Alex

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Andai in mensa per la colazione, mangiai un muffin e presi una tazza di latte, evitai Katie come la sera precedente e uscii dalla sala.
Una lunga fila di persone attirò la mia attenzione e chiesi ad una ragazza a cosa era dovuta.
"Ritiriamo la posta che amici e famiglia ci mandano, non sapevi che ogni giorno puoi venire a controllare se ti hanno mandato qualcosa?"
Feci cenno di no con la testa e la ringraziai.
Notai un'altra fila dall'altra parte dell'atrio e chiesi ad un ragazzo a cosa fosse dovuta quella e scoprii che era per ritirare i regali di natale mandati.
Ma non avevano detto che non si potevano tenere oggetti personali qua?
Mi misi nella fila dei regali di natale curiosa di scoprire se i miei genitori mi avessero spedito qualcosa.
Dopo qualche minuto fu il mio turno,comunicai il mio nome alla ragazza dietro al bancone ma disse che per me non c'era nulla, non fui stupita ma mi rattristai.
Feci l'altra fila e quando comunicai nuovamente il mio nome la persona con cui parlavo prese qualcosa sotto il bancone e me la diede.
"È tutto" disse come se dovesse esserci altro, io ero già sorpresa di aver ricevuto qualcosa.
Chi poteva essere? Mia madre? Mio padre? La mia migliore amica? Chissà se lei sapeva cosa era successo.
I miei genitori non mi permisero nemmeno di chiamarla un'ultima volta prima di venire a vivere in manicomio.
Lasciai stare i miei pensieri e guardai cioè che avevo in mano.
Una busta molto sottile bianca.
Sopra c'era scritto:
"Con amore papà"
Papà? Mi aveva scritto qualcosa? Aprii la busta e sfilai un foglietto giallo:
"Cara Rosie,
non sai quanto mi manca la mia piccolina, è strano non averti in casa sai? Non avrei mai voluto mandarti in manicomio ma è per il tuo bene e la tua salute mentale. Ho trovato una cosa in camera tua e ho pensato di mandartela cosí magari starai meglio. Baci"
Davvero aveva potuto scrivere una cosa cosí ridicola? Parlava come se mandarmi in un MANICOMIO fosse una cosa da tutti i giorni. "É per il tuo bene" aveva scritto...certo come no?
Guardai nella busta per vedere cosa aveva trovato in camera mia ti tanto importante, trovai una cartolina bianca non su dell'inchiostro sbavato:
"Può nascere da un gesto, può nascere dal cuore, ti da tutto cioè che vuoi e in cambio non ti chiede niente"
Riconobbi quella frase. Alex. Me la diceva sempre.Quella era la sua calligrafia. Era una frase che mi sussurrava spesso riferita all'amore. Capii dopo qualche istante che cioè che avevo in mano era un regalo di Alex che mi aveva fatto il giorno in cui è morto. Una fotografia, una semplice foto di noi che sorridiamo, io che guardo lui con un espressione felice e devo ammettere che mi manca quel sorriso che avevo con lui, ce l'aveva scattata mio padre lo ricordo bene. Sapeva che amavo quello scatto e lo aveva stampato inoltre aveva scritto quella frase dietro rendendo quel pezzetto di carta ancora più speciale.
Strinsi al petto quella busta e qualche lacrima mi rigò il viso.
Nascosi la busta nella divisa e tornai in cella.
Decisi che l'avrei tenuta nascosta dentro la divisa cosi nessuna guardia me l'avrebbe potuta portare via.
Pensai un po' alla mia famiglia e poi decisi di prendere la busta e il foglio di mio padre e di strapparli in mille pezzi che lasciai cadere sul pavimento. Fissai l'unica cosa che decisi di tenere, la foto di me e Alex.
Dovevo ammettere che mio padre mi aveva mandato un ricordo splendido che mi avrebbe fatta sorridere ogni giorno.

//Spazio Autore//
Nuovo capitolo!
Questo è un capitolo un po' lento Incentrato sui sentimenti di Rosie per Alex, magari avreste preferito un avanzamento nella storia ma penso sia importante farvi capire che Rosie ancora lo ama. Molto presto comunque accadranno delle cose interessanti🙊 a presto🍓

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