CAPITOLO 14

111 4 0
                                    

Harry pompò con gesti lenti e deliberati i due membri, sentendo Louis abbandonarsi al piacere. Quando cominciò a muovere i fianchi in cerca di maggiore frizione, il giovane dagli occhi verdi sollevò l'altra mano e la fece ricadere con forza sulle natiche pallide dell'altro. Louis cercò di scostarsi, ma Harry teneva con forza il suo pene sensibile e duro, rendendogli impossibile sottrarsi. Lo colpì diverse volte, ricordandogli: "Ti ho detto di stare fermo, micetto! Devi ubbidirmi!". La mano di Harry era enorme e l'uomo la faceva ricadere con forza, il rumore secco di ogni sculacciata risuonava nella camera. Ansimando e gemendo, Louis sentì il bruciore diffondersi su tutto il suo fondoschiena, mentre inconsciamente si spingeva verso il basso e il suo membro si strusciava contro quello di Harry. Dopo vari colpi, Harry fece una pausa e sollevò i fianchi, lasciando andare il membro di Louis e tenendo solo il proprio, strofinando la punta sui testicoli dell'altro. Girò la mano che aveva usato per colpirlo, spingendo un dito tra le natiche e infilandolo vicino al plug. "Come sei stretto, micetto" sussurrò con voce roca: "Mi farai sentire tanto bene, quando sarò dentro di te". Louis scalciò a quelle parole, cercando i liberarsi ma Harry spinse un secondo dito dentro di lui senza gentilezza, allargandoli dentro di lui e rimproverandolo: "Ti ho detto, fermo! Ubbidisci o dovrò punirti!". Louis gemette di dolore per l'improvvisa intrusione, reprimendo l'istinto di urlargli contro. Harry continuò a muovere le dita dentro di lui, ruotandole intorno al plug, parlando di nuovo con voce arrochita dal desiderio: "Hm, riuscirai a prendere il grosso cazzo del tuo padrone gattino?", ritrasse la mano per inserire un terzo dito, chinandosi per sussurrargli nell'orecchio: "Ti allargherò così bene, micetto, non oggi ma presto riuscirai a prendere il mio cazzo, insieme al plug", si sollevò per incrociare lo sguardo infuocato dell'altro, dato che Louis aveva sollevato la testa. "Lo vuoi, piccolo Lou? Vuoi essere un bravo gattino per il tuo padrone?" chiese ancora Harry, mordendosi un labbro, il suo membro che pulsava di desiderio: "Non vedo l'ora, gattino, di poterti penetrare mentre hai la coda infilata. Solo il pensiero", si interruppe, sollevando i fianchi e pompando la propria erezione. "Cazzo, potrei venire solo al pensiero".

Kitten per forza - Larry Kink Fanfiction (Non adatta a un pubblico sensibile)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora