COLPO DI FULMINE

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JIMIN

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JIMIN...

La danza è sempre stata la mia vita, quando salgo sul palco, non conta più niente, ci sono solo io, la musica e il ballo. Questa volta però è diverso, non sto ballando solo per me stesso, ma per Lui. Sento i suoi occhi eterocromatici bruciarmi addosso, li sento seguire ogni mio leggiadro movimento, i suoi occhi rosso e verde non mi lasciano.

 Sento i suoi occhi eterocromatici bruciarmi addosso, li sento seguire ogni mio leggiadro movimento, i suoi occhi rosso e verde non mi lasciano

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Non mi dispiace affatto. Mi fa sentire bene, sapere di avere la sua totale attenzione, mi piace che sia rapito dai miei movimenti coordinati, come mi ha fatto star bene quell'inaspettato bacio.

Nel preciso istante che le sue labbra hanno sfiorato le mie, non ho più capito niente. Il mio corpo non mi rispondeva, sentivo di non riuscire più a controllarlo, come se non appartenesse più a me, ma a Lui, era suo, avrebbe potuto fare qualsiasi cosa, non sarei stato in grado di oppormi. Non desideravo oppormi.

Nuove emozioni facevano da padrone. La sensazione di vuoto nello stomaco, riempirsi improvvisamente, il cuore ha subito un'accelerata improvvisa, le mani tremavano e sudavano, il respiro si faceva sempre più veloce. È stato magico e trasformativo, intramontabile. Posso giurare di aver avuto un colpo di fulmine.

Tutto il mio corpo era intriso di emozioni, dalla cima dei capelli alla punta dei piedi. È stato come trovarmi difronte ad un richiamo interiore, sentendomi spinto a seguirlo, lasciando che le emozioni e le sensazioni mi guidassero, come se una forza magnetica mi attirasse verso di sé, spingendomi ad esplorare e nutrire quel legame che ho sentito verso di Lui.

Presomi tutti gli applausi, mi inchino più volte, fiori da ogni dove mi arrivano ai piedi, creando un letto di petali colorati. Cala il sipario.

Prima di raggiungere Jungkook, passo dal camerino per, ovviamente cambiarmi. Entro ed il mio cuore torna ad accelerare, il corpo si avvampa, rivivendo quel breve ma, intenso momento, ben vivido nella mia mente.

Indosso la camicia nera, infilandola nei jeans anch'essi neri, nel davanti, lasciando che dietro resti fuori, delineandomi la curvatura della schiena che trova il perfetto culo a mandolino, dove si appoggia aggraziata, completo l'outfit con giacca a rifiniture bianche.

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