Il sole stava appena sorgendo, tingendo il cielo di sfumature dorate, quando Mal si guardò allo specchio, riflettendo sui suoi pensieri. Il viaggio verso il party del consiglio era imminente, e non era solo un'occasione per incontrare le figure chiave del regno, ma anche il momento in cui avrebbe dovuto esporre la sua ambiziosa idea del safari sull'Isola degli Sperduti. Aveva lavorato per mesi a questo progetto, immaginando un modo per far conoscere la vera natura dell'isola agli abitanti di Auradon, promuovendo la comprensione e l'integrazione tra i due mondi. Ma non sarebbe stato facile. Non solo doveva convincere il consiglio, ma anche gestire la presenza di Ade, che, dopo il disastro alla torre, era ancora visto con sospetto da gran parte della popolazione.
Mal si infilò il suo giubbotto di pelle viola, un simbolo del suo passato, ma ora anche un emblema di chi era diventata: una leader determinata, ma consapevole delle sfide che l'attendevano. Respirò a fondo mentre Ben entrava nella stanza.
<Pronta?> le chiese con un sorriso incoraggiante. Lui conosceva la sua tensione, sapeva quanto fosse importante per lei dimostrare la validità del suo piano.
<Quasi> rispose Mal, cercando di nascondere le sue preoccupazioni <E Ade? È pronto?> Ben annuì.
<Lui viene, anche se non sembra troppo felice di mostrarsi in pubblico. Ma tu hai insistito che venisse, e alla fine ha accettato.>
<Non abbiamo altra scelta,> disse Mal con fermezza <Il consiglio ha bisogno di vedere che il mio piano non è solo un'idea senza basi. Ade deve essere lì per dimostrare che la redenzione è possibile, anche per lui.>
Mentre il gruppo si riuniva nell'atrio del castello, Evie stava discutendo con Eliza e Lucian dei preparativi per l'evento. Jay e Carlos si punzecchiavano come al solito, cercando di nascondere l'agitazione per il volo imminente. Ade, dall'altra parte della sala, era immerso nei suoi pensieri. Il suo sguardo freddo tradiva un leggero disagio. Sapeva che gli occhi di molti sarebbero stati puntati su di lui durante il party, e la sua presenza avrebbe scatenato non poche controversie.
<Come ti senti?> gli chiese Mal, avvicinandosi.
Ade la guardò, un leggero sorriso ironico si disegnò sulle sue labbra <Come qualcuno che sa che non sarà accolto con applausi> rispose <ma non è una novità per me.>
<Non ti preoccupare,> replicò Mal con una certa fermezza <ti voglio lì perché sei una prova vivente che il cambiamento è possibile. Nonostante quello che è successo alla torre, possiamo dimostrare al consiglio che il mio piano funziona.> Ade annuì.
<Io ci sarò, ma sappi che non sarà facile. Ci sono ancora molti che mi vedono come una minaccia.>
<Lo so,> rispose Mal con un sospiro <ma è proprio per questo che devi esserci.>
Il gruppo salì sull'aereo, e l'atmosfera era carica di tensione e aspettative. Mentre il velivolo decollava, Mal si sedette vicino a Evie e Ben, continuando a ripassare mentalmente il discorso che avrebbe fatto al consiglio.
<L'importante è che tu rimanga concentrata,> le sussurrò Evie, cercando di rassicurarla <Hai lavorato tanto per questo. Ce la farai.> Mal annuì, ma non poté fare a meno di gettare uno sguardo verso Ade, seduto in silenzio qualche fila più avanti. La sua presenza era una mossa rischiosa, ma necessaria. Se tutto fosse andato secondo i piani avrebbe avuto il sostegno del consiglio per il safari.
Il volo era andato liscio per tutta la metà del viaggio. Nella mente di Mal continuavano a spuntare frasi del suo discorso mentre Jay e Carlos si giocavano gli snack ad uno strano gioco di parole. Mal si alzò per sgranchirsi le gambe e liberare la mente "se non faccio scemare l'ansia posso dire addio al mio discorso"
Si avvicinò al fondo dell'aereo dove si trovavano i bagni e lì, si accorse di una situazione inquietante . Una giovane donna, visibilmente tesa, era bloccata vicino al finestrino. Accanto a lei, un uomo la tratteneva con un'aria minacciosa, mostrando chiari segni di rabbia e violenza. Mal la guardò bene sia all'andata che al ritorno, nonostante il trucco si vedevano dei segni violacei qua e là.
Si risedette al suo posto sporgendosi verso Evie <Guarda quell'uomo... fila 30...non mi piace> Evie, guardò indietro con noncuranza, come se stesse controllando se i bagni erano occupati <già, non mi piace neanche un po'. Che si fa?> disse Evie mentre si sporgeva verso Jay e Carlos indicandogli l'uomo
<Siamo su un aereo nel cielo...cosa volete fare scusa?> sussurrò Carlos
Ade, che sedeva poco più indietro, si girò levandosi le cuffie dalle orecchie.
<Dai Carlos non possiamo non fare niente, o sbaglio?> disse Jay
Evie annuì quasi subito <se scende da questo aereo non lo prenderemo mai>
<Ma farci gli affari nostri?>
Jay gli tirò un pungo sulla spalla <ma non hai imparato niente?>
Ben si alzò <noi lo blocchiamo voi portatela via>
<Aspettate> Ade si avvicinò a loro <manca ancora più di un ora all'arrivo>
<Già> disse Jay <quando mancherà mezz'ora ci muoveremo.>
Tutti ritornano ai loro posti sincronizzando gli orologi. Mal continuava a guardarsi indietro, non potevano sbagliare altrimenti ne sarebbe andato anche della sua reputazione fresca fresca di rovina per il consiglio.
Decise di non pensarci, si mise le cuffie e si rilassò per il tempo che mancava.
Ben le diede una spallata. Era ora.
Carlos e Jay si alzarono insieme a Ben dirigendosi verso l'uomo <Hey amico come butta?> disse Jay. Carlos lo guardò con un punto di domanda.
<Che volete?>
<Oh niente volevo parlare con la tua ragazza se non ti dispiace>
<Cosa hai detto?> l'uomo iniziava a scaldarsi
<Perchè ti scaldi così?>
<Andatevene subito via>
Jay si sporse verso di lui <perchè ti infastidisce?>
Mal e Evie si alzarono dai sedili, tutte le persone guardavano la scena come spettatori in un cinema.
L'uomo si alzò di scatto, Jay e Carlos lo afferrarono quasi subito alzandolo di peso e spostandolo nel corridoio.
Mal e Evie si infilarono nella fessura aperta <Cosa fate?> chiese la ragazza con una vocina sottile
<Fidati di noi, ti portiamo via>
La slegarono ma intanto l'uomo si era spostato. Lui e i ragazzi bloccavano la via per arrivare dall'equipaggio che Lucian aveva avvisato pochi minuti prima.
<Stai tranquilla> la ragazza tremava visibilmente incrociandosi le braccia al petto.
<Mal dobbiamo stare qua fino all'atterraggio> prima che la frase di Evie potesse spostarsi nell'aria una mano uscì dai sedili afferrando l'uomo e bloccandolo su di essi <non fai più tanto lo sbruffone eh> disse Ade mentre Jay e Carlos lo bloccavano tra i sedili. Ade fece cenno alle ragazze di passare.
L'equipaggio si era già preparato, misero la ragazza in una piccola stanzetta adibita a tutt'altro così che potesse sedersi e calmarsi.
Tutto l'aereo, fino al momento dell'atterraggio, non fece altra attività se non vedere l'uomo che cercava di liberarsi di Jay, Carlos e Ben mentre Ade se ne stava tranquillo in mezzo al corridoio. Se mai fosse riuscito a scappare ai ragazzi l'unico posto in cui poteva andare era nei bagni. Mal prese un respiro di sollievo.
<Abbiamo contato l'aeroporto, appena arrivati salirà la polizia, ci saranno anche degli assistenti per lei e un ambulanza> disse l'assistenza di volo guardando la ragazza <la nostra compagnia, vista la situazione eccezionale, mi ha detto di comunicarti che ha deciso di pagarti le spese giuridiche, avvocati compresi, sempre che tu lo voglia denunciare>
La ragazza per poco non pianse ma si limitò ad annuire.
<Tra pochi minuti inizieremo la discesa preghiamo i gentili passeggeri di sedersi ai loro posti> un annuncio che fu ignorato dai ragazzi.
Appena atterrati la polizia prese in custodia l'uomo e portò via la ragazza, tutto secondo ciò che l'assistente aveva detto loro ma ciò che Mal non si aspettava era una folla di giornalisti inferociti che li accolse con una sinfonia di voci e flash. Ovviamente anche loro ebbero bisogno della scorta della polizia per passare inermi in mezzo ai quei cacciatori di notizie, neanche la presenza di Ade sembrava spaventarli anzi, lo riempirono di domande come tutti.
<Beh un buon inizio di settimana dai> scherzò Ben guardando fuori dal finestrino <arriverai al party come un eroe Mal> le disse dolcemente
<Speriamo>
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Sinfonia degli Abissi [Descendants]
FantasiTra le mura scintillanti di Auradon, un'ombra inattesa si insinua nell'aria impregnata di magia. Ade, il signore degli inferi, emerge da un passato oscuro, portando con sé non solo il peso delle tenebre ma anche la sfumatura di un'anima in cerca di...