CAPITOLO 27

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Spingendo i fianchi in avanti, Harry strusciò la punta del pene eretto tra le natiche sode del maggiore, continuando a muovere il plug allo stesso tempo. Louis si tese, terrorizzato al pensiero che l'altro intendesse penetrarlo senza usare il lubrificante. "Sta fermo" gli disse il più giovane in tono duro, spostandosi improvvisamente, liberandosi dei vestiti, per allungarsi poi a prendere la catena fissata al muro. Dopo averla agganciata al collare, bloccandola, si sporse verso il comodino per prendere il lubrificante. Louis si mosse a disagio, sul letto. La catena non era certo lunga e la posizione, non esattamente comoda. Mordendosi un labbro, cercò di ignorare il proprio membro, parzialmente eretto per le azioni dell'altro. A lui, si ricordò, non piacevano gli uomini. Vedendolo agitarsi, Harry allungò una mano e gli schiaffeggiò con forza un gluteo, fissandolo di traverso. Louis si irrigidì, sforzandosi di restare immobile. "Bravo, micetto" lo lodò Harry carezzandogli il capo e le finte orecchie. Il maggiore resistette all'impulso di roteare gli occhi. Completamente nudo, Harry si portò una mano sul membro rigido e già lucido di umori, pompandolo con noncuranza mentre tornava a posizionarsi dietro al Louis, in ginocchio sul materasso. Ansimò rumorosamente, fissando la fessura in cui riusciva a intravedere il plug. Smise di masturbarsi, versandosi sulle mani una notevole quantità di lubrificante. "Ora. Gattino Lou, ti fotterò così bene, che non riuscirai a sederti per giorni" annunciò con voce roca, cospargendo il proprio pene di lubrificante e spingendo lentamente un dito bagnato nel buchetto dell'altro, passando affianco al plug. Louis gemette per il bruciore, spostandosi in avanti istintivamente. "Fermo!" urlò Harry, la voce strozzata per l'eccitazione. Usò l'altra mano per afferrarlo per un fianco, spingendo le unghie nella carne come avvertimento. Il maggiore urlò in protesta, cercando nuovamente di scostarsi dalla fonte del dolore. Ma, ruotando il polso, Harry spinse il dito esattamente contro la sua prostata, trasformando il mugolio di dolore in un gemito di piacere. Ridacchiando soddisfatto, il padrone continuò a premere su quel punto, strusciando allo stesso tempo il proprio grosso membro contro le natiche sode del kitten. Sempre tenendolo per un fianco, la presa ferma e dolorosa, Harry aggiunse un secondo dito e sforbiciò per allargarlo, muovendo i fianchi e strusciandosi in preda alla forte eccitazione.

Kitten per forza - Larry Kink Fanfiction (Non adatta a un pubblico sensibile)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora