--WOOYOUNG--
Nel momento in cui Seonghwa entrò in salotto trascinando Jiselle per il polso, tutti i nostri occhi, o almeno i miei, caddero inevitabilmente su di lei. Io e San ci scambiammo un'occhiata di conoscenza prima di continuare a fissare Jiselle piuttosto intensamente. Sembrava che tutta la stanza si fosse fermata ad ammirarla.
Se la ragazza avesse avuto la stessa confidenza che mostrava di solito, avrebbe sicuramente sorriso. Ma si guardò intorno, confusa e imbarazzata, e per un attimo mi parve di vederla fare un passo di lato per nascondersi dietro a Seonghwa.
"Ehilà, cos'è tutta questa confidenza con lui?" chiese Hongjoong con un ghigno. Non credevamo di aver mai visto Joong comportarsi in questo modo di fronte ad una ragazza. "Lui è mio, sai?" disse e abbracciò Seonghwa possessivamente, che tentò di dimenarsi da lui. Scoppiammo a ridere, ma poi la nostra attenzione si spostò di nuovo sulla ragazza, che ora non poteva più nascondersi da nessuna parte se non sottoterra.
Il mio sguardò non poté fare a meno di abbassarsi sul suo petto. Mi leccai involontariamente le labbra. Seonghwa l'ha stretto bene, quel... coso, pensai e socchiusi gli occhi. La camicia e i pantaloni neri, lucidi, le stavano leggermente larghi, ma quello non mi interessava. Tutti adesso la stavano fissando e lei non poteva farci niente. Non tentava niente, stava solo in piedi, con la bocca socchiusa, e un rossore molto evidente sulle guance. Nessuno sembrava avere intenzione di distogliere lo sguardo da lei, e infine fu lei a distogliere lo sguardo da noi.
Magari sembravamo dei maniaci, ma come potevamo smettere? Le sue curve erano ancora più accentuate di quanto già lo fossero... e mentre i nostri occhi erano "pacificamente" -- o meglio, noi lo eravamo mentre la fissavamo -- concentrati sui suoi fianchi e sul suo petto, non ci accorgevamo minimamente della sua espressione che cominciava a cambiare.
Poi, tutto su un tratto, fu la voce di Jiselle a distrarci una volta per tutte. "Non avete mai visto una ragazza?" chiese ironica. Il suo tono era fermo e suonava irritato. Almeno quello provava a nasconderlo, ma il suo fastidio non ci sfuggì. Ci fermammo, interdetti, per un attimo, e i nostri occhi si alzarono sul suo viso. E in quel momento, rimasi ancora più folgorato che dal suo corpo. La sua pelle era pallida, in contrasto ai capelli e ai vestiti neri, il naso dritto, gli occhi stretti e allungati leggermente ai lati. Nessuno di noi poteva negare che stavamo godendo della vista che si era parata davanti a noi.
Seonghwa fu il primo a riprendersi, approfittando di un momento dove la presa di Hongjoong si era allentata per sbarazzarsi del suo abbraccio per fare qualche passo verso Jiselle, con un sorrisetto obliquo che si disegnava sulle sue labbra. "Certo che ne abbiamo viste, ma nessuna lontanamente bella come te."
Jiselle al momento rimase stupita, ma poi ribatté, le parole affilate come il vetro. "Ah, e adesso non mi odi più, stronzo che non sei altro?" disse con espressione fredda, che lasciò sorpreso Seonghwa stavolta. L'atmosfera nella camera calò improvvisamente, sapevamo che per il ragazzo era un argomento piuttosto... delicato, potremmo dire. Di conseguenza, la sua espressione si indurì e il viso si oscurò involontariamente. "Ah, adesso sei tu quella che parla. Pensi che dopo quello che ti ho detto non mi possa pentire?"
Jiselle storse il naso e incrociò le braccia appena sotto il petto, poi si voltò dall'altro lato per guardare meglio Seonghwa e spostò il peso sul fianco sinistro, rischiando col tutto che Mingi si mettesse a sbavare. "Certo che puoi, e non me ne potrebbe fregare di meno di quello che fai" replicò, fredda come la temperatura fuori. Intanto Mingi si risvegliò improvvisamente dai suoi pensieri.
Seonghwa non sembrava infastidito dalle sue parole, anzi, il suo atteggiamento cambiò improvvisamente e sorrise. "Ah sì, non ti interessa?" chiese. Rimasi stupefatto da come la sua voce era cambiata, da normale a profonda, bassa e seducente. Jiselle vacillò. Noi rimanemmo in silenzio, sentendo la gelosia che bruciava dentro di noi come fuoco vivo.
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JEALOUS BOYS
Fiksi Penggemar____________________________________ La sorella perduta di Lee Know, che faceva parte di una ricca famiglia sud coreana, viene rapita dagli otto ragazzi più temuti delle Strickland: gli Ateez. Si scoprono essere possessivi, gelosi e attaccati ai sol...