Ripresosi dallo shock, Harry afferrò Louis per le spalle e lo scosse forte, gridando in tono autorevole: "Basta, adesso! Smettila immediatamente!". Il maggiore si irrigidì, bloccandosi con aria smarrita, gli occhi pieni di lacrime spalancati. "Cosa ti è preso, stupido gatto? Cerchi di essere punito?" aggiunse Harry, la voce che vibrava di rabbia repressa. Louis singhiozzò rumorosamente, chinando la testa e continuando a piangere, sussurrando con voce fioca: "No, no". Sapeva di non dover parlare, ma era ormai al limite, avrebbe quasi preferito essere morto, a quel punto. Non vedeva una via di fuga ma solo altro dolore, nel suo futuro. Serrando le mani a pugno, Harry prese dei respiri profondi per calmarsi. Sapeva di essere molto più forte ed allenato dell'altro. Se avesse perso il controllo, avrebbe potuto veramente causargli dei danni irreparabili e non lo voleva. Doveva cercare di capire, calmare il ragazzo e, in caso, punirlo in un secondo momento. Sospirò e si passò una mano tra i capelli, fissando il giovane piegato su se stesso, il corpo che tremava ancora per i singhiozzi. "Calmati, adesso" disse in tono meno duro, allungò una mano e gli accarezzò i capelli, giocherellando con le morbide orecchie fissate sulla testa dell'altro. Non lo forzò ad avvicinarsi di nuovo, limitandosi a toccargli solo i capelli. Dopo qualche minuto, Louis si calmò, smettendo di piangere e restando immobile con il capo chino. Harry lo fissò con attenzione, studiandolo. Cercò di capire cosa lo avesse fatto scattare, notando come anche l'erezione del maggiore si fosse sgonfiata. Cosa lo aveva fatto scattare in quel modo. "Che succede, micetto?" chiese in tono gentile, spostando la mano che gli teneva sulla testa e sfiorandogli il viso, il collo, per scendere ancora. Lo sfiorò appena, il tocco insolitamente delicato rispetto ai suoi modi bruschi. Louis scosse la testa e si morse un labbro. Harry scese ancora, sfiorandogli il torace, i capezzoli, l'addome magro e le ossa del bacino. Si mosse deliberatamente verso il membro ora spento del maggiore, sfiorandolo appena. Poi, si avvicinò con cautela, portando l'altra mano dietro di lui, carezzandogli la schiena. Louis si irrigidì ma non si mosse, Harry fece scendere la mano tra le natiche sode ancora arrossate e, con un verso di protesta, Louis si scostò per quanto poteva, tendendo la massimo la catena. "Ti brucia, piccolo?" chiese Harry, cercando di capire la sua reazione. "Ti ho colpito troppo forte?". Ovviamente, Louis non rispose. Con un profondo respiro, Harry gli concesse: "Puoi parlarmi, mio piccolo Lou, solo in questo caso te lo concedo".
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Kitten per forza - Larry Kink Fanfiction (Non adatta a un pubblico sensibile)
FanfictionAVVISO Avvertenze/Warnings: scene di sesso esplicito, violenza, abusi, dominio/sottomissione, BDSM, kitten kink, torture fisiche e psicologiche. Trama Harry avrebbe fatto qualunque cosa, per soddisfare i propri desideri. Louis, doveva dei soldi all...