Capitolo 1 | The chains of a woman.

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⚠️ TW: lieve violenza, menzione di una scena di sesso, ma non descritta esplicitamente

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⚠️ TW: lieve violenza, menzione di una scena di sesso, ma non descritta esplicitamente. Entrambi i protagonisti hanno più di 18 anni e sono consenzienti in tutto e per tutto delle loro azioni. In merito alle nuove linee guida della piattaforma sono costretta a segnalarvi il capitolo, in caso non vorreste leggere per la parte per tematica trattata. ⚠️

🎧  Man's world ─ Marina 🎧

Quando la libertà ci viene tolta, combattiamo per ottenerla e sfruttiamo ogni occasione per arrivare ad essa, sfruttando anche la minima occasione.
Lady Myranda Lannister rese il Maniero della sua famiglia a Lannisport il suo piccolo impero di libertà e frivolezza: feste eccentriche, grandiose, spettacolari con musicisti, artisti di strada, invitati e un pizzico di follia. Le feste della leonessa rendevano giustizia al suo nome.

Lannisport, Westeros.

MYRANDA

Lontano dalle formalità di corte e dalle mura imponenti di Castel Granito, potevo respirare l'aria di libertà. Il Maniero di Casa Lannister nella città di Lannisport, la nostra città, ci apparteneva da generazioni ed era un'enorme abitazione adibita come una seconda casa. Una volta arrivata, feci subito capire alla servitù che, in mia assenza di controllo parentale, le cose sarebbero andate diversamente. Corruppi le guardie con promesse e denaro, ottenendo la loro complicità. I soldati che mio padre aveva lasciato per sorvegliarmi divennero strumenti del mio disegno. Alcuni servitori, avvezzi all'obbedienza cieca verso di me, furono più facili da controllare e sottomettere al loro volere. Con un misto di carisma e oro come solo un Lannister possedeva, presi in pugno l'intera residenza, diventando non solo la padrona, ma una vera e propria sovrana nel mio piccolo regno. Finalmente libera dalle catene che mio padre e mia madre cercavano di mettermi, iniziai a vivere come desideravo. In fondo, Lannisport era ben lontana dagli occhi giudicanti di Castel Granito. Qui potevo lasciarmi andare, senza la costante pressione delle aspettative che incombevano sulla primogenita della casa del leone.

Sola e annoiata, con il tempo le mie feste notturne divennero frequenti. Iniziai a invitare artisti, poeti, musicisti e anche nobili di Lannisport che come me, cercavano di sfuggire alle gabbie dorate della loro posizione. Il vino scorreva a fiumi, il cibo abbondava e la musica riempiva le sale fino all'alba. I miei abiti, sempre più ricercati, scintillavano tra i lampadari e le fiaccole accese. Ero circondata da uomini giovani, belli e attraenti che mi adulavano, attratti dal mio potere e dalla mia bellezza, ma soprattutto dalla libertà che emanavo.

Non c'era nulla che non potessi ottenere, e nessuno osava contraddirmi. Per un solo istante, una solo avevo pensato che tutto fosse finito quando mi diedero la notizia di essere stata promessa in sposa ad un Targaryen, ma una mente astuta come la mia avrebbe sempre trovato la soluzione per sfuggire agli obblighi.

Nelle mie feste non era solo il lusso sfrenato o l'esclusività a catturarmi. C'era una ribellione più profonda che mi spingeva a sfidare le norme della mia stessa famiglia. Iniziavo ad avere amanti e uomini occasionali, senza preoccuparmi di nasconderlo troppo. Nobili giovani e audaci venivano attratti da me come falene dalla fiamma. In loro, trovavo una sorta di vendetta personale contro l'idea del matrimonio imposto. Nessuno di loro avrebbe mai potuto incatenarmi o rendermi loro serva, non fino a che sarei stata io a comandare.

'TILL THE DEATH DO US APART | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora