano il terreno con rami intricati. Le ombre si allungavano sotto il loro mantello, mischiandosi alla loro ombra che seguiva il tracciato sulle cime degli alberi.
Montagne antiche si levavano come giganti di pietra, le loro vette toccavano il cielo con maestosità. Nuvole bianche infantili si rincorrevano fra le cime.
Il mare, oltre la scogliera, si estendeva all'infinito, catturando il sole in onde scintillanti increspate che lambivano la costa, le isole emergevano come gemme nascoste nella vastità del blu. Una sinfonia di colori e forme che si stagliavano contro il firmamento mescolandosi al loro rapido passaggio.
Ade si muoveva esattamente così, le ali nere erano enormi, quando si abbassavano coprivano totalmente la visuale di Mal e quando si alzavano producevamo un vento potente e parecchio fastidioso. Fortunatamente le batteva poco, per lo più le teneva aperte facendosi trasportare dalle correnti e dalla spinta data poco fa. Erano cosí potenti da portare due persone senza problemi...cosa ancora aveva da mostrare?
La cosa più strana di quel viaggio però...era stare attaccate a quel corpo che era tanto perfetto, anche Belle era arrossita d'altronde potevano toccare praticamente tutto se volevano.
Ma cosa stava pensando? Cercò di distrarsi dai pettorali di quello strano tipo e guardò giù.
<Ehi Belle...si vede il Palazzo> il castello era spuntato da dietro la collina ricoperta di alberi.
<Davvero? Dov...>non finí la frase che iniziò ad urlare.
<Ehi, che ti prende?> disse Ade, una lacrima bagnò la sua spalla e la mano di Mal <Ehi!> si fermò di botto, immobile nell'aria, come un drago che fluttuava spostando gli stessi venti nel suo movimento <perché piangi ora? Ci mancava solo questa.> Belle urlò ancora e pianse ancora più forte premendo il viso nell'incavo del collo di Ade <tu sai cos'ha?>
<Non l'ho mai vista così, non ne ho idea> era la prima volta che la vedeva piangere così disperatamente.
Ade la strinse ancora di più come per consolarla. Allora aveva un cuore, Mal era stupita che un cattivo potesse provare qualcosa di diverso dall'odio.
<Maestà>la voce che uscí dalle sue labbra era tutto tranne che crudele <come sta? Le sto facendo male?> non sembrava neanche l'Ade di prima.
<No>urlò Belle <ho paura>
<Paura? Di cosa?> chiese Mal
<Non le farò nulla, può stare tranquilla> le rispose Ade
<É altoooooo> Belle urlò con quanta voce aveva in corpo
<Se avevi le vertigini potevi dirmelo prima di partire> disse di nuovo con il suo tono seccato e sarcastico, era tornato ma Mal ne era rimasta colpita, forse nascondeva qualcosa quel tipo.
<Ah...eh va bene, atterriamo un attimo>
<E gli zombie?> stavolta ad urlare fu Mal
<Per ora non ci sono qui> disse scendendo verticalmente. Atterrarono in uno spiazzo della scogliera vicino allo strapiombo. Ade fluttuava ancora a mezz'aria, accompagnò Mal giù poi mise lui i piedi a terra. Appena Ade toccò il suolo, Belle si staccò da lui fiondandosi al suolo <terra amata>
<Perché hai accettato se soffrivi di vertigini?> le chiese Mal
<Ecco...non lo sapevo>
<Credi di resistere?> Ade sbattè le ali come per liberarle dalla polvere
<Se non guardo giù....si>
Mal si sbattè la mano in fronte <faremo così>
Ade le riprese di nuovo e salirono in quota <non guardare> disse Ade, Belle rispose facendo sprofondare la testa nella spalla di Ade <ecco cosí>
Il Palazzo si delineava all'orizzonte <mi aggrapperò ad una torre> disse Ade avvicinandosi al Palazzo. Sotto di loro gli alberi lasciavano il posto all'erba piatta e verdeggiante, quante feste organizzate su quel prato...
Ade si avvicinò ad una torre <Mal tieniti forte, ti lascerò per qualche secondo>
<C...cosa, no aspetta>
Ade la ignorò di sana pianta e le lasciò la vita, Mal strinse il collo di Ade come a volerlo soffocare. La mano libera del dio si piantò tra i mattoni della torre scivolando quel tanto da far staccare qualche tegola, quando anche i suoi piedi toccarono la torre finalmente le rispose <appoggia i piedi sulle mie gambe> Mal guardò giù, il suo piede era piantato tra le tegole, il ginocchio appoggiato alla torre, un perfetto piedistallo e Mal non se lo fece ripetere.
<Lì vedete?> disse Ade <Là>
Mal allungó il collo, davanti al portone d'ingresso quelle figure grigie entravano ed uscivano di continuo. Occupavano tutto il giardino, i tavoli e le sedie erano rovesciate a terra mentre quegli esseri li rompevano. Le finestre distrutte giacevano la suolo in una miriade di pezzi di vetro colorato.
<Oh porca, ma quanti sono>
Belle, con grande sforzo, alzó gli occhi e li aprí, guardó giù per due secondi prima di ritornare nella posizione di prima <visto, visto, andiamo te ne prego>
<Devo fare un'altra pausa?> chiese Ade aggrappandosi meglio alle tegole
<No, no basta che fai presto>
Mal continuava a guardare quelle creature, sentiva i loro passi pesanti dentro il castello, udiva i loro ringhi e gemiti dalle finestre aperte <che cosa ho fatto>
<REGGITI!> Ade gridò prima di afferrarla, l'urlo era stato così improvviso che non era riuscita a muoversi. Ade mollò la torre e con i piedi si spinse all'indietro tenendo aperte le ali come un paracadute.
Fu come in una scena a rallentatore. Il gruppo che si allontanava dalla torre e gli esseri che si slanciavano dalla stessa per cercare di prenderli, li mancarono per poco.
Ade si bloccò in aria <adesso si arrampicano pure...hanno un istinto cieco> disse vedendoli saltare dalla torre per provare a raggiungerli cadendo al suolo senza sfiorarli.
Si allontanarono in fretta sperando di lasciarsi il problema alle spalle. Il cuore di Mal batteva così forte che Ade poteva sentirlo sul suo petto, Belle continuava a stare rannicchiata tremando come una foglia.
Gli alberi sotto di loro scorrevano via veloci...eppure c'era qualcosa di altrettanto veloce. Mal strizzò gli occhi e osservò meglio la foresta, c'era qualcosa ne era certa.
<Ci stanno seguendo> Ade sembrò leggerle nel pensiero
<E ora? Non possiamo portarli fino all'aereo> disse Belle non levando la testa dal collo di Ade
<Io vi avevo detto che non era una saggia idea> disse prima di svoltare rapidamente verso il mare <magari sono così stupidi> disse al vento. Cosa aveva in mente?
Atterrarono nella scogliera dove si erano riposati prima <non staccatevi, stanno arrivando> Ade strinse la presa sulla vita di Mal che si aggrappò aspettandosi ancora un'altra mossa veloce e improvvisa come quella sulla torre ma stavolta tutta calcolata.
Il fogliame iniziò a muoversi spaventosamente, sempre più forte, sempre più veloce...cessò... bocche spalancate piene di bava emersero correndo a quattro zampe come animali rabbiosi. Ade spalancò le ali, erano a pochi centimetri quando si diede una spinta e si trovarono sospese sopra gli scogli e le onde. Uno strano deja vu la colse in quel momento.
Gli zombie si buttavano a capofitto verso di loro finendo macellati dalle rocce e fatti sparire dalla corrente.
<Si, sono così stupidi> disse Ade prima di vedere un gruppo fermo che gli ringhiava addosso <non tutti a quanto pare. Ve la sentite di nascondervi tra le nuvole?>
Mal lo guardò<No! Belle ha già paura così...e poi perchè scusa, non possiamo volare così>
<Se non spariamo dalla loro vista ci inseguiranno...ehi stringi un po' meno> Belle gli aveva letteralmente piantato le unghie nella schiena lasciando dei segni rossastri visibili sotto la giacca nera.
<Andiamo ma in fretta>
Ade non se lo fece ripetere, un battito d'ali potente e stavano volando dritti dritti verso le nuvole, le ali piegate attorno ai loro corpi come un mantello. Ade si girò di schiena ed entrarono nelle nuvole <questo dovete vederlo> disse prima si sbucare fuori dalla nebbia bianca.
Mal emise un genitore di stupore. Il sole stava tramontano colorando il mare di nuvole di un giallo e di un arancione che si fondevano in un unico colore che sfociava nel rosso del sole.
<Wao> anche Belle finalmente aveva aperto gli occhi, li tenni ben spalancati fino a quando la gravità non li fece ricadere tra le nuvole. Volarono dritti per dritti in quel mare bianco poi sbucarono fuori esattamente sopra le teste dei loro amici.
<Ben!> urlò Mal dal cielo appena lo vide sbucare dalla coltre di nebbia, lo vide alzarsi e correrle incontro mentre scendevano con calma. Ade la appoggiò a terra e Ben la avvolse subito nel suo abbraccio.
<Allora? È andato tutto bene?> Mal non riuscì a rispondere che la Bestia prese a sbraitare
<Che le hai fatto, guarda come sta tremando> Belle se ne stava aggrappata ad Ade tremante che la teneva ancora per la vita come se niente fosse <Lasciala andare! Belle staccati!> lei non si mosse e continuò a singhiozzare <che razza di magia hai usato pezzo di merda. Lasciala immediatamente!>
<Non è colpa mia se soffre di vertigini>
La Bestia afferrò Belle e la tirò a forza via da lui <non ti ho chiesto perchè piange ma perche la stavi abbracciando, ti avevo detto di lasciarla> Belle si inginocchiò al suolo <Volare...alto...cielo> disse tra i denti
<Guarda come è ridotta. Perchè non ti sei fermato? Volevi ucciderla non è così>
<L'ho fatto> disse tra i denti
<L'hai uccisa?> la Bestia era fuori controllo
<Oh per gli dei dell'Olimpo, mi sono fermato ecco cosa ho fatto. Se è viva come avrei fatto ad ucciderla intelligentone>
<Una maledizione di qualche tipo>
<Non sono il tipo, se uccido mi basta levarti l'anima dal corpo, posso provartelo subito> adesso stava digrignando i denti come un cane
<Ce..> <Basta!> Mal urlò piantandosi tra la Bestia ed Ade evitando una probabile rissa <Belle aveva le vertigini ed Ade non ha potuto fare molto ma ha fatto tutto ciò che poteva, chiaro? Poi Ade non mentiva...il castello pullula di zombie, ci hanno seguito persino, li abbiamo seminati>
La Bestia si allontanò dal dio e senza dire nulla tirò su Belle calmandola.
<È così brutta la situazione?> chiese Jane
<A palazzo? Peggio> rispose Mal
<Quindi che facciamo?> chiese Evie
La Bestia guardò Belle <hai visto il Palazzo?> lei annuì <era pieno?> Belle alzò gli occhi <non vi era angolo dove non ci fossero, tutto il palazzo circondato, erano più numerosi dei fili d'erba>
<Non possiamo andarci> concluse la Bestia
Evie si voltò verso la Fata <c'è sempre la casa che mi hai aiutato a comprare, avevo appena iniziato ad arredarla ma è abitabile>
<Peccato che sia vicino alla scuola e quindi vicinissimo al Palazzo> disse la Fata
<Non possiamo avvicinarci, ci hanno seguito per chilometri saranno ancora in giro tra i boschi è troppo rischioso> disse Mal
La Bestia sospirò <mi duole dirlo ma l'unica alternativa è la base militare>
<Che si trova a 2000 metri d'altezza> ribatté Ben <non possiamo contattarli in qualche modo>
<Gli zombie hanno fatto saltare le comunicazioni. La base usa i loro apparecchi, li avevano dati anche a noi ma sono coi pesci ora> la Bestia non sapeva più dove battere la testa
La voce timida di Jane si insinuó nel discorso <E se restassimo qui...nell'aereo? >

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