L'incoronazione stava per avere luogo, Ben aveva rivelato a Mal la sua conoscenza dell'incantesimo d'amore che lei gli aveva fatto e che era stato spezzato dall'acqua del lago incantato. Ma nonostante questo Ben provava dei veri sentimenti per la figlia di Malefica e le sorrise mentre camminava per la navata verso i suoi genitori, la Fata Smemorina che lo attendeva.
Mentre la cerimonia procedeva per il verso giusto, secondo le antiche tradizioni, nella mente di Mal, un turbine di emozioni violente danzavano come foglie al vento. La felicità e il rimorso si intrecciavano, creando un vortice di pensieri che si svelavano come pagine di un libro sfogliato dal destino. Le emozioni, potentemente palpabili, confondevano il chiarore del ragionamento, come una nebbia sottile che avvolge la chiarezza dei passi successivi. Sapeva ciò che doveva fare, tutto era chiaro nei suoi pensieri ma l'azione e il fare non lo erano altrettanto confondendo i contorni netti della sua mente.
Quella nuvola di fumo che l'avvolgeva intorpidiva i suoi sensi, i muscoli bloccati e rigidi l'opposto della pupille che guizzavano da Ben alla bacchetta bianca che ora stava nella mano della Fata.
Lo stato ipnotico in cui era crollata fu bruscamente e violentemente riportato di forza alla realtà.
La bacchetta che prima stava nelle mani della Fata era sparita. Jane, davanti a lei, teneva alta la bacchetta urlando e facendo fuoriuscire getti luminosi e scintille dalla punta della bacchetta.
Mal non capì cosa stesse gridando, non sapeva neanche come si doveva comportare. I suoi occhi vedevano senza vedere, era immersa nel buio, senza pensieri e senza emozioni, tutto bloccato nel ghiaccio immobile.
Non si ricordava nulla, non sapeva come aveva fatto ma si ritrovò con la bacchetta in mano, la Bestia e Belle la guardavano con timore mentre la sua anima si strappava lentamente in due metà, tra amore e paura da una parte e dovere e banalità dall'altra. I suoi amici la raggiunsero poco dopo <andiamo Mal...ora ci possiamo vendicare> le dissero Carlos e Jay in coro
Evie al suo fianco le tendeva una mano con gli occhi sgranati come se volessero dirle "è arrivato il momento di adempiere al compito che ci è stato affidato. Possiamo far vedere ai nostri genitori quanto valiamo veramente"
La sua prima metà dell'anima di un colore viola intenso voleva correre via, lontano verso l'isola e poi verso il mondo intero a costo di lasciare l'altra metà della sua anima lì in quella sala. La metà di un verde brillante invece voleva correre da Ben e abbracciarlo, voleva studiare e ridare la bacchetta alla Fata. Le forze che la tiravano verso due direzioni opposte si eguagliavano e si annullavano a vicenda non facendole muovere un singolo passo.
<Mal...> le sussurró Evie, la sua mano tesa verso di lei si avvicinò ancora incitandola a venire da lei.
<Mal...> lo stesso sussurro ma proveniente dalla bocca di Ben < dammi quella bacchetta Mal e tutto si sistemerà, non dovete farlo>
<Ben tu non capisci se non lo facciamo...> finalmente la sua voce trovò la via per uscire
<No, non capisco. Qui nessuno vi può fare niente, qui siete al sicuro non dovete più sottostare ai voleri dei vostri genitori>
La mente di Mal si illuminò... se fosse stata quella la verità. Faceva ciò che volevano solo perché aveva paura di loro, dei grandi cattivi dell' isola, dei loro genitori. Faceva tutto ciò per paura e perché voleva dargli una soddisfazione, ma quale era il prezzo? Voleva ciò a costo di perdere quella sensazione che non le faceva battere il cuore di adrenalina ma di gioia di fare ciò che più si sentiva senza timore di ripercussioni?
La soddisfazione di sua madre non sarebbe comunque arrivata, le avrebbe dato una pacca sulla spalla e poi avrebbe di nuovo continuato a criticarla ogni qual volta avesse fatto un passo falso.
E loro? Guardò Ben, la Fata, la Bestia e Belle, che ne sarà di loro? No non voleva quel finale, la sua storia l'avrebbe scritta lei e sarebbe stata un finale degno della favole di Auradon.
Ora sapeva cosa doveva fare ma appena aprì bocca per dire tutto ciò, un fumo verde si insinuó sotto il portone della chiesa che si spalancò con una risata agghiacciante.
<Bene, bene, bene finalmente libera> Malefica entrò a passo deciso nel salone.
No. Come aveva fatto ad uscire, perché era uscita proprio adesso, cosa era accaduto? Ma sì certo, Jane con la bacchetta, il raggio doveva aver colpito proprio l'isola. Fantastico, la fortuna girava proprio contro di loro. Si voltò appena intravedendo il viso di Ben, non doveva fargli del male, non doveva avere la bacchetta, doveva fermare sua madre oppure avrebbe perso ciò che il suo cuore voleva. Ora aveva capito che non era la sua anima ad essere divisa. Lo strappo che aveva sentito era stato generato dal suo cuore e della sua mente protesi verso due finali diversi. Aveva scelto il suo cuore.
<Madre...>
<Mal bambina mia, sei stata brava, così come mi aspettavo da mia figlia, almeno in una cosa sei riuscita, avanti dammi la bacchetta> disse Malefica avvicinandosi sempre di più guardando la folla impaurita con orgoglio.
<N...n...no madre>
Malefica si fermò sgranando gli occhi < Ah... ho capito... cosa vuoi in cambio? Essere principessa di Auradon non ti basta vero? Sei ambiziosa come tua madre e va bene avrai un castello tutto tuo... così va bene? >
<No> le mani strette attorno alla bacchetta iniziarono a sudare
<No?>
<No, non avrai la bacchetta, non avrai Auradon, non avrai nulla> urlò
<Nulla... Mal, Mal, Mal... cosa ti hanno fatto, cosa ne è stato della cattiva bambina che avevo mandato qui con i suoi stupidi amici con un unico stupido COMPITO. Dammi LA BACCHETTA, DAMMELA ORA>
<NO> cercò di urlare più forte sovrastando le urla della madre <io sto bene qua, sto bene con loro. Non ti è mai importato di ciò che volevo, dei miei sentimenti e ora me li prenderò io. Io qui sono felice> i suoi amici si strinsero ancora di più al suo fianco.
<Noiosoooo, sai cosa mi possa interessare che tu stia bene qui o no, mi servi per il compito e ora portarlo a termine Mal, non vorrai fare arrabbiare tua madre> gli occhi brillarono di un verde inquietante.
<Correrò il rischio>
< Tu...brutta...> si slanciò in avanti, il suo scettro brillò di luce verde come decorato a festa.
I suoi piedi non toccavano neanche più terra volava dritta verso di loro come un angelo della morte.
Gli occhi brillanti della madre le installarono così tanta paura che Mal si bloccò, per l'ennesima volta, non riusciva a muoversi, a pensare a fare nulla mentre vedeva l'angelo della morte piombare su di lei.
Era a poco più di qualche metro, tra poco avrebbe assaggiato la magia di sua madre di cui aveva solo sentito parlare.
Jay si mise in posizione di combattimento come se potesse fare qualcosa mentre Evie cercava di prendere la bacchetta per provare a fare un incantesimo qualsiasi. Le sue mani strette come tenaglie attorno al bianco bastone magico della Fata.
Un fischio.
Un fischio cantato con tetra calma mortale armonia, risuonò nella cattedrale, l'eco risuonava per la navata con un effetto quasi spettrale di risonanza e deformazione.
Emergeva come un lamento sinistro, un'armonia inquietante che si snodava nell'aria come un'ombra danzante. La sua melodia si avventurava nell'oscurità, risuonando con un'eco che si rifletteva tra le pareti come voci di un mondo infernale. Ogni nota, carica di mistero, si fondeva con l'eco, creando un insieme di suoni distorti che si insinuavano nella mente, lasciando un senso di inquietante fascino. Il fischio, intonato con una precisione sinistra, tagliava l'aria come una lama nel buio. La sinfonia di questo fischio si perdeva nell'abisso sonoro, un richiamo che sfidava il confine tra il terrore e l'ammirazione.
Bloccò tutti, tranne Mal che era già bloccata, Malefica ferma davanti a loro con la luce dello scettro che smise di brillare così intensamente come prima.
< Non è carino punire una ragazza che vuole la libertà, chi siamo noi per negare un diritto così grande> una voce profonda, proveniente dalla cima delle colonne ai lati della navata, bloccò tutta la chiesa.https://www.instagram.com/liberlegends?igsh=MXR3a3o4eGpsNmczZg==
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Sinfonia degli Abissi [Descendants]
FantasiTra le mura scintillanti di Auradon, un'ombra inattesa si insinua nell'aria impregnata di magia. Ade, il signore degli inferi, emerge da un passato oscuro, portando con sé non solo il peso delle tenebre ma anche la sfumatura di un'anima in cerca di...