Capitolo Decimo

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Hai gli occhi rossi come  paprika
Di me ti fumi pure l'anima
Spari su un cuore che già sanguina
One shot, one shot, no more, no, no
Ne giro una dove capita
Me l'accendo per nascondere una lacrima

Quella sera stesso, come aveva detto Peter si erano visti. Peter in tutta onestà l'aveva cercato, e l'aveva trovato mentre girava una cartina.

"Che fai?" Gli chiese venendogli alle spalle.
Deadpool emise un urletto spaventato. "Adesso sei tu quello che viene alle spalle, ragnetto." Disse l'uomo girandosi verso di lui. "Mi sto preparando una canna, ne ho davvero bisogno." Spider-man sbuffò. "Inmondizia." Rispose sedendosi affianco all'uomo.

"Ehi, non parlare così della mia bambina, guarda che si offende." Rimproverò giocosamente Peter, e poi disse alla canna "Non la prendere su personale, baby, questo ragnone è solmente geloso che ti prendo in bocca, ma non prendo in bocca lui." Accarezzò la cartina sigillandola. Peter arrossì al commento fatto da Deadpool.

Doveva essere divertente, e Peter avrebbe potuto scomettere che non l'aveva detto neanche di proposito dato che Deadpool vomita cazzate a mai finire. "Io... non voglio venire preso in bocca da te, sai non capisco neanche cosa intendi dicendo ciò." Si sforzò a dire Peter non riusciendo a fare finta di niente. "Huh?" Chiese Deadpool girandosi finalmente verso di lui. "Come?" Chiese sorridendo sotto la maschera, ma Peter ovviamente non lo vide.
"Niente." Rispose in fine chiudendo il discorso lì.

"Quindi Peter Parker..." disse Deadpool, come se stesse gustando ogni sillaba del suo nome e cognome. Peter invece aveva solamente voglia di darlgi un altro colpo. "Si?" Chiese cercando di restare calmo. "Hai un nome proprio... bello, ragnetto." Disse lui alzandosi leggermente la maschera liberando le sue labbra. Poi acceso la sua canna butto l'accendino che aveva rubato da qualcuno da qaulche parte, e iniziò a tirare.

"Grazie." Arrossì Peter. "Vuoi un tiro?" Gli chiese passandogliela. "No... non fumo." Rispose Peter guardando quella canna con disgusto quasi. "Eddai, solo un tiro..." insistette Pool. "No, davvero... non fumo." Ridacchiò nervoso Peter. "Sei proprio uno boy scout." Reotò gli occhi Deadpool dietro la maschera e si portò nuovamente la canna alle labbra. "Come scusa?" Chiese il più piccolo. "Sei un boy scout. Perfettino, non fai mai una cosa che va contro dalle regole." Spiegò.

Peter lo guardò confuso. "Non fumi. Non uccidi. Sei il figlio di Stark. Sei spider-man. Segui le regole come se ne andasse della tua vita. Scometto che non hai mai fatto sesso perché aspetti il matrimonio, e non hai mai toccato l'alcool perché paparino Stark non vuole, e aiuti sicuramente le vecchiette ad attraversare la strada." Ridacchiò Deadpool, facendo arrossire Peter.

Il più giovane disse "dammi qua!" E gli strappò la canna dalle mani per poi fare un tiro che lo portò a tossire. Tossì talmente forte che si chiese se i suoi polmoni fossero ancora dentro la sua gabbia toracica. "Il primo tiro." Ridacchiò Deadpool. "Vedrai che il secondo andrà meglio."

E così passò la serata abbastanza tranquilla. I due finirono di fumare la canna e adesso erano completamente sotto effetto.
Peter si buttò sul tetto, coricandosi sulla schiena, Deadpool lo imitò. "Aspetti davvero al matrimonio prima di fare sesso?" Gli chiese Deadpool.

Peter iniziò a ridere come se Deadpool avesse detto la cosa più divertente al mondo. "Cazzo no! Io... non sono più vergine." Gli rispose onesto. "Cosa? Quindi il nostro boy scout ha già perso la sua verginità!" Fece una faccia scioccata Deadpool. Spider-man gli colpì un braccio. "Coglione." Ridacchiò tossicchiando. "Si, alcuni dicono che sia il mio secondo nome." Rispose tutto felice l'altro.

Ad un tratto un silenzio leggero si posò su entrambi.
La droga aveva completamente sopraffatto Peter, e Deadpool era già abbastanza abituato a quella dose di erba quindi non aveva fatta molto effetto.

Peter lo guardò per minuti che Peter pensò fossero ore. "Sai.. ti invidio." Disse Peter avvicinadosi all'uomo. "Come?" Gli chiese perplesso. "Ti invidio. Hai una tuta davvero bella." Disse toccandogli il petto. "Il rosso ti dona." Ridacchiò cercando gli occhi del più vecchio.

A Deadpool venne in mente Vanessa. Spesso la sua ragazza gli aveva detto la stessa cosa. Un tonfo al cuore, ad un tratto l'effetto della canna sembrava essere sparito completamente.

"Ho detto qualcosa di sbagliato?" Chiese Peter continuando a toccare il petto del altro. Deadpool si ritrovò a ingoiare a vuoto, guardando verso il più piccolo. "E cosa esattamente invidi?" Chiese poi tornando a sorridere come il suo solito, anche se l'altro non lo poteva vedere per via della maschera.

"La tua tuta." Rispose onesto. "La tua ha anche il suo fascino." Gli disse Deadpool. Wade stava palesemente solamente pensando al culo perfettamente fasciato dallo spandex che indossava il più piccolo, oppure agli addominali ben definiti.
"Grazie!" Rispose Peter sollevando le sue mani sul volto mascherato del altro.

"Sai la mia ragazza... non mi vuole." Un altra risata isterica fuori luogo. "Perché dici questo?" Chiese Wade. "Perché non ha mai tempo per me, io se amo una persona me lo prendo il tempo, anche quando non ne ho." Disse onestamente. "Se vorrebbe lo troverebbe, e solo che non le importa." Peter non avrebbe mai ammesso una cosa del genere da sobrio.

Deadpool non sapeva come rispondere. Era la persona meno addatta per affrontare un discorso del genere. "Non significa che non ti voglia..." Peter lo ammutolii posandogli l'indice sulle labbra. "Shhh... è così. È inutile continuare a prendersi in giro."

Deadpool si alzò in una posizione da seduto, e Peter lo copiò. "Mi dispiace, spidey." Gli rispose non sapendo cosa dire. Spider-man fece un alzata di spalle. "Non dispiacerti. Tu non c'entri niente." Si tolse dal capo la maschera e gli sorrise.

Deadpool iniziò a guardarsi intorno assicurandosi che nessuno potesse vederli. Era un azione sconsiderata quella che aveva appena fatto Peter.

"Rimetti la maschera, Peter." Disse Deadpool serio come non lo aveva mai visto prima. "No." Disse Peter mettendo il broncio. "Peter, fai il bimbo bravo e ficcati quella fottuta maschera sulla tua bellissima faccia." Disse sta volta mettendo sù un sorriso sarcastico, ma non abbandonò la sua serietà.
"No! Perché sei così serio ad un tratto." Si lamentò il più piccolo. "Non fare il deficente, Spidey." Incrociò le braccia al petto Pool. Peter scosse forte la testa.

Deadpool allora gli strappo la maschera dalle mani e cercò di mettergliela. Peter si dimenava, e solo Dio sa come finirono uno sopra l'altro. Per essere specifici, Wade finii per essere a cavalcioni su Peter.
I loro visi erano divisi solamente da qualche centimetro. "Spidey..." non riuscii a finire la frase Deadpool per via della vicinanza che lo distraeva fin troppo. "No." Disse Peter in un sussurro. L'alito fresco del ragazzo sfiorò le labbra del più grande, per colpa della vicinanza.

Peter posò le sue mani sull'inizio della maschera di Deadpool. "Cosa vuoi fare?" Gli chiese Deadpool irrigidendosi, ma non riusciva ad alzarsi da quella posizione come se fosse bloccato o non avesse più il controllo sul suo corpo.

What If... I love Deadpool? (Spideypool)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora