Capitolo Sedicesimo

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Quel 'ti amo, Peter' gli rimbombava nella testa come un fottuto disco rotto. Perché era così? Perché rovinava tutto? Morgan bussò gentilmente alla porta di camera sua. Poi aprii. "Ho visto MJ praticamente scappare, tutto ok?" Chiese.

Peter mise sù un sorriso, perché era tanto premurosa quella bambina? Perché si preoccupava così tanto per Peter? "Si, va tutto bene." Rispose lui. Lei sapeva che qualcosa non andava. Lo capiva, non era stupida. E poi aveva osservato Peter.

"Lo sai, non mi piace." Disse d'un tratto. "Chi?" Chiese l'uomo ragno. "MJ." Rispose la più piccola facendo ridere Peter. "Ehi, sono seria. Non mi è mai stata tanto simpatica. Meriti di meglio secondo me." Fece spallucce. Peter smise di ridere e anche lui fece spallucce. Poi Morgan decise di mettere un film e guardarlo insieme a Peter.

Era passato qualche giorno. Peter non aveva più visto Deadpool, Deadpool non aveva più cercato Peter, anche se si chiedeva costantemente come stasse e cosa facesse.

Deadpool come suo solito stava camminando verso il Sister's Margaret, e quando arrivò lì Wease sbuffò.
"Ancora tu?" Chiese. "Sei ricco grazie a me!" Affermò Wade. "No, cazzo. Sono povero grazie a te è diverso." Disse quasi come una lamentela. "Senti, che ne dici se torni da dove sei venuto?" Chiese poi con un sorriso più che falso in faccia. "Sei cattivo! Sono il tuo migliore amico, Wease!" Affermò Wade facendo il finto offeso. "Ed io sono il tuo, ma la tua faccia del cazzo me la sogno ogni notte da quando non esci più da questo locale e credimi non sono dei bei sogni. Sono incubi. Entri qua di mattina e esci di sera completamente sbronzo!" Si lamenta Weasel.
"Sono la mascott di questo locale!" Continua ad affermare l'altro. "No, Wade. Tu sei la rovina di questo locale." Smente l'altro.

"Wade Wilson?" Chiede una voce dietro di loro. "In carne ed ossa, però per te solo Wade, bambola." Rispose Wade girandosi con un sorriso sghembo.
Appena vide il viso della ragazza Wade si rallegrò. "Domino! Cazzo, mi ero dimenticato che esistevi!" L'abbracciò. Lei cercò di spingerlo via, ma la stretta di Deadpool era ferrea intorno alle sue spalle. "Okay, basta, basta." Disse disgustata. "Hai tempo?" Chiese poi appena l'uomo si fù staccato da lei. "Sempre per te, tesoro." Rispose lui. "Sei disgustoso come il solito." Disse lei e usci dal locale aspettando che Wade la seguisse.

Iniziarono a camminare per le strade di New York, Deadpool non si era neanche accorto di qaunto lontani fossero finiti dal Sister's Margaret.
Erano praticamente al centro di New York.
C'erano un ammasso di persone. Chi faceva compree, chi stava con gli amici nei parchetti, chi stava al ristornare o caffee's. New York era popolata come sempre.

"Allora, come posso aiutare la mia vecchia amica?" Chiese Deadpool che adesso indossava la tuta. "Ti ricordi di Cable?" Chiese lei. Deadpool annuii guardandosi intorno. "Quell'uomo..." disse sognatore Wade posandosi la mano chiusa sulla guancia, mentre sosteneva il braccio con il braccio libero.
"Si, è tornato nei suoi anni..." disse semplicemente. Sembrava... ¿triste?

"Sei triste, Domino?" Chiese Wade confuso.
"No." Mentii. "Sicura?" Chiese Wade. "Si." Mentii dinuovo. "Sicura, sicura?" Chiese nuovamente Wade. "Vaffanculo, Wade!" Rispose lei e poi si aprii. "Io non posso avere figli, e volevo adottarne uno che nel mio caso ho adottato Rusty, ma per adottarlo mi serviva un lavoro stabile, una casa e uno stupido marito." Iniziò lei. Wade la guardava incuriosito. "Hai adottato Rusty, come sei carina. Ma non capisco dove vuoi arrivare, tesoro." Disse lui con una voce addolcita. "Non avevo nessuno dei tre!" Sbottò. "Allora come hai fatto?" Chiese lui più confuso di prima. "Cable... mi ha aiutato. Be'... abbiamo trovato una casa, ho trovato un posto di lavoro grazie a lui, e poi si è offerto di sposarmi. Ovviamente un matrimonio combinato." Si affrettò a dire. "Molto carino da parte sua, e allora qual'è il problema. Hai avuto tutto ciò di cui avevi bisogno." Fece spallucce l'uomo.

"Pensavo mi amasse." Sospirò la ragazza sconsolata. "Oh.. cazzo." Rispose lui coprendosi la bocca mascherata con le mani guantate. "Sono stata una folle a credere che avesse rinunciato alla sua famiglia, per me, per una come me." Abbassò la testa la ragazza. "No, tesoro. Tu sei perfetta, okay? È lui il coglione." Le posò una mano sulla spalla, poi la tirò a sé e l'abbracciò. "Come sta Rusty?" Chiese Deadpool mentre abbracciava la donna. "Bene." Rispose lei, ricambiando per la prima volta l'abbraccio offerto. "Mi fa piacere." Rispose l'uomo.

In quel momento Peter per chiarire con MJ sono andati al centro, un caffee molto conosciuto dove facevano spesso colazione insieme.
"MJ, mi dispiace per l'altro giorno. Era un giorno no." Si giustificò il ragazzo. MJ non disse nulla lo abbracciò e basta. Lo strinse a sé come se non potesse farne a meno, come se ne andasse della sua stessa vita. "MJ, mi dispiace moltissimo, per tutto."

In quel 'per tutto' Peter si riferiva anche a Deadpool, aveva i sensi di colpa che lo stavano mangiando vivo, ma continuava a pensare a lui. Wade lo aveva infettato con il suo virus, e Peter aveva la sensazione che ci sarebbe morto con esso, perché non esisteva ancora una cura per il Virus che lo aveva infettato.

"Shhhh." Gli posò l'indice sulle labbra zittendolo. Poi lo baciò. Un baciò che doveva consolarlo, eccitarlo, doveva pur fargli provare qualcosa, allora perché Peter sembrava immune? Perché non provava nulla?
Si staccò da lei e mise sù un sorriso che doveva rassicurarla in un certo senso. Cosa diavolo stai combinando, Pete? Chiese a sé stesso.

Mentre uscivano dal caffé mano nella mano, MJ gli stava raccontando qualcosa sulla sua vacanza, erano storie abbastanza carine, e alcune divertenti.
Però l'attezione di Peter fù catturarta da un uomo dalla tuta rossa che stava parlando con una ragazza dai capelli afro. Peter non avrebbe mai potuto confondere quella tuta, era Wade.

Adesso l'uomo stava abbracciando la donna, e Peter sentii il suo cuore cadergli dalla gabbia toracica e spezzarsi in mille pezzettini appena toccò terra.
Non riusciva a distogliere lo sguardo da quella scena.
Si era già dimenticato di lui? Cosa si aspettava? Era stato lui a dirgli che non sarebbe funzionata, che fosse già fidanzato, che quello che era successo tra loro fosse stato un errore. Allora perché gli faceva così male? Perché gli importava così tanto quello che faceve, e con chi stava? Peter sei un idiota! Si rimproverò.

"Ehi, mi stai ascoltando?" Gli chiese d'un tratto MJ.
Peter annuii distogliendo finalmente lo sguardo da Wade e la donna. MJ guardò il punto in cui stava guardando Peter ma non vide nessuno, quindi poi sorrise leggermente al ragazzo e continuò a parlare.

What If... I love Deadpool? (Spideypool)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora