CAPITOLO 8

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Louis cercò di tenere la bocca chiusa, ma Harry spostò la mano con cui lo tratteneva sul suo naso, come aveva fatto la volta precedente. Appena le dita serrate del padrone di casa, lo privarono di aria, il ragazzo dagli occhi blu spalancò la bocca e sentì subito scendere in gola il latte, stavolta freddo e dal sapore piuttosto sgradevole. Diversamente dal giorno prima, Harry non ritrasse le dita ma continuò a tenergli il naso tappato fino a che Louis non ebbe ingoiato tutto il contenuto del biberon. Il maggiore si sentì soffocare, fino a che finalmente l'altro si ritrasse, lasciandolo cadere a terra con un tonfo sordo. Louis tossì, cercando di riprendersi. Il minore si voltò per sciacquare il contenitore, informandolo seccamente: "Tra poco la medicina che ho messo nel latte, inizierà a fare effetto. Ti lascerò chiuso in bagno per oggi, sono sicuro che oggi imparerai la lezione". Senza aggiungere altro, uscì, chiudendo a chiave la porta dietro si sé. Louis, seduto sul pavimento freddo, ebbe appena il tempo di registrare le parole dell'altro, prima che un forte dolore al basso ventre lo facesse piegare in due.

Diverse ore dopo, Louis era seduto con la schiena appoggiata al muro, a pochi passi dal water. Si sentiva svenire, aveva le labbra secche e l'addome intorpidito dal dolore, per non parlare del bruciore al sedere che superava di molto il fastidio che aveva provato con il plug. Appena andato via Harry, aveva capito che il bastardo gli aveva somministrato una forte purga. "Stronzo" sussurrò, la voce debole. Aveva perso il conto di quante volte avesse usato il bagno, le gambe gli tremavano e il suo corpo era coperto di sudore freddo. Aveva bevuto acqua del rubinetto, senza altro da bere o mangiare. Non aveva idea di quanto tempo fosse trascorso, si sentiva troppo debole e dolorante anche solo per provare ad alzarsi. Maledì mentalmente il pervertito che lo teneva prigioniero.

Doveva aver perso i sensi o essersi addormentato, pensò quando sentì la porta aprirsi e il suo corpo venire trascinato fuori. "Dovrò far sanificare il bagno" lo schernì Harry, dopo averlo guidato fino al materassino sul pavimento. Louis non rispose e neppure aprì gli occhi, abbandonandosi completamente e cadendo di nuovo nell'oblio.

Quando si svegliò di nuovo, sentì due persone parlare. Uno era Harry, l'altro non lo conosceva. Era sdraiato su qualcosa di comodo, un letto probabilmente e si sentiva piacevolmente pulito ed al caldo. "Appena si sveglia, assicurati che beva molto, non dovrebbero esserci conseguenze, ma in ogni caso puoi chiamarmi" stava dicendo lo sconosciuto. "Va bene, Li" rispose con voce priva di inflessione Harry. "Ho già spalmato la crema nella parte arrossata, la trovi sul comodino" continuò in tono professionale l'altro uomo, socchiudendo gli occhi Louis vide che stava riponendo delle cose in una borsa nera, voltandosi per andare via. Era un uomo poco più grande di loro, dai capelli castani ed il fisico asciutto, probabilmente un medico. Si fermò sulla soglia, puntando un dito verso il padrone di casa e ammonendolo, con il tono di chi lo conosce bene: "Mi raccomando, niente giocattoli strani e niente penetrazione fino a che non starà meglio!". Harry scoppiò in una risata divertita.

Kitten per forza - Larry Kink Fanfiction (Non adatta a un pubblico sensibile)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora