'TILL THE DEATH DO US APART | Aemond Targaryen

Capitolo 17 | My beautiful creature.

⚠️ TW: scene di sesso descritta esplicitamente e dettagliata. Entrambi i protagonisti hanno più di 18 anni e sono consenzienti in tutto e per tutto delle loro azioni. In merito alle nuove linee guida della piattaforma sono costretta a segnalarvi il capitolo, in caso non lo vorreste leggere per la tematica trattata. ⚠️

🎧 Call out my name ─ The Weeknd 🎧

❝ Myranda Lannister aveva ammesso il suo tradimento e suo marito, il Principe Aemond Targaryen vide come lentamente tra di loro iniziasse ad esserci nuovamente distanza. Doveva far qualcosa al più presto, ma dentro di se lottava: segreti e debolezze, forse... iniziava a provare qualcosa per sua moglie.❞

Approdo del re, Westeros.

AEMOND

Era passata solo una settimana da quando avevo scoperto la verità, eppure la distanza tra me e Myranda sembrava crescere con ogni giorno che passava. Ogni volta che il mio occhio si posava su di lei, mi trovavo a chiedermi cosa vedesse in me, se fossi abbastanza per lei. C'era qualcosa di fragile in lei, qualcosa che sembrava spezzarsi ogni volta che ci guardavamo. E io non sapevo come aggiustarlo.

La osservavo in silenzio mentre stava in piedi davanti allo specchio, i suoi capelli sciolti che le cadevano morbidi sulle spalle. Il suo viso era impassibile, ma sapevo che dietro quella maschera si nascondevano mille pensieri. Pensieri che non riuscivo a decifrare. Il peso delle mie azioni, delle mie parole, si faceva sentire. Forse non ero mai stato abbastanza chiaro, forse non avevo fatto abbastanza per rassicurarla. E se lei non credeva più in me? Se si sentiva persa, inutile?

Quando si voltò verso di me, il silenzio nella stanza divenne quasi insopportabile. Mi aspettava qualcosa, lo sapevo. Poi le sue parole mi colpirono come un colpo inaspettato.

«Sono tanto brutta ai tuoi occhi?» chiese, e il tono incrinato della sua voce trafisse la mia corazza. Era vulnerabile, aperta come non l'avevo mai vista prima.

Le parole mi sfuggirono istintivamente, senza nemmeno pensarci. «No...» risposi con fermezza, e i miei occhi si strinsero su di lei come se volessi che capisse il peso di quella parola.

«Sei la creatura più bella che io abbia mai visto.»

Era la verità. Non c'era nulla in lei che non desiderassi. Ma non si trattava solo del suo aspetto, era tutto il suo essere, la sua mente acuta, la sua forza indomita. Eppure, per qualche ragione, sembrava non riuscire a vedere quello che vedevo io. Lo leggevo nei suoi occhi, quella sfiducia, quel dubbio. Un dubbio che mi colpiva come una ferita.

Mi alzai e mi avvicinai a lei, incapace di lasciarla in quello stato. Quando la toccai, la sua pelle sotto le mie mani sembrava bruciare. Sentivo il bisogno di dirle tutto, di farle capire che non c'era nulla in lei che non desiderassi.

«Aemond...» sussurrò, ma non la lasciai finire.

Le mie labbra trovarono le sue, con una dolcezza che non avevo mai mostrato prima. Era come se per la prima volta le stessi offrendo non solo il mio desiderio, ma anche il mio cuore. Il bacio era lento e ogni tocco, ogni respiro sembrava carico di un significato che andava oltre le parole. Le sue mani mi toccarono il volto, scivolando sul mio petto, io sentii il mio corpo rispondere a quel tocco come se non aspettasse altro.

«Non dubitare di te stessa» mormorai, con una voce che si incrinò appena. Le parole uscirono spezzate, come se stessi cercando di rassicurare anche me stesso, oltre che lei. Poi la baciai di nuovo, più intensamente questa volta, le mie mani scesero sui suoi fianchi, stringendola con la forza di chi non vuole lasciarla andare.

«Sei troppo per me» sussurrai mentre le labbra scendevano sul suo collo. «Troppo bella, troppo intelligente e libera per volere un uomo come me.»

Eppure la desideravo, in quel momento più di qualsiasi altra cosa. Sentivo il suo respiro accelerare mentre i nostri corpi si avvicinavano sempre di più. Ogni centimetro della sua pelle sembrava reclamare il mio tocco, e io non potevo resistere. La spinsi dolcemente verso il letto, senza una parola, solo con la forza del nostro desiderio.