La Fata la prese per le spalle <con Ade? Ma sei matta?>
<Ma...qui almeno abbiamo un posto...un tetto...> cercò di ribattere Jane
<Preferisco trovarmi una caverna> disse la Bestia
Ben si voltò <Eh...dove è finito Ade?>
Tutti si voltarono, si era appoggiato al rottame caduto ma non vi era più <è volato a prendere possesso della casa di Evie statene pur certi> urlò la Bestia
<Si...non credo abbia senso> disse Ben
<E perché?> domandò Belle
<Ci sono un sacco di case e ville anche più grandi e belle, senza offesa, di quella di Evie che ora sono probabilmente vuote dato che sono tutti al castello quindi...perché andare lì solo ora?>
<Anche la voglia di fare un dispetto basta ad Ade per fargli scegliere una cosa> disse la Bestia
Mal cercó nell'aereo e nella stiva, sembrava davvero che se ne fosse andato.
<Quindi? Cosa facciamo?> chiese Evie
Belle si avvicinò alla foresta <a me fa paura>
<Anche il Sole sta calando> affermò Evie
La Bestia si avvicinò all'aereo <Per questa notte ci dobbiamo accontentare. Domani ci incammineremo...ci dovrebbe essere una cartina...>salì sul rottame e lo seguirono.
<Ti aiuto> disse Ben sollevando Mal per la vita.
La Bestia tirò su Belle, Evie e Jane tirarono la Fata cercando di farla salire. <Mamma...potresti anche darti una spinta> disse Jane con il volto rosso
<Non ci tocco> le sue gambe si agitavano nell'aria esattamente nello spazio tra il pavimento e il tetto della stiva.
<Vi aiuto io ragazze> Ben saltò giù e spinse la Fata da sotto e finalmente riuscirono a tirarla su
<Gli zombie dovrebbero faticare a salire quanto meno> affermò Evie riprendendo fiato sdraiata su due sedili blu sopravvissuti e miracolosamente intatti. Vi erano nove sedili ancora intatti, un posto dove dormire era disponibile.
La Bestia aveva recuperato una cartina un po' datata della zona <Non ci sono posti sicuri da qui a casa di Evie>
<Allora dovremmo farla tutta di corsa> disse la Fata
Belle indicò un punto sulla mappa <qui c'era un negozio di moto...dovremmo riuscire a prenderne una... è sulla strada>
<Mi pare perfetto> disse Ben <avranno di sicuro qualche tanica di benzina di emergenza>
Iniziarono a seguire il tracciato sulla cartina, il tempo era loro tiranno, la notte era vantaggiosa solo per gli zombie con il colore che si ritrovavano rischiavano di finirli in bocca, nera la notte e grigi loro...impossibile distinguerli.
Avrebbero dovuto prendere le moto e caricarle di benzina nel più breve tempo possibile, grazie a loro avrebbero recuperato il tempo perduto ma si sarebbero dovuti svegliare appena il primo raggio di sole avesse fatto capolino dal mare.
<Che ci fate qua?> piuttosto che il Sole fu Ade a fare capolino dall'aereo.
<Tu che ci fai qui!> gli urlò la Bestia, la Fata si allontanò dai sedili.
Ade non rispose, si avvicinò a loro che, in risposta, si schiacciarono contro il muro. Non ci badò e pose i ciocchi di legno che aveva sotto il braccio formando un falò. La mano, con il palmo rivolto all'insù, entrò tra la legna. Ben strinse il polso di Mal. Dal suo palmo uscì una fiamma blu, la legna prese a scoppiettare bruciata dalle fiamme, poi si alzò e si andò a sistemare sugli ultimi due sedili più vicini all'uscita sdraiandosi sopra gli schienali con la schiena appoggiata al muro d'acciaio dell'aereo, tutto ciò senza dire una parola.
<Che si fa?> Jane parlò sottovoce nonostante fosse stata sua l'idea di stare con Ade prima che sparisse e ritornasse.
<Non lo so ma state fermi...> la Bestia aveva i tendini più tesi di una corda di chitarra.
Ade mosse la testa spostandola verso l'esterno, gli occhi fissi verso la foresta buia <vi sento anche se state immobili. Dentro quella scatola c'è del cibo> puntò l'indice verso un enorme scatola marrone nella cappelliera.
<Sbaglio o prima non c'era> disse Belle
<Sarà roba avvelenata, so di una maledizione, se mangiate il cibo dell'Ade ne rimarrete prigionieri> la Fata tremava dalla paura
<Questo non viene dall'oltretomba potete stare tranquilli, morite pure di fame se preferite>
<Non ci cacci?> chiese Mal con un picion suono
Gli occhi verdi brillanti di Ade risplendevano nella poca luce del falò <perchè dovrei? Potete restare per quel che mi interessa ma... lui non mi deve rivolgere la parola oppure vi getto tutti dalla scogliera> li minacciò indicando sempre la Bestia.
<Caro...bocca cucita va bene?> gli disse Belle mettendogli la mano sul petto, la Bestia annuì.
Evie tirò giù la scatola, carne, fagioli e anche barrette proteiche <siamo apposto direi>
<Sia ringraziato il cielo> disse Belle <già pensavo di dover digiunare per giorni>
Ben afferrò una scatola di carne essiccata <ma questa non è quella che possiede la compagnia aerea come riserva?>
<Dove pensate che l'abbia trovata> gli rispose Ade da lontano continuando a guardare nel buio più totale. Chissà cosa ci vedeva.
Aprirono i barattoli di fagioli e li riempirono di carne, nella scatola trovarono anche delle posate di plastica e delle bottiglie di acqua. Se le divisero tutte, Mal tirò fuori dalla scatola ancora una lattina di fagioli, prese un pezzo di carne e si alzò.
<Tieni, sarai affamato> disse allungando il cibo verso Ade che spostò solo un occhio per guardarla.
<Non ne ho voglia> e tornò a guardare la foresta.
<Ingrato> bisbigliò la Bestia, il movimento del dio fu rapidissimo, voltò lo sguardo verso di loro ancora prima che avesse finito quella frase. Il sangue nelle vene di Mal si gelò. Gli occhi verdi bruciavano come fiamme dell'inferno prosciugando il coraggio del re che iniziò a sudare. Forse la paura nei suoi occhi fu sufficiente perché Ade tornò a guardare la foresta come se nulla fosse stato.
La cena riuscì a calmare sia la sua fame che la sua ansia e ripresero il discorso di cosa fare l'indomani mattina.
Mentre il fuoco che da blu si stava pian piano tramutando in rosso una luce apparve da lontano nella foresta.
<Cos'è?> Ben si alzò in piedi allungando il collo verso la notte.
<Due uomini> disse Ade e si tacque strizzando gli occhi.
<Sono...umani! Dobbiamo portarli qui> urlò Belle
<Io non esco> esordì Mal
<Se è per questo neanche io> esordì Ben
Decisero di aspettarli, con il fuoco crearono una torcia per attirarli, Ade corrugò il volto, non sembrava particolarmente felice.
Più le luci si avvicinavano più la speranza di potersi salvare aumentava, quelle persone erano state così abili a nascondersi dagli zombie per così tanto tempo che avrebbero potuto aiutarli per la mattina seguente.
Quando li raggiunsero erano esausti, stavano correndo da ore.
<Grazie infinite> disse uno dei due mentre finiva di mangiare il barattolo dei fagioli che era avanzato.
<Come siete riusciti a scappare?> chiese Evie
<Abbiamo corso a perdifiato> rispose l'altro
Si sistemarono per la notte come meglio poterono ma non osarono chiedere ad Ade se potevano stare su sedili liberi dato che lui se ne stava appollaiato sugli schienali.
Mal si sedette affianco a Ben appoggiando la testa sulla sua spalla.
Riuscirono ad addormentarsi e il sonno fu calmo e profondo come il fondo del mare, dopo così tante ansie finalmente potevano calmarsi.
Ma la calma durò poco. Mal fu svegliata da un botto sordo proveniente dal fondo del rottame aperto verso la foresta.
Tese le orecchie, il respiro iniziò ad affannarsi mentre il cuore accelerava. Aspettava di sentire i ringhi e i gorgoglii di quegli esseri invece udì la voce di Belle che ringraziava.
Aprì gli occhi e si tirò su dal sedile. Ade, completamente a petto nudo, aveva preso per mano una Belle seduta a terra con addosso la giacca di pelle nera di Ade completamente chiusa. La Fata dietro a lei cercava di tirarsi sull'aereo.
Mentre Belle si tirava su Mal uscì dal suo sedile stando attenta a non svegliare Ben.
<Cosa ci fate qui?> bisbigliò mentre Belle si stringeva ad Ade come un cane in cerca di amore.
"Cosa mi sono persa?"
<Oh Mal> Belle si fiondò da lei abbracciandola <sapessi cosa è accaduto> Ade aiutò a tirare su la Fata.
<Cosa è succeso?>
<Siediti> le disse la Fata.
Mal aiutò Belle ad accomodarsi sul sedile, la Fata occupò l'altro e lei si appoggiò al bracciolo. Belle si stringeva nella giacca terrorizzata, Ade si accomodò dove si trovava prima.
<Allora?> chiese Mal
La Fata sospirò prima di iniziare a raccontare...
<Io e Belle non riuscivamo a dormire e cosi stavamo parlando un po' tra di noi. Ad un certo punto quegli uomini si sono svegliati e ci hanno chiesto se volevamo scendere nella stiva con loro per cercare qualcosa di utile come del cibo. Ingenuamente li abbiamo seguiti pensando che cercare qualcosa era più utile che chiacchierare perciò li abbiamo seguiti>
<Talmente buoni che non contemplate il male> commentò veloce Ade
La Fata ci passò sopra e continuò <appena abbiamo messo piede a terra ci hanno preso e portato sul fianco dell'aereo e lì...> deglutì prima di continuare <hanno buttato Belle a terra e...le hanno strappato i vestiti legandola al suolo con delle fascette di plastica, non so come abbiamo fatto ma erano lì che...che, hai capito. Si era tirato giù i pantaloni, le urla di Belle erano soffocate dal fazzoletto che gli avevano messo in bocca, stava per avvicinarsi, gli altri occuparono la mia visuale per riservarmi lo stesso trattamento, le loro mani si stringevano attorno al mio collo quasi a soffocarmi, quando le mani attorno al mio corpo e alla mia bocca sparirono. Riuscì a vedere di nuovo Ade era apparso dietro all'uomo che ora giaceva svenuto al suolo. Non so cosa avesse fatto ma erano tutti al suolo. Si levò la giacca e coprì Belle>
Belle alzò il volto verso Mal <non farti l'idea sbagliata...non mi ha mai guardata. Mentre mi poggiava la giacca guardava davanti, verso l'orizzonte, solo quando fui coperta mi guardò negli occhi, è stato un gentiluomo>
<Si è vero. Poi ha preso un coltello dal suo stivale e toccando il suolo senza guardare mai Belle e senza mai sfiorarla ha tagliato le cinghie.>
"Ci tengono molto a precisare che non abbia visto Belle così come madre natura l'ha fatta...se la Bestia lo scoprisse...si meglio specificare" pensò tra sè Mal mentre la Fata continuava a raccontare.
<Una volta tagliate tutte si alzò e le diede le spalle <sistemati> disse. Aiutai Belle a sistemarsi e chiudersi la giacca, mentre ci stavamo preparando uno di loro si alzò e caricò verso di noi...lo vidi alzarsi e volare verso la scogliera precipitando con un urlo, lo ammetto ebbi paura quando l'urlo si fermò di botto>
<E gli altri?>
<Sono fuggiti. Come codardi>
<Anime grigie...> commentò Ade <troppo vigliacche per essere cattive e troppo egoiste per essere buone>
<Anime...grigie?> Mal divenne curiosa, sembrava che parlasse di un mondo lontano e antico quanto il tempo.
<Posso scrutare nelle anime delle persone. Ogni anima nasce trasparente, sporcandosi e vivendo assume un colore unico per ogni persona. Vita, passioni, mente, peccati, gesti e spirito, vi è racchiuso tutto> era la prima volta che spiegava una cosa nei dettagli.
Mal abbracciò Belle <ti prego...> pianse la regina <non dire nulla a nessuno non...non..>
<Non dirò nulla, non ti preoccupare, ma come spiegarai il fatto che...sei senza vestiti? >
La Fata si alzò <andiamo a cercare nella stiva se è sopravvissuto qualche nostro bagaglio>
<Vengo con te> disse Mal
<Aspetta dobbiamo cercare una torcia>
Una fiammella blu fluttò di fianco a loro brillando flebile. Girava sopra le loro teste seguendo i loro più piccoli movimenti.
Mal si voltò verso Ade che, ancora indifferente, guardava verso la foresta. Senza aggiungere una parola scesero nella stiva e cercarono dei bagagli, per fortuna quello della Fata era ancora intero, prese un vestito corto azzurro e lo portò di sopra.
Era molto grande per Belle <forse con qualche aggiustatina...>la Fata tirò fuori la sua bacchetta, un filo trasparente cucì il vestito restringendo alla sua taglia.
<Direi che è perfetto> disse guardandolo
<Si...ma come spiegherai il cambio d'abito?> chiese Mal
Belle si sistemò la stoffa <il vestito lungo era scomodo, non è poi una bugia> poi prese la giacca nera e la alzò verso il suo proprietario che distolse lento il volto verso l'esterno per guardarla.
<Grazie>sussurrò Belle mentre Ade afferrava dolcemente la stoffa, lui accennò un inchino con la testa prima di rimettersi ciò che era suo.
<Ora, finalmente, direi che possiamo dormire> disse la Fata <per oggi ho solo voglia di dormire>
Si sistemarlo sui sedili, Ben non si era minimamente mosso, felice Mal lo superò cautamente rimettendosi al suo posto.
<Dove sei andata?>
<A prendere un po' d'aria, rimettiti a dormire>
<Vado in bagno prima> disse alzandosi.
Quando tornò anche lui fece un viaggio nella stiva in cerca dei suoi bagagli e quando tornò aveva un bel sorriso in volto.
<Ho trovato una coperta e alcune delle mia magliette termiche>
Mal prese la coperta e se la mise addosso <Questa è più che sufficiente direi>
<Aspetta, Ade> lui lo guardò con occhi infastiditi, tutto l'opposto dello sguardo che prima aveva avuto per Belle <tieni magari può esserti utile>
<Non ho freddo> gli rispose gelido
<Se non la vuoi per il freddo fallo per il pubblico decoro>
<Il che?> il suo tono si era alternato
<Per non andare in giro a petto nudo ecco>
Gli occhi verdi brillarono nel buio, fiamme dell'inferno parevano danzassero all'interno ma Ben non si mosse, Ade allungò una mano e la prese. Ben lo guardava mentre la indossava, era stato piuttosto accondiscendente.
Ben si sedette accanto a Mal <fatto>
Mal lo guardò con gli occhi spalancati <cosa c'è?>
<Se lo hai fatto per il freddo, bravo. Ma se lo hai fatto per il "pubblico decoro">disse facendo le virgolette con le mani <hai solo peggiorato la situazione, cioè guardalo> effettivamente quella maglia era talmente attillata che non faceva altro se non accentuare i muscoli.
Ben aprì piano la bocca <almeno ha qualcosa addosso> ribatté prima di chiudere gli occhi <buonanotte>
Finalmente riuscirono a riposarsi tutta la notte, dormirono pacificamente riuscendo a riacquistare le energie perdute.
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Sinfonia degli Abissi [Descendants]
FantasyTra le mura scintillanti di Auradon, un'ombra inattesa si insinua nell'aria impregnata di magia. Ade, il signore degli inferi, emerge da un passato oscuro, portando con sé non solo il peso delle tenebre ma anche la sfumatura di un'anima in cerca di...