Avvertenze: questo libro sembra ispirato alla Sirenetta tradizionale. In realtà evolve in modo molto diverso. Siamo nel 2580 .Una sirena si avventura sulla Terra, dove vivrà esperienze traumatiche che la cambieranno profondamente. La crudeltà degli...
"Quindi sei uscita dal mare di tua volontà?". Chiese Januaria che da tempo covava una grande curiosità sul passato di Sybil.
"Sì. Ma prima ho ottenuto il permesso dalla Regina Madre, altrimenti non avrei potuto avere la sua protezione sulla Terraferma. Le leggi marine sono severissime..."
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"Anche le nostre, soprattutto qui dentro dove Miss Orsola controlla anche quante volte facciamo i bisogni. Come mai ci tenevi tanto a uscire dal mare? Era così brutta la vita dei fondali?".
"Oh no, era bellissima! Tutto era perfetto, si viveva in armonia. Durante il giorno giocavamo insieme sott'acqua con i pesci e i tritoni. Di sera ci radunavamo sugli scogli per cantare. Ma..."
Sybil sospirò. Era difficile decifrare il proprio stato d'animo , descrivere quel grande desiderio che l'aveva spinta ad allontanarsi dal mare.
Deglutì, cercando di trovare in sé stessa la risposta al quesito di Januaria.
"Vedi, a volte mi sembrava di vivere in una bolla. Conoscevo solo la felicità, ma sentivo che il mio animo era fatto per molte altre emozioni. Non sapevo cosa fossero la rabbia, la paura...e tutti i sentimenti comuni agli esseri umani".
Januaria iniziò a capire. L'aveva giudicata per il suo abbandono dei fondali, un mondo apparentemente perfetto, ma in cui le esperienze possibili sembravano così limitate...
"A me piacerebbe molto essere una sirena. Al mio paese ho conosciuto la morte e la fame, qui invece ho incontrato lo sfruttamento. Sarei molto contenta di non provare più rabbia, paura, noia...Per questo ti invidiavo un po', pensavo che la tua fuga dal mare fosse assurda. Ma ora capisco...mi dispiace tanto per come ti ho trattata!"
Sybil le sorrise.
"Scherzi? Grazie a te ho provato sensazioni che non avevo provato mai! Non sapevo cosa volesse dire litigare con qualcuno, sperimentare l'antipatia...mi hai fatto sentire umana! E per me è una novità bellissima!".
Januaria adesso la fissava a bocca aperta.
"Non sapevo che...", balbettò imbarazzata. "Ad ogni modo, da oggi vorrei essere tua amica. Spero che mi perdonerai prima o poi..."
Sybil sorrise all'idea di quella nuova amicizia umana. Per lei era un onore. Dal primo giorno in cui la conosceva Januaria le appariva forte e indipendente: tutto quello che aveva sempre sognato di diventare sulla terraferma.
"Ti ho già perdonata! Non pensarci più! Siamo molto più simili di quando pensi. Sai cosa significa quando la Regina viene a trovarti in sogno? Che in te ha visto un cuore buono e in un certo senso ti considera una sirena come noi!".
Adesso gli occhi di Januaria brillavano. Quello che le avevo detto Sybil era qualcosa di troppo grande per lei...
"Dici davvero? Quindi potrei essere una di voi! Come mi piacerebbe avere la vostra pelle chiara e i capelli lisci! I miei sembrano stoppa..."
