Prologo.

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🎧 Daughter  ─ Beyoncé  🎧

Una giovane donna intelligente, sfacciata, femminile e libertina... potente, per la sua epoca.
Così veniva descritta Lady Myranda Lannister la figlia maggiore di Lord Jason Lannister e Johanna Lannister. Una leonessa in un branco di pecore che credevano di poterla controllare solo perché donna, ma come lei stessa sosteneva: 'una donna non ha bisogno di essere protetta, si sa prendere cura di se stessa' e 'una donna per essere temuta non ha necessità di rinunciare alla propria femminilità, a volte le bastano una spada e una voce persuasiva'
All'udire della proposta, il Principe Aemond Targaryen accettò subito, infondo per lui non era altro che un dovere, un tassello nella sua vita.

Castel Granito, Westeros.

MYRANDA

Il bicchiere si infranse contro il muro con un suono assordante, seguito dalle mie urla. Non riuscivo più a trattenere la rabbia, la frustrazione. «Io mi rifiuto!» gridai, la voce spezzata dalla rabbia. «Non mi sposerò con Aemond Targaryen!» mi voltai verso mio padre, Jason Lannister, il signore di Castel Granito e mia madre Johanna, che mi guardavano entrambi con espressioni severe, incapaci di comprendere ciò che provavo.

«Non intendo prendere come marito né lui, né nessun altro uomo. Io non mi sposerò!» alzai la voce ancora di più, con tutta la forza che avevo. «IO NON MI SPOSERÒ, NON PRENDERÒ COME MARITO IL FIGLIO STORPIO DEI TARGARYEN!»

Mia madre scosse la testa, i capelli raccolti in una corona impeccabile. «Myranda, devi capire...»

«Capire cosa madre?» la interruppi, stringendo i pugni. «Che dovrei sacrificare la mia vita per un'alleanza? Che dovrei rinunciare a tutto ciò che sono per compiacere voi e i Targaryen?»

«Sei una Lannister, Myranda. Ciò che fai non riguarda solo te, ma tutta la nostra famiglia» disse mio padre con il tono solenne che riservava solo alle discussioni più importanti. Era severo, autoritario, ma io sapevo che c'era dell'affetto dietro quelle parole.
Mi aveva sempre amata più di chiunque altro, forse più di quanto non lo mostrasse ai miei fratelli.
Non capivo perché allora mi stesse facendo tutto quel male. Ero in età da matrimonio -per così dire come lo considerava la società'- ma non avevo alcun desiderio di sposarmi.

«Una Lannister non ha bisogno di un uomo per essere potente. Non sarò merce di scambio per una vostra alleanza politica, padre.» mi girai verso di lui, sfidandolo con lo sguardo. «Se volete che i Lannister prosperino, troverete un altro modo. Io non sarò la pedina che sacrificate per la vostra causa.»

Jason sospirò pesantemente, avvicinandosi a me. «Figlia mia, capisco il tuo spirito libero, capisco la tua volontà di vivere secondo le tue regole. Ma ci sono cose più grandi di noi, ci sono giochi che non possiamo controllare.»

'TILL THE DEATH DO US APART | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora