Perdite

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Ignis

Ero spaventata, non riuscivo a girarmi.

Avevo troppa paura del futuro.

I passi si avvicinavano sempre di più.

«Ragazzina?» Una voce rauca.

Sentii il cuore uscirmi dal petto e cadere sul pavimento.

Una grossa scarica di adrenalina.

Feci una piroetta ed uscii.

«Sì?» Risposi, ma me ne pentii subito dopo.

'O mio dio'.

I passi si facevano sempre più vicini, sempre più forti, più veloci.

L'adrenalina divenne terrore.

Provai a scappare, ma ero bloccata.

Tremavo.

Sentivo che sarebbe stata la mia fine.

E sentii i passi proprio dietro di me.

«Eccoti qui!»

Mi afferrò per il braccio.

Un groppo in gola fermò un respiro.

Non riuscivo ad urlare.

Continuavo a pensare a Caligo.

'Chissà che sta facendo'.

'Chissà come sta'.

Mi mancava, quando ero con lui ero incompleta, ma quando non c'era ero praticamente vuota.

'Chissà se è vivo'.

«Tuo fratello ci è scappato, anche se ci ha rimesso... tu non ci riuscirai». Rise.

Non riuscivo ad elaborare le sue parole, pensavo solo ad un modo di sfuggire alla sua presa, ma non potevo ancora muovermi.

O, almeno, la mia mente me lo impediva.

Sentii altri passi, probabilmente era un amico.

Ricordai quello che avevo sentito tempo prima.

Urla...

Quella persona uccideva tutti.

'Magari uccide anche te'. Mi dissi.

Pensai di non avere nulla da perdere.

Non avevo nessuno che mi amasse, non ero l'unico pensiero di nessuno.

Nelle migliori delle ipotesi, papà sarebbe stato morto da un po' senza soffrire e mamma avrebbe potuto scappare da Prigus.

Nalor probabilmente stava bene.

Ricordai la signora Suxor.

Una persona vuota, borghese, senza nulla da aggiungere alla comunità... ma era salva.

Non era in pericolo, probabilmente sarebbe vissuta per molto tempo.

Non sapevo se esserne felice... certamente era fortunata.

Ma mi faceva piacere che la signora Suxor sarebbe vissuta abbastanza?

Forse no.

Poi mi ricordai che alla signora Suxor non importava più nulla di me, che probabilmente s'era già dimenticata di me e che, pensare a lei in quel momento, non mi avrebbe aiutata per niente.

Il centauro si fermò, e con lui anche io.

Vidi il mio vestito, tutto sporco di terra.

Ero stata, letteralmente, trascinata.

Tutum: a kingdom in riskDove le storie prendono vita. Scoprilo ora