Capitolo 14 | The power of beauty.

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🎧Bad Things─ Camila Cabello, Machine Gun Kelly🎧

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🎧Bad Things─ Camila Cabello, Machine Gun Kelly🎧

Il potere della bellezza.
Un bel viso, era tutto ciò che il reame sapeva di Myranda Lannister e anche l'unica cosa che realmente gli importava poiché la definiva.
Un brutto viso, non era tutto ciò che si diceva del Principe Aemond Targaryen poiché non era la bellezza a definire un uomo.

Approdo del re, Westeros.

MYRANDA

Mi svegliai con la sensazione di essere osservata. Aprii lentamente gli occhi, confusa e lo vidi lì, in piedi accanto al mio scrittoio, con le spalle rigide e lo sguardo fisso sui fogli sparsi. Aemond. Il mio cuore sobbalzò per un istante, ma lo nascosi dietro una maschera di indifferenza, come sempre. Dopo quel volo su Vhagar, avvenuto una settimana prima, lo avevo evitato non sapendo come comportarmi per quel quasi bacio guidato dal desiderio o per il biglietto di scuse che aveva lasciato davanti alla mia porta. Avevo apprezzato la rosa rossa, nonostante tutto.

Il silenzio nella stanza era pesante, rotto solo dal rumore leggero del respiro e del vento che soffiava fuori dalla finestra. Notai che teneva in mano un abito nuovo, con i colori della mia casa, il rosso e l'oro, e dettagli finemente ricamati che riprendevano Nala, il mio cucciolo di leonessa.
Un gesto insolito, quasi gentile.

Ma non era quello che catturava la sua attenzione in quel momento. Il suo occhio, penetrante e curioso, era fisso sui fogli aperti sullo scrittoio. Avevo lasciato incautamente scoperti i capitoli che stavo scrivendo per il mio libro, quelli in cui descrivevo il ruolo delle donne all'interno della società e i loro diritti, i nostri diritti. Era una parte di me che non avevo mai voluto condividere con lui, una verità che custodivo con attenzione. Mi dava sui nervi l'idea che aveva invaso il mio spazio ed era entrato nelle mie stanze senza bussare. D'altronde, era mio marito e per la società poteva fare qualsiasi cosa che volesse.

«Interessante» disse con quella voce calma e fredda che usava quando cercava di mantenere il controllo. L'occhio violaceo non si staccava dalle parole che avevo scritto.
Mi alzai lentamente dal letto, rabbrividendo leggermente al contatto con l'aria fredda del mattino. Mi sistemai la vestaglia, ma non lo persi mai di vista. La tensione era palpabile, ma diversa dal solito. Era come se in quel momento stesse vedendo una parte di me che fino a quel momento gli era stata preclusa.

«Cosa stavi leggendo?» chiesi, non volendo dargli la soddisfazione di vedere il mio disagio.

«Il primo capitolo» rispose senza staccare lo sguardo dal foglio. «Parli dei diritti delle donne. Che dovrebbero avere lo stesso ruolo degli uomini nelle loro famiglie, gli stessi diritti di successione.»

La sua voce era priva di giudizio, ma il modo in cui quelle parole venivano fuori mi fece pensare che non le stesse prendendo sul serio. O forse non le capiva affatto. «Scrivi bene, sei persuasiva» aggiunse.

'TILL THE DEATH DO US APART | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora