Cap 40: Abiti

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Evie e Mal scesero con grazia le scale dell'hotel, il pavimento in marmo lucido rifletteva le loro figure come un palcoscenico, attirando l'attenzione di nobili e dignitari che si trovavano nella hall affollata. Ogni passo era accompagnato da un fruscio di stoffa, un suono armonioso che si univa ai delicati e melodici canti di un ensemble che suonava un'arpa e un violino nell'angolo della sala. L'atmosfera era carica di entusiasmo e aspettativa, mentre l'aria era pervasa da un profumo dolce di fiori freschi, posati in eleganti vasi disposti lungo le pareti.
Evie era come un sogno avvolto in un abito di seta blu notte, il tessuto scintillante danzava con i suoi movimenti, creando onde di blu che catturavano la luce. La parte superiore del vestito, con delicati ricami argentati, si adattava perfettamente al suo corpo, esaltando la sua figura elegante. La corona di piccole perle tra i capelli biondi brillava come un gioiello prezioso, aggiungendo un tocco di regalità al suo aspetto.
Accanto a lei, Mal emanava una potenza magnetica con il suo abito di velluto viola scuro. Il corpetto, ornato con intricati dettagli dorati, era una celebrazione dell'antica nobiltà, mentre la gonna asimmetrica si librava attorno a lei, trasmettendo una sensazione di movimento e fluidità. I suoi capelli viola, intrecciati con trecce complesse e spille dorate, riflettevano la luce con un aura di mistero. Gli occhi di Mal, scintillanti di determinazione e una lieve sfumatura di nervosismo, erano un invito a scoprire i segreti che si celavano dietro il suo sguardo.
Mentre la musica avvolgeva la stanza, Ade scese le scale con un portamento regale, sistemando i risvolti del suo cappotto nero con un gesto di noncuranza. L'abito vittoriano che indossava era un capolavoro di sartoria: il gilet in velluto scuro, abbinato a una giacca elegante, creava un contrasto affascinante con il suo fisico muscoloso. Ogni dettaglio del suo abbigliamento parlava di una classe intramontabile, di un'epoca passata che si rifletteva nella sua presenza magnetica. Il tessuto, pesante e lucido, emanava una sensazione di potere e mistero.
Quando Ade scese le scale, ogni movimento del suo corpo rivelava un'armonia perfetta tra forza e grazia. I muscoli sotto il tessuto dell'elegante abito vittoriano si contraevano e si rilassavano. La stoffa del suo cappotto nero sembrava seguire il ritmo del suo corpo, accentuando il profilo dei suoi bicipiti e della sua schiena mentre si piegava leggermente.
Ad ogni passo, il suo corpo si muoveva con una fluidità sorprendente, quasi danzando mentre le spalle larghe e il petto fiero si ergevano in un gesto di sicurezza. Le maniche del cappotto, in un tessuto pregiato che brillava alla luce delle candele, accarezzavano le sue braccia muscolose, mentre il movimento dei suoi polsi rivelava un'eleganza che non passava inosservata. Ogni passo era misurato e preciso, come se stesse danzando a ritmo di una musica silenziosa, eppure palpabile.
<Guarda come si muove! Sembra un re in mezzo ai nobili> esclamò Belle, un sorriso compiaciuto sulle labbra mentre osservava Ade con occhi pieni di ammirazione.
L'aura protettiva di Ade, quella sorta di barriera invisibile che emanava, si combinava perfettamente con il suo modo di camminare. Ogni passo parlava di una storia di lotte e trionfi, di una persona che aveva affrontato molte battaglie, sia fisiche che emotive. I suoi occhi, profondi e intensi, non si distoglievano mai dalla scena, mantenendo un'aria di mistero che affascinava e intimidiva al tempo stesso.
<Dovrebbe ricordare il suo posto> sussurrò una nobildonna con un tono di disprezzo, mentre le sue compagne annuivano. La Bestia, accanto a Belle, guardò Ade, si è vero non si fidava ancora di lui eppure non poteva non scordarsi quei polsi che si sporgevano verso di lui per poter tornare ad essere legati. In quel momento, per la prima quei commenti gli diedero fastidio.
Ade, con un sorriso che giocava sulle sue labbra, sembrava divertirsi nel suscitare tanto interesse, pur mantenendo un atteggiamento di discrezione e riservatezza. Le nobildonne lo osservavano con ammirazione, alcune arrossivano alla sua vista, mentre i giovani nobili lo scrutavano con una punta di invidia e risentimento.
<Scommetto che non ha mai sudato un giorno della sua vita per una donna>, mormorò un giovane in giacca, mentre le nobildonne scambiavano sguardi di ammirazione, incapaci di distogliere gli occhi dalla figura affascinante di Ade.
Man mano che si avvicinava al piano terra, il fruscio del suo abito sembrava quasi un eco, ripetendo il suo passaggio e attirando sguardi sempre più curiosi.
Evie, affascinata dalla bellezza dell'abito di Ade, esclamò <Ma che abito è questo? È semplicemente incredibile! Dove lo hai trovato? Non ho mai visto nulla di simile!> Il suo entusiasmo era contagioso, e tutti gli sguardi si volsero verso di lui, curiosi di sapere la storia dietro quel vestito.
Ade sorrise, quasi divertito, ma con un'aria di mistero <Oh, questo? È solo un abito che ho nel mio armadio da un po' > le sue parole, pronunciate con una calma disarmante, suscitavano curiosità e meraviglia tra i presenti.
<Wow> disse Evie strofinandosi tra le dita la stoffa del cappotto <ma è una stoffa fantastica, non si fa più così da anni dove l'hai trovato?>
<In un negozio di sartoria> rispose Ade con un accenno di un sorriso, stava nascondendo qualcosa. Mal scosse la testa, povera Evie.
<Quale? Ti prego dimmelo>
Ade rise appena <un negozio sulla Regent Street>
<Street? A Londra?>
<Già o almeno nel 1800 era lì> la faccia di Evie si trasformò mentre Ade prese a ridere
Evie gli tirò un pungo sulla spalla <non si fanno questi scherzi lo sai? Ci avevo quasi creduto> disse in un sussurro
Ade la guardò mentre rideva <mhh, però a pensarci ne ho di vestiti un po' vecchi sai, dovrei avere anche della stoffa...> disse come se stesse facendo l'elenco della spesa
<Quanto vecchi?> dagli occhi di Evie si tolse qualche nuvola
<Da quando avete iniziato a crearli>
<E...la stoffa?>
<Stessa cosa> gli occhi di Evie brillarono <ti farò fare un giro nel magazzino> sorrise Ade
Evie incrociò le braccia la petto <si così va meglio, ma non ti perdono ancora>
Lucian, con gli occhi che brillavano di creatività, si voltò verso Mal <Immagina se facessimo un video promozionale per il safari con quei vestiti. Sarebbe una bomba!> la sua mente stava già correndo, fantasticando su come l'eleganza di Ade potesse trasformare ogni progetto in un successo.
Mal, con un sorriso divertito, rispose < è un' idea grandiosa ma prima dobbiamo avere l'approvazione del consiglio> c'era solo timore per ciò che li aspettava.
Il gruppo si preparò a partire, e l'aria era intrisa di eccitazione e un pizzico di ansia per l'incontro imminente. Con ogni passo, il battito dei loro cuori si accordava al ritmo della musica, mentre il fragore dei festeggiamenti continuava a crescere. Era una serata che prometteva di essere memorabile, una notte in cui avrebbero dovuto affrontare il consiglio e mettere in gioco tutto ciò che avevano sognato per Auradon.

Sinfonia degli Abissi [Descendants]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora