CAPITOLO 4

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Tre uomini entrarono dalla porta in ferro del seminterrato, parlando tra loro ad alta voce. "Da questa parte, Harry" disse il primo uomo, rivolgendosi all'ultimo della fila: "Lo abbiamo preparato, proprio come hai chiesto". "Vedremo, Liam" rispose una voce roca, che Louis conosceva. Il primo uomo aveva i capelli e gli occhi scuri, sembrava nervoso. Il secondo uomo, dai tratti orientali, rimase in silenzio mentre quello che si chiamava Harry avanzò verso Louis. Gli altri due si fermarono a pochi passi, visibilmente ansiosi di conoscere il giudizio di quello che sembrava il loro capo. "Andate pure" li esortò freddamente Harry, senza voltarsi verso di loro, ma avvicinandosi a Louis che lo fissava con uno sguardo furente. "Maledetto bastardo!" gli urlò contro, incurante di trovarsi praticamente immobilizzato. Gli altri due uomini si allontanarono velocemente, chiudendo la porta dietro di loro. Harry, il pervertito con il kink per i kitten, si inginocchiò di fronte a Louis e lo squadrò con intensità. Si passò la lingua sulle labbra, ammirando come il maggiore era stato sistemato dai suoi uomini. "Non devi parlare" lo riprese, in tono freddo, mentre portava una mano sulla medaglietta attaccata al collare. Louis si ritrasse bruscamente, appoggiandosi al muro dietro di lui e urlandogli contro: "Lasciami andare, stronzo!". Harry serrò la mascella e afferrò il laccio che gli stringeva i polsi, tirandolo con violenza contro di sé, mentre replicava freddamente: "Tu mi appartieni, gattino. Ho pagato il tuo debito con Herman e ora sei mio, dovrai imparare ad essere un micetto ubbidiente se non vuoi essere punito". "Io non sono, un cazzo di gatto! E sicuramente non appartengo a nessuno!" strillò frustrato Louis. Harry scosse semplicemente la testa, allungando un dito per giocherellare con la medaglietta e osservare freddamente: "Qui è scritto diversamente, Lou". Il maggiore abbassò lo sguardo e notò la scritta sulla medaglietta d'oro: "Kitten Lou, proprietà di Harry Styles". Louis si dimenò inutilmente, le gambe e le braccia bloccate, la schiena contro il muro. Harry gli passò le braccia sotto e lo sollevò senza apparente sforzo, camminando verso la porta del seminterrato per entrare in casa. "Non sono un cattivo padrone, gattino" gli disse in tono accondiscendente: "Non ti farò mancare niente, mi prenderò cura di te, ma dovrai essere bravo ed ubbidiente. Perché se mi farai arrabbiare, sarai punito duramente".

Tenendo Louis tra le braccia, impossibilitato a fare altro se non urlare e scalciare, Harry percorse l'enorme salone della sua casa, dirigendosi verso la scalinata in marmo che conduceva ai piani superiori. Salite le scale, proseguì lungo diversi corridoi prima di attraversare una porta aperta che conduceva in una bella camera da letto, arredata lussuosamente in varie tonalità di colori caldi. Si fermò vicino all'enorme letto, abbassandosi su un lato dello stesso per lasciar cadere Louis su un materassino sottile sistemato affianco al letto. "Ecco, qui è dove dormirai, Lou" lo informò Harry, sedendosi sul bordo del letto, lo sguardo rivolto in basso verso l'altro uomo. Louis era troppo sorpreso, per rispondere. "Se sarai buono, potrei farti dormire con me sul letto" continuò tranquillamente Harry: "Se invece mi farai arrabbiare, ti riporterò nel seminterrato o ti metterò fuori sul terrazzo, i gattini come te non amano il freddo, vero?". Louis digrignò i denti, furioso perché effettivamente amava il caldo, ma rispose piccato: "Ovvio che ho freddo, mi avete tolto i vestiti! Sono praticamente nudo! Mi dici che problemi hai?". Harry si sollevò di scatto, facendo spaventare il maggiore che però finse indifferenza. Il minore si abbassò per portare il viso all'altezza di quello dell'altro, spiegando in tono minaccioso: "Ti ho già detto che non devi parlare! Sei un gatto e non puoi, voglio sentire solo miagolii, altrimenti credimi, ti farò piangere fino a che non avrai più lacrime, sono stato chiaro?". Louis lo fissò senza replicare, Harry si rialzò e si allontanò, uscendo dalla stanza e chiudendo la porta dietro di sé.

Kitten per forza - Larry Kink Fanfiction (Non adatta a un pubblico sensibile)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora