Capitolo Ventesimo

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Peter e Wade si vedevano quasi ogni sera.
Non sempre facevano gli sporcaccioni, anzi si stavano conoscendo meglio. Wade non aveva ancora raccontato a Peter di Vanessa. Non sapeva se lo avrebbe mai fatto. Nominare Vanessa era strano, almeno era strano quando stava con Peter.

In quel momento erano coricati sul loro tetto. Le maschera erano nelle tasche, e ammiravano le stelle che Wade aveva tanto iniziato ad apprezzare.
"Sai, è strano..." iniziò Peter girandosi su un fianco, guardando meglio l'uomo. "Cosa?" Chiese l'altro guardando verso il ragazzo. "Tutto questo." Rispose Peter indicando sé stesso e poi l'uomo.

Peter aveva ignorato le uscite che aveva proposto MJ, oppure le richieste di passare una notte insieme. Non sé la sentiva. Il suo punto fisso negli ultimi tempi è stato solamente Wade, e anche se voleva sentirsi in colpa non riusciva perché MJ dopo tutto lo aveva ignorato per tantissimo tempo mentre stava in vacanza.

Peter non voleva chiudere con MJ, aveva paura. Aveva paura di concludere quella relazione di ben due anni, e un amicizia di tanti anni. MJ era ancora importante per lui, ma non come dovrebbe esserlo da fidanzata.

"A cosa stai pensando, baby boy?" Gli chiese Wade iniziando a giocare con i suoi capelli. Peter scrollò le spalle. "Lo sai che con me puoi parlare." Insistette.
Peter gli aveva raccontato praticamente tutto di sé, e anche della zia. "Lo so." Disse lui mettendo sù un sorriso, e spingendosi verso l'uomo per lasciargli un bacio sulle labbra.

Ovviamente un bacio casto, era troppo poco per Wade, che non gli permise di allontanarsi iniziando a intensificare il bacio. Le loro lingue adesso si perseguitavano, e si intrecciavano. Wade si era posizionato sopra il più piccolo e Peter automaticamente intrecciò le sue braccia dietro il suo collo, e le gambe dietro la sua vita.

I loro corpi premevano l'uno sull'altro. "Wade..." gemette Peter tra le labbra dell'uomo. Questo portò l'uomo ad approfondire ancora di più il bacio se era possibile, e spingere il suo corpo ancora di più contro di lui. L'erezione di Peter adesso premeva contro quella di Wade. Le loro stoffe facevano frezione l'una sull'altra. "Cazzo, un giorno mi ucciderai, bimbo." Mugugnò Wade tra le labbra del più piccolo. "Non morire, mai." Chiese l'altro. "Impossibile, Baby. La mia genetica me lo impedisce."

Peter si staccò dal bacio. "Come?" Chiese. "Tu sei immortale?" Ecco un'altra cosa che Wade non aveva mai detto a Peter. Wade tossicchiò. "Esattamente, babe. Io... non muoio neanche se mi tritassero." Disse mettendo sù un sorriso sghembo. "Figo!" Affermò Peter. "Tu sei figo, anzi sei eccitante, sei fottutamente sexy. Voglio sbatterti, voglio scoparti come non ho mai scopato nessuno, ti voglio fare esplodere il culo." A tutte quelle affermazioni Peter diventò più rosso di un pomodoro. "Wade..." mormorò in imbarazzo. "Cazzo, e continui a pronunciare il mio nome in quel modo, giuro che ti fotto qui su questo tetto." Disse mentre strofinava il suo naso contro quello del più piccolo.

Peter aveva paura del sesso, cioé il sesso anale, specialmente se era lui quello a prenderlo nel culo. Wade parlava spesso di volerlo scopare, infatti Peter una volta guardò un porno gay per capire come funzionasse. Be', era più tosto eccitante...
Lo aveva spento dopo 10 min. Lo aveva imbarazzato talmente tanto che non era riuscito neanche ad eccitarsi. Era tutto troppo nuovo per lui, il non volersi etichettare, e il fatto che gli piacevano i maschi, anzi non è vero non gli piacevano i maschi. Gli piaceva solamente Wade fottuto Wilson.
E gli unici se sapevano di questa specie di cotta erano lui e Pepper. Se Pepper avrebbe saputo chi era l'uomo di cui parlava gli avrebbe sicuramente mozzato la testa come la regina dei cuori.

Wade notando il cambiamento di Peter disse "non dobbiamo farlo se non ti va." Tossicchiò cercando di alzarsi da sopra di Peter, ma le gambe dell'altro erano ancora incrociate dietro la sua vita, e non gli permetteva di allontanarsi del tutto dal suo corpo. Lo avvicinò dinuovo a sé con la sua forza ragno e lo baciò nuovamente. "È tutto così nuovo per me." Disse Peter non riuscendo a guardarlo in faccia dall'imbarazzo. "Ti guido io, e prometto che mi fermerò ogni volta che vorrai, e quando lo vorrai. Non ti farei mai del male, Peter." Gli accarezzava una guancia mentre lo diceva. Peter era indeciso sul da farsi.

La sua erezione voleva il cazzo del più grande su per il culo, ma la paura di Peter lo bloccava. Tornò a torturarsi il labbro inferiore. "Promesso, promesso?" Chiese guardando Wade con gli occhi lucidi pieni di desiderio. Wade annuii "Promesso, Promesso, ragnetto." Gli baciò dolcemente le labbra. "Andiamo da me o da te?" Chiese l'uomo con un sorriso storto sulle labbra. "Da te." Disse Peter sorridendo. "Scrivo a Tony e lo avverto che non torno a casa che sto da MJ oggi." Disse mentre permetteva al più grande di alzarsi. "MJ? Cazzo avevo completamente dimenticato che il tuo perfetto culo è già fidanzato." Disse con un tono lamentoso. "Il mio culo fidanzato, sta per essere fottuto per la prima volta da te." Rispose poi Peter carezzandogli il petto. "È una cosa sbagliata quella che stiamo per fare." Disse Wade posando una mano sulla guancia di Peter.

"Abbiamo mai fatto qualcosa di giusto insieme?" Chiese Peter con un mezzo sorriso. "No. Perché come mi hai detto tu l'altro giorno: noi siamo sbagliati." Rispose Wade fissando le labbra del più piccolo. "Voglio essere sbagliato con te." Dichiarò Peter. "Non sarai mai sbagliato quanto me, piccolo." Affermò il più grande. "Allora proverò a renderti un po' più giusto, così saremo a gli stessi livelli." Sorrideva Peter, e si sentiva un deficente. "Non ci riuscirai mai." Lo baciò Wade.

What If... I love Deadpool? (Spideypool)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora