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Vedendo Helena ancora profondamente addormentata nonostante l'ora, Trigno si avvicinò al suo letto con un sorriso affettuoso. Si chinò vicino a lei e, in un sussurro dolce, disse:
"Hey, piccola fenice... è l'ora di lasciare il mondo dei sogni e conquistare quello reale."
Helena si mosse appena, stringendosi nelle coperte, ma non aprì gli occhi. Trigno scosse la testa, divertito, e le sfiorò delicatamente la spalla. "Dai, dormigliona... se non ti svegli, rischi di fare tardi alla tua lezione delle nove."
Lei fece un altro piccolo movimento sotto le coperte, cercando di ignorarlo, e Trigno, trattenendo una risata, le sussurrò ancora più dolcemente:
"Hele, è ora di svegliarsi... o dovrò raccontare a tutti che l'artista ribelle è troppo pigra per alzarsi dal letto."
Helena borbottò qualcosa di incomprensibile, poi aprì lentamente gli occhi, ancora assonnata. "Piccola fenice? Davvero, Trigno?"
Trigno le sorrise, intenerito. "Perfetto per una dormigliona testarda dai capelli rossicci come te, non credi?"
Con uno sguardo assonnato ma ormai rassegnato, Helena si tirò su a sedere, stiracchiandosi e passandosi una mano tra i capelli. "Ok, mi alzo," disse con un sorriso divertito.
Trigno ridacchiò, guardandola con complicità. "Adesso forza, è tempo di alzarsi anche oggi."
Helena scosse leggermente la testa, ancora combattendo la sonnolenza, mentre si alzava dal letto. Si passò una mano tra i capelli spettinati, cercando di svegliarsi completamente, e lanciò un'occhiata a Trigno, che la osservava con un sorriso compiaciuto.
"Sei proprio insopportabile al mattino, lo sai?" disse lei con un tono scherzoso, mentre si infilava le ciabatte e si avviava verso il bagno.
Trigno incrociò le braccia, appoggiandosi al muro. "Insopportabile? Io direi piuttosto motivatore personale."
Helena gli fece una smorfia prima di chiudere la porta del bagno dietro di sé, e da lì dentro gli gridò: "Sei solo troppo sveglio per quest'ora. Non è normale!"
Poco dopo, riemerse dalla porta del bagno, visibilmente più sveglia, e si fermò un attimo davanti allo specchio per sistemarsi. Trigno l'osservava con la stessa espressione affettuosa, e lei, accorgendosene, si voltò verso di lui con un sopracciglio alzato.
"Che c'è? Mai visto qualcuno pettinarsi?"
Lui scosse la testa, ridendo. "Sto solo pensando a quanto sia sorprendente vedere una piccola sognatrice come te trasformarsi ogni giorno in un'artista pronta a spaccare tutto."
Helena gli lanciò un'occhiata tra il divertito e l'incredulo. "Ora sì che esageri," disse con una risata leggera. "Ma grazie."
Mentre raccoglieva le sue cose, Trigno le avvicinò e le diede un piccolo bacio sulla guancia "Andiamo, fiorellino. La giornata è appena iniziata, e so che sarà fantastica."
Helena annuì, lasciando che il calore di quelle parole l'accompagnasse. Sentiva il cuore un po' più leggero, la giornata meno pesante, e soprattutto si sentiva capita, apprezzata.
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Il profumo delle rose | Trigno
FanfictionHelena ha diciannove anni, una voce che tocca il cuore, e un unico sogno: tornare a cantare. Da due anni, però, la sua vita è ferma al giorno in cui ha perso la sorellina Sofia. Ma tutto cambia quando, Helena viene selezionata per Amici. Nonostante...