CAPITOLO 19

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Louis non aveva idea di che ora fosse, si girò su un fianco con cautela, esausto e dolorante. Sedette sul letto lentamente, sospirando quando la catena arrivò al limite bloccandolo. Provò a portare un piede sul pavimento, senza riuscirci. Strinse le gambe per cercare di trattenersi, mordendosi un labbro. Doveva assolutamente andare in bagno, sicuramente Harry si sarebbe infuriato se avesse bagnato il letto e lui stesso sarebbe morto di imbarazzo. Girò lo sguardo nella stanza, sobbalzando quando la porta della toilette si aprì, Harry ne uscì con indosso un pigiama di seta nera dai bordi dorati, fissò il giovane sul letto di traverso. Louis deglutì a vuoto, chiedendosi se fosse già il momento della sua punizione. Spostò lo sguardo sulla porta del bagno, pensando a come far capire all'altro uomo, che aveva bisogno di andare. "Devi tornare al tuo posto" gli disse in tono freddo Harry, accennando con il capo al materassino a terra. Louis non si mosse, sperando che per farlo spostare, l'altro lo liberasse dalla catena. Harry si appoggiò con un ginocchio sul materasso e tirò fuori dalla tasca una piccola chiave, con cui sganciò il meccanismo che teneva la catena. Louis sospirò pesantemente, sentendo di non riuscire più a trattenersi. Non appena il più giovane si spostò per sistemare la catena, Louis scattò giù dal letto e corse in bagno senza darsi pena di chiudere la porta. "DOVE VAI?" gli urlò dietro Harry, suonando arrabbiato ma anche spaventato dal movimento inatteso e repentino. Lasciando andare la catena, seguì il suo kitten in bagno e capì il motivo del suo comportamento. Dopo essersi liberato, Louis si lavò le mani e la faccia la lavandino, appoggiandosi contro la fredda ceramica sentendosi terribilmente debole. Harry si avvicinò e lo sollevò, prendendolo in braccio senza alcuno sforzo. "Non ti punirò per questo, ora hai bisogno di riposare". Louis sentì gli occhi chiudersi, cullato dal movimento del corpo di Harry, mentre camminava.

Diverse ore dopo, il suono del cellulare di Harry ruppe il silenzio della camera. Una tenue luce filtrava dalla finestra, con un grugnito il padrone di casa allungò un braccio verso il comodino per afferrare il telefono, controllò l'ora prima di rispondere. Erano le sette del mattino. "Cosa vuoi?" chiese, in tono infastidito. Louis aprì lentamente gli occhi, disturbato dai rumori. Doveva aver dormito a lungo, pensò muovendosi sotto le coperte calde. Corrugando la fronte, realizzò di trovarsi nel letto e non sul pavimento. Era girato su un fianco, il corpo caldo di Harry ancora pressato contro di lui, anche mentre era al telefono. Represse l'impulso di scostarsi, temendo la reazione dell'altro uomo che stava discutendo con qualcuno al telefono.

Kitten per forza - Larry Kink Fanfiction (Non adatta a un pubblico sensibile)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora