Capitolo 5 | A dragon and a lion, bonded forever by the Gods.

148 15 19
                                    

⚠️ TW: scene di sesso descritta esplicitamente e dettagliata

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

⚠️ TW: scene di sesso descritta esplicitamente e dettagliata. Entrambi i protagonisti hanno più di 18 anni e sono consenzienti in tutto e per tutto delle loro azioni. In merito alle nuove linee guida della piattaforma sono costretta a segnalarvi il capitolo, in caso non lo vorreste leggere per la tematica trattata. ⚠️

🎧 Labour  ─ Paris Paloma 🎧
🎧 Unholy ─ Sam Smith & Kim Petras 🎧

I giorni passarono e le catene si trasformarono nei nastri della cerimonia del matrimonio. Quel giorno sotto il giudizio dei Sette si unirono in matrimonio Lady Myranda Lannister e il Principe Aemond Targaryen, due giovani uniti contro la loro volontà. Ma quella stessa rabbia, la stessa notte si trasformò in una lotta di sesso e passione, come se lei... lentamente stesse giocando con il fuoco, ridendo ad ogni scottatura.

Approdo del re, Westeros.

MYRANDA

Percorrevo la navata del tempio di Baelor, sentendo il peso di ogni passo sotto di me, come se la mia vita intera si fosse concentrata in quel momento. Le candele ardevano, gettando ombre tremolanti sui volti degli ospiti, tutti con lo sguardo puntato su di me. Indossavo un abito rosso e dorato tempestato di rubini, fili d'oro e ricami. Nonostante la stoffa preziosa sembrava stringermi come una prigione. Le pareti del tempio erano imponenti, ma per quanto alte fossero, non mi davano la sensazione di solennità, bensì di costrizione. Mi sembrava di marciare verso un destino deciso per me da altri, come un agnello che veniva sacrificato.
Io, la donna più bella dei Sette Regni data in sposa ad un uomo storpio e senz'anima che mi odiava. Camminavo con un'espressione neutra sul viso, i capelli ricci cadevano sciolti sulle mia schiena, così lunghi e lucenti. I miei gioielli brillavano sotto la luce del giorno, i raggi del sole facevano risplendere gli occhi di rubino del leone al mio dito, un anello che non avrei mai e poi mai tolto.

Chissà quante donne prima di me erano state costrette a sposarsi contro il loro volere, ma per quello della loro famiglia. Chissà quante donne avevano sofferto, pianto e urlato in silenzio per poi mascherare il loro dolore con un sorriso e tornare a svolgere il loro obbligo. Quello era il destino per ognuna di noi? Destinate ad essere della merce di scambio in cambio di potere per gli uomini?

Aemond Targaryen era lì, in piedi tra le statute del Padre e della Madre con la sua solita espressione fredda e distaccata. Il suo occhio viola erano fissi su di me, privi di ogni emozione che non fosse la semplice consapevolezza del dovere. Mi chiedevo se anche lui si sentisse così, se odiava tutto questo quanto lo odiavo io, ma non c'era tempo per pensarci. Vestito con abiti neri e oro, i capelli perfettamente pettinati e la benda sul suo occhio così come la spada al suo fianco lo rendevano inconfondibile.

Quando lo raggiunsi, mi misi accanto a lui e non lo degnai di uno sguardo. «Ora potete ammantare la sposa e portarla sotto la vostra protezione» disse l'Alto Septon, rompendo il silenzio.

'TILL THE DEATH DO US APART | Aemond TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora