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Harold

Quella notte non dormii molto. Ero confusa e felice, una parte di me pensava a quei due baci, a quei piccoli momenti passati con Harry che mi avevano fatta sentire cosí bene e l'altra parte di me pensava ad Alex e non capivo se mi sentivo in colpa o se invece semplicemente lo amavo ancora. Probabilmente volevo ancora bene ad Alex anzi lo amavo ma Harry stava prendendo una posizione importante nel mio cuore.
Arrivò presto la mattina e io non avevo dormito neanche un po', feci colazione e tornai in cella.
La giornata passò in modo monotono fino alla sera quando ci venne comunicato che avremmo fatto la prova di evaquazione che precisamente non facevo dalla quinta elementare.
Almeno era un motivo per uscire dal manicomio o almeno andare in cortile e poi pensandoci avrei probabilmente visto Harry.
Emozionata di rivedere quel riccioluto andai con passo piu veloce degli altri in cortile e fui delusa quando dopo venti minuti di attesa non si fece vedere.
Ci comunicarono che a breve saremmo tornati in cella ed io delusa m'incamminai verso la mia "camera" accompagnata da una guardia che non avevo mai visto prima, non aveva il cartellino col nome come le altre e aveva un cappuccio che gli copriva quasi tutto il volto, era molto strano in quanto io conoscevo le guardie che erano tenute a portare i pazienti "gialli" al loro piano.
Mentre salivamo con l'ascensore la guardia all'improvvisò si girò verso di me e si tirò giù il cappuccio, mi venne un colpo quando scoprii che era proprio Harry.
"Cosa ci fai vestito da guardia?"
Urlai spaventata e confusa.
"Non urlare" mi sussurò
"Mi è preso un colpo" dissi
"E comunque non sono esattamente vestito da guardia intendo che non ho trovato un cartellino nello sgabuzzino in quanto al cappuccio è per non farmi riconoscere" rise
"HARRY COSA TI SALTA IN MENTE?" Urlai di nuovo
"Calma volevo farti una sorpresa"
"Sorpresa?Se ci scoprono passo dieci mesi nella stanza nera"
"Calma! Volevo solo portarti in un posticino per stanotte e passare del tempo con te ma se non ti va..."
"Eccome se mi va"
"Sei lunatica per caso?" Rise
"Forse, ma tu non sei da meno"
"Bene ora che abbiamo constatato che siamo lunatici vedi di stare al gioco cosí non ci scoprono"
"Okay"
L'ascensore non si era aperto fino ad ora e non me lo spiegavo ma conoscendo Harry probabilmente lo aveva mano messo.
Appena uscimmo da li ci ritrovammo al piano terra ossia il punto di partenza dove eravamo poco fa.
La mia "guardia" con passo svelto mi condusse in un corridoio ma la situazione si mise male quando un addetto ci notò:
"Cosa fate qui? La ragazza dovrebbe essere in cella"
"Stai calmo amico la sto portando dal direttore" disse Harry con tono autoritario tenendo il capo chino. Menomale che gli avevo sistemato il cappuccio prima di entrare nel corridoio.
"Oh scusa amico"
"Niente buon lavoro"
Ci fu spontaneo ridere appena l'addetto se ne andò.
Alla fine del corridio aprimmo una porta e scendemmo delle scale a chiocciola.
"Mi stai portando in una stanza buia per uccidermi ?" Scherzai
"Forse" sorrise
Arrivammo a destinazione e fui confusa nel trovarmi in una stanza buia e polverosa.
"Non è il massimo Ros ma qui possiamo stare tranquilli per tutta la notte"
" Si accorgeranno che non sono in cella" dissi preoccupata
"Tranquillizzati vengo qua spesso e nessuno ha mai notato la mia assenza, di notte le guardie non controllano mai le celle"
"Domani ho il funerale di Alex devo riposarmi Harry non posso star qui"
"Possiamo dormire assieme allora? Qui."
"Okay..."
"Bhe allora buona notte" disse sdraiandosi.
Feci lo stesso e poi dissi:
"Grazie per avermi portata qui con te e grazie per aver rischiato di essere scoperto per vedermi"
"Mh niente" disse chiaramente imbarazzato
Dopo poco sentii Harry muoversi e aprendo gli occhi notai la sua figura molto vicina alla mia.
: " Posso dormire difianco a te?"
"Certo Harold" gli dissi assonnata e confusa
"Se mi chiami cosí vuol dire che sei proprio addormentata" rise e fu l'ultima cosa che sentii prima di addormentarmi.

//Spazio Autore//
Capitolo dedicato agli #Hasie. Spero vi piaccia. Alla prossima🍓