CAPITOLO 7

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Harry entrò e si chiuse la porta alle spalle, lo sguardo fisso sul giovane immobile di fronte al suo armadio. Louis notò che il padrone di casa indossava una canotta ed un paio di pantaloncini da box, era sudato e portava su una spalla due guantoni molto usati. Probabilmente, era andato ad allenarsi di buon mattino. Il sudore faceva aderire la maglietta sottile al corpo, evidenziato i muscoli definiti. Il maggiore distolse lo sguardo, deglutendo a vuoto. Si disse che era solo spaventato, temendo la reazione dell'uomo alle azioni e non era assolutamente colpito dall'avvenenza dell'altro. Harry si avvicinò a lui con passo spedito, fermandosi di fronte a Louis e squadrandolo con un'espressione apparentemente fredda, mai suoi occhi verdi lampeggiavano di rabbia. "Nessuno, ti ha dato il permesso di alzarti in piedi o di toccare le mie cose" lo rimproverò, la voce bassa che gli vibrava nel petto: "Vado a fare una doccia, voglio trovarti a terra quando torno e pronto a subire la tua punizione", senza aggiungere altro si voltò dirigendosi verso il bagno.

Louis rimase immobile sul posto per qualche istante, dato che doveva comunque essere punito decise di restare in piedi e gettò uno sguardo verso la porta della camera. Aveva i piedi nudi e non faceva alcun rumore, così si diresse verso l'uscio e provò ad aprire. La porta non era chiusa, ma appena infilò la testa per guardare vide due guardie nel corridoio che lo squadrarono con aria poco amichevole. Chiuse di nuovo la porta e sospirò, sembrava proprio non ci fosse via d'uscita, almeno non ancora. Tornò verso l'armadio e sedette sul pavimento, in attesa. Doveva cercare di reprimere la sua matura ribelle e fingere di essersi rassegnato, l'unica soluzione era far credere a Styles di aver accettato di essere il suo kitten, aspettando il momento giusto per fuggire.

Dopo una decina di minuti, Harry emerse dal bagno e si diresse verso una cassettiera per prendere dei vestiti comodi. Non si voltò neppure verso Louis, ignorando la sua presenza. Una volta vestito, rivolse uno sguardo di traverso al maggiore ma non disse nulla, tornando a scomparire nel bagno. Louis si mosse a disagio, cercando di immaginare quale sarebbe stata la sua punizione. Dopo pochi minuti, Harry lo chiamò con voce autorevole: "Vieni qui,immediatamente!". Cercando di non mostrarsi impaurito, Louis si sollevò sulle ginocchia e si trascinò dentro il bagno, tenendo la testa bassa e trovandosi a fissare la medaglietta che portava al collo, per distrarsi da quello che lo aspettava. Harry era seduto su uno sgabello del bagno, appena Louis gli fu abbastanza vicino, lo afferrò violentemente per i capelli fino a farlo collidere con una delle sue gambe. Il maggiore urlò in protesta e cercò di divincolarsi, ma il padrone di casa era molto più forte, gli lasciò andare i capelli e lo colpì con violenza sul viso per zittirlo, prima di sollevarlo con un solo braccio e farlo sedere sulle sue cose muscolose. Prima che Louis potesse riprendersi dal dolore al volto, Harry lo afferrò di nuovo per i capelli facendogli gettare la testa all'indietro. "Ho cercato di essere paziente, con te. Ma, sei una bestiola disobbediente e maleducata" spiegò con voce ferma. Louis si morse un labbro per non replicare, era già abbastanza nei guai. "Ora, vedrai cosa succede se ti comporti male, gattino" sibilò tra i denti, usando la mano che non lo tratteneva per i capelli per spingere contro la sua bocca un oggetto familiare. Louis riconobbe il biberon della sera prima, che Harry doveva aver lavato nel bagno e si chiese in cosa consistesse esattamente la punizione.

Kitten per forza - Larry Kink Fanfiction (Non adatta a un pubblico sensibile)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora