⋆ Chapter 6

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Helena si guardò nello specchio, cercando di scrutare il riflesso di una giovane artista sicura di sé. I suoi pensieri erano in tumulto; il cuore batteva forte per l'emozione e l'ansia.

"Respira, Helena," si disse, cercando di infondere un po' di tranquillità nei suoi pensieri. "Sei qui per imparare."

Trigno, che la stava osservando da un angolo della stanza, si avvicinò e le posò una mano sulla spalla. "Non dimenticare: Anna è qui per aiutarti. Mostra il tuo talento e divertiti."

"Lo farò," rispose Helena, cercando di convincersi. "Solo un altro momento..."

Quando finalmente si diressero verso lo studio, Helena si sentiva un po' più tranquilla. Trigno la seguiva, con il suo sorriso incoraggiante, e sapeva che la sua presenza l'avrebbe sostenuta.

"Sei pronta?" le chiese, mentre percorrevano la strada.

"Non tanto, ma lo sarò," rispose lei, tentando di mascherare il nervosismo.

"Non preoccuparti, tutti sono un po' nervosi prima delle lezioni. È normale," la rassicurò Trigno.

Quando varcarcò la soglia dell'aula, l'atmosfera era carica di energia. Anna Pettinelli, con il suo sguardo intenso e la postura autoritaria, si trovava già al centro della stanza.

"Benvenuta, Helena. Sei pronta a lavorare?" chiese Anna, con una voce che non ammetteva repliche.

"Prontissima," rispose Helena, cercando di apparire più sicura di quanto si sentisse.

Durante la lezione, Anna Pettinelli osservava Helena con la sua solita attenzione critica. Dopo un esercizio su Someone Like You, la guardò con un sorriso curioso. "Helena, sai per caso suonare la chitarra?"

Helena scosse la testa, sorpresa dalla domanda. "No, in realtà no. So suonare solo il pianoforte."

Anna annuì, riflettendo. "Capisco, ma ti consiglio di provare anche la chitarra. È uno strumento che ti dà la possibilità di sentirti più libera sul palco. Potresti cercare qualcuno nella casetta che la sappia suonare e chiedergli di darti qualche lezione. Anche solo le basi potrebbero farti vedere la musica da un'altra prospettiva."

Helena annuì, entusiasta all'idea. "Ci proverò! Grazie, Anna."

Dopo la lezione, Helena si diresse verso la sala relax, dove trovò Trigno ad aspettarla. Appena la vide, un sorriso si dipinse sul suo volto, e lui le restituì lo stesso entusiasmo.

"Com'è andata?" le chiese impaziente.

"Benissimo! Anna mi ha fatto lavorare molto sull'espressività, ma poi mi ha fatto anche una proposta..." Helena sorrise, prendendo un respiro prima di continuare. "Mi ha chiesto se sapessi suonare la chitarra, e quando le ho detto di no, mi ha suggerito di cercare qualcuno nella casetta che potesse insegnarmelo."

Trigno le lanciò uno sguardo divertito e alzò una mano. "Eccomi qui, pronto a darti una mano! So suonare abbastanza bene, e potremmo fare qualche lezione insieme. Sarebbe anche un buon modo per divertirci, no?"

Helena lo guardò sorpresa, ma subito scoppiò in una risata. "Davvero? Mi faresti questo favore?"

"Assolutamente sì! E vedrai che dopo qualche lezione sarai capace di accompagnarti da sola," rispose Trigno con un sorriso complice. "Magari iniziamo con qualcosa di semplice e poi passiamo a Someone Like You."

Helena annuì, emozionata. "Sì, sarebbe perfetto! Non vedo l'ora di iniziare."

Nei giorni successivi, Trigno e Helena trovarono un momento per la prima lezione. Trigno le portò una vecchia chitarra della scuola, spiegandole le basi con pazienza e incoraggiandola a provare senza paura di sbagliare. Helena ascoltava ogni suo suggerimento, affascinata, e tentava di imitare i movimenti delle sue mani.

Tra risate, piccoli errori e i primi semplici accordi, Helena si rese conto di quanto fosse emozionante scoprire un nuovo lato della musica e, soprattutto, di condividere quel momento con Trigno.

Il profumo delle rose | TrignoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora