Capitolo 3 | The duty of betrothed.

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🎧 Seven Devils  ─ Florence + The Machine  🎧

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Conoscersi. Fondamentale per una coppia prima del matrimonio, ma non per Lady Myranda e il principe Aemond. Divenne più uno scontro nella quale l'uno cercava di prevalere sull'altro.

Approdo del re, Westeros.

AEMOND

La sala da pranzo era illuminata da candelabri d'oro, eppure l'atmosfera che vi aleggiava era fredda come l'acciaio. Il silenzio che riempiva l'aria tra i commensali era pesante, tagliente. Sedevo alla destra di mia madre, il mio sguardo fisso sul piatto, mentre il resto della famiglia e i Lannister scambiavano cortesi, vuote parole. Nessuno sembrava particolarmente desideroso di essere lì e sicuramente io non lo ero.

Lady Myranda Lannister, la mia futura promessa sposa, sedeva di fronte a me. Ogni tanto alzava gli occhi su di me, ed erano pieni di una sfida che non avevo mai visto prima in una donna. La sua lunga chioma dorata e riccia brillava sotto la luce delle candele, eppure c'era qualcosa di minaccioso in lei, una fiamma che ardeva dietro quel volto bello e troppo perfetto, ma non mi impressionava. Mi irritava. Lei era una Lannister, una donna che sapeva di essere in una posizione di potere nonostante non indossasse una corona. Dovevo sposarla perché ero in età da matrimonio ed ero ancora scapolo, come se il mio dovere fosse il solo scopo della mia esistenza.

Non l'avevo scelta, né desiderata. Ma dovevo prenderla come moglie. Lo avrei fatto, era il mio dovere. Non mi sarei tirato indietro.

Il mio sguardo si alzò e incrociai per un istante i suoi occhi verde smeraldo, taglienti come coltelli. Lei non distolse lo sguardo, anzi, sembrava sfidarmi, come se volesse che fossi io il primo a cedere. Un sorriso sprezzante le si disegnò sul volto, e per un istante il fastidio che mi attraversò fu quasi insopportabile. Nessuna donna mi aveva mai guardato in quel modo e il uo sguardo non era tanto diverso dalle occhiate di disgusto e pena che avevo ricevuto durante l'infanzia. Lady Myranda si portò la coppa pieno di vino alle labbra e bevve, non mi rivolse nessuna parola e io di certo non iniziai la conversazione.

Quando la cena finì, i nostri genitori si alzarono per lasciarci soli. Eravamo stati chiaramente convocati per un incontro "intimo", in modo che potessimo conoscerci meglio prima delle nozze. Una farsa, ovviamente. Non c'era nulla da conoscere, nulla da scoprire. Il nostro destino era già segnato, indipendentemente da ciò che ci sarebbe stato tra di noi. Io non volevo sapere niente di lei, non m'interessava niente di quella giovane donna nata dai leoni.

La sala si svuotò lentamente, finché non rimanemmo solo io e lei, immersi in un silenzio teso.
Mi alzai e mi avvicinai alla finestra, tenendomi lontano dal tavolo. Volevo mettere più distanza possibile tra noi. Lady Myranda mi seguiva con lo sguardo, ma non diceva nulla. Quando infine si alzò, si avvicinò a sua volta, con la stessa grazia feroce che avevo notato durante la cena. C'era qualcosa di animalesco in lei, come una leonessa pronta a saltare alla gola del nemico.

'TILL THE DEATH DO US APART | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora