Le guancie di Deadpool si colorarono sotto la maschera, lo stesso succedeva sotto la maschera di Peter. "Non ti preoccupare." Disse Deadpool stringendolo ancora di più a sé non volendolo lasciare andare. Non sapeva come o perché, ma una specie di protezione e possessione si attivarono in Wade nei confronti di Peter. "L'ho superata." Mentii l'uomo più grande. Peter dopo essersi liberato dalla stretta annuii silenziosamente.
"Allora... io vado." Disse perplesso.
"Ci si vede, ragnetto." Rispose Wade restando a guardare il culo di Spider-man mentre usciva dalla scena.Peter era coricato sul suo letto.
Aspettava una chiamata da MJ. Gli aveva detto che lo avrebbe chiamato tra un attimo, ma era già passata mezz'ora.Peter più cercava di non pensare, più pensava a Deadpool. Pensava alla loro vicinanza di qualche ora perima. Quell'abbraccio. Aveva sbagliato a fiondarsi sul più vecchio, ora non riusciva a toglierselo dalla testa.
Voleva riuscire a dimenticare il modo in cui lo faceva arrossire, il modo in cui il suo cuore iniziava a battere forte come se avesse appena finito una maratona quando stanno un po' troppo vicini, ma non riusciva a toglierselo dalla testa. Si diceva che l'uomo era comunque troppo vecchio per lui, ma ripeterselo non serviva a mettere a tacere il suo cuore, oppure le sue reazioni corporee. Si odiava.
Si odiava perché era infastidito dal comportamento di MJ che prima avrebbe giustificato senza problemi.
Si odiava perché notava che se MJ chiamava o meno non gli interessava più come una volta.
Si odiava perché continuava a rigirarsi tra le dita quel pezzo di carta insignificante che gli aveva dato l'uomo quella volta in cui l'ha incontrato come Peter Parker.Cosa avrebbe dovuto fare con il suo numero di telefono? Non poteva scrivergli o chiamarlo, era sbagliato in un certo senso, anche se moriva dalla voglia di farlo.
Mentre pensava all'uomo non poteva fare a meno di pensare alla sua voce, era melodia per le sue orecchie. Peter era un ragazzo che si perdeva spesso mentre qualcuno gli parla, o gli fa un discorso.
Lui si distrae e perde la concentrazione, ma quando Deadpool apre bocca, Peter lo ascolta, raccogliendo ogni singola parola che gli viene detta.Era passata già un ora da quando l'avrebbe dovuto chiamare MJ. Peter decise di controllare il cellulare.
Aveva una nuova notifica. Peter cliccò sopra. Un messaggio di MJ."Scusami, Peter. Ho dimenticato di dirti che oggi non riesco purtroppo. Ti amo❤️"
Peter non ci restò male, ci stava facendo l'abitudine. All'inizio lo faceva arrabbiare, infatti ha discusso un bel po' con la fidanzata, ma poi ha mollato la spugna.
Non poteva mica obbligare MJ a parlare con lui al telefono, dopotutto era in vacanza.
Anche se Peter sapeva che se fosse stato il contrario, lui le avrebbe scritto in continuazione.Continuava a rigirarsi il bigliettino tra le mani. "Fanculo!" Bisbigliò e inserì il numero ai contatti.
"Ciao sono Peter, Peter Parker...
non so se ti ricordi di me."
(Messaggio non inviato.)"Ciao Deadpool! Come stai? Sono Peter.
Si quello a cui hai dato il numero di telefono
per qualche strano motivo."
(Messaggio non inviato.)"Ciao sono Peter, ti ho appena inserito
ai miei contatti."
(Messaggio non inviato.)Peter buttò il cellulare di lato e si strofino le mani sulla faccia. "Ahh!" Urlò silenziando il suono con le mani sulla faccia. Non sapeva cosa scrivere. Non voleva sembrare uno stolto, oppure uno tipo strano o non cool. Voleva essere... neanche lui sapeva cosa volesse essere. Alla fine non gli scrisse niente. Restò a guardare il tetto bianco della sua stanza.
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What If... I love Deadpool? (Spideypool)
FanfictionPeter Parker dopo la morte della zia era rimasto completamente da solo. Se non fosse stato per Tony l'unica figura paterna e mentore non fosse diventato ufficialmente il suo tutore legale. Adesso aveva due fantasici genitori e una sorellina. Dopo qu...