"Siete nei guai"

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Louis Pov:

Sono le sette di mattina ed io sono già al bancone pronto ad accogliere i clienti.Mi ha fatto piacere rivedere Harry, è il mio migliore amico e gli voglio davvero bene, ma è sempre nei guai, insomma era in manicomio e poi è fuggito pergiunta con una misteriosa ragazza. Comunque Rosie sembra una "tipa" a posto e ne sono felice.

Vengo distratto dai miei pensieri quando un uomo piuttosto alto entra nel motel con un'espressione molto seria.

"Benvenuto al Motel, desidera una camera?"

"No, piuttosto desidererei avere delle informazioni"

"Mi chieda pure" rispondo gentilmente

"Ci sono due ragazzi, due giovani fuggiti da un manicomio di Londra solo pochi giorni fa che penso stiano alloggiando qua , analizzando le telecamere di sicurezza della città li abbiamo visti all'incrocio davanti al suo motel"

Deglutisco. Harry è nei guai fino al collo. Mentire non avrebbe senso ma posso cercare un modo per avvertirli e farli fuggire.

"In effetti ieri sono arrivati due giovani, giusto qualche minuto fa sono usciti a fare una passeggiata"

"Alle sette di mattina?" chiede insospettito

"Già, persone mattiniere" sorrido nervosamente

"Grazie per la collaborazione, andrò a cercarli e se non li trovo tornerò qua"

"Di nulla e buona fortuna" lo saluto con la mano

Appena l'uomo esce dalla porta mi dirigo in camera di Harry e Rosie. Busso insistentemente fino a quando il mio amico con aria assonnata apre la porta:

"Lou? Perchè bussi alle sette del mattino?"

"Mi spiace disturbarvi ragazzi ma, siete nei guai"

Harry's Pov:

Lo sguardo di Lou è decisamente preoccupato.

"Cosa significa che siamo nei guai?"

"Un uomo del vostro manicomio vi ha trovati tramite le telecamere di sorveglianza e sa che alloggiate qua, l'ho mandato via con una scusa ma tornerà, dovete fuggire, ora."

"Okay, sveglio Rosie e tra dieci minuti siamo in atrio"

"Perfetto vi aspetto giù"

Che diamine siamo qua solo da una notte e ci hanno trovato. Dobbiamo muoverci prima che ci trovino, devo proteggere Rosie.

"Rosie! Sveglia! Dobbiamo fare le valigie e andarcene subito, ci hanno trovato" la scuoto

"Che?" dice con voce assonnata mentre rotola nel letto

"Alzati e vestiti io penso alle valigie"

Mentre lei con aria confusa si alza e si veste io preparo le nostre borse, ho paura davvero paura che ci trovino, non voglio tornare in quel manicomio.

"Okay Harry sono pronta" mi dice Rosie

Mi soffermo un secondo a guardarla e mi stupisco di quanto sia bella anche appena sveglia.Mi avvicino a lei e la bacio.

"Ti amo" le sussurro

"Anch'io Harry, ora andiamo" dice preoccupata

Chiudo la porta della camera e ci dirigiamo all'ingresso. Lou è davanti alla porta.

"Avete un piano?" chiede preoccupato

"No ma vedrò di averlo entro i prossimi dieci minuti"

"Fate attenzione e mi raccomando non fatevi beccare"

Lou mi abbraccia e poi abbraccia Rosie.

"Grazie di tutto amico, scusa se ti ho messo nei casini"

"Tranquillo in qualche modo me ne tirerò fuori, ora andate"

Faccio un ultimo cenno al mio migliore amico poi esco dal motel. Suggerisco a Rosie di tirare su il cappuccio della felpa e faccio lo stesso così che se le telecamere dovessero riprenderci, quelli del manicomio abbiano più difficoltà nell'identificarci.

Mi dirigo a passo svelto verso la metropolitana. Sono confuso e senza un piano.

"Harry vai troppo veloce"

Mi volto e vedo Rosie col fiatone che mi corre dietro.

"Scusami, è che dobbiamo fare in fretta"

"Harry io penso che in metropolitana ci riconosceranno"

"Prenderemo un tunnel a piedi"

"E dove andremo?"

"Non ne ho idea Rosie"

"Non possiamo tornare in città"

"Tanto ci hanno trovato in periferia, figurati in città, siamo spacciati entro stasera saremo in cella"

Mi rendo conto di aver detto ad alta voce quello che pensavo. Guardo Rosie e vedo che è pietrificata, sta per piangere.La stringo forte a me.

"Scusami sono solo agitato. Andrà tutto bene"

Le tengo la mano mentre camminiamo verso la metropolitana, oggi è una giornata nuvolosa e secondo me pioverà, ottimo insomma.

Sto davvero cercando di pensare ad un piano che possa metterci in salvo ma non ho idee quindi per ora penso solo ad attraversare il binario e allontanarmi dal motel velocemente.

"Rosie ci siamo, mi raccomando tieni la testa china"

Annuisce e assieme scendiamo le scale, arrivati giù vedo subito una porta che conduce al binario.Attraversata la porta che fortunatamente era aperta mi rendo conto che è buio pesto qua sotto.

"Rosie passami la tua borsa, tengo io le valigie tu pensa a illuminare la strada"

"O...okay"

"Tutto bene ?" le chiedo

"Ho solo paura del buio"

"Ci sono io, dobbiamo solo arrivare alla prossima fermata"

"Cosa faremo arrivati alla prossima fermata?Saremo in pieno centro, esposti a decine di telecamere ogni due metri"

"Lo so, lo so, abbiamo bisogno di un miracolo"

Dopo quelle che sembrano ore ma sono probabilmente venti minuti, arriviamo alla fermata successiva.

"Ce l'abbiamo fatta" dice sfinita Rosie

"Adesso appena salite le scale, quando saremo fuori dovremo stare attenti a come spostarci okay?"

"Okay"

Salendo le scale sento l'ansia crescere dentro di me.Siamo fuori, in mezzo alla strada e non so cosa fare. Ho bisogno di un miracolo.

"317? Con Rosie? Non credo ai miei occhi"

Conosco quella voce. Ho chiesto un miracolo, non lui.

//Spazio Autore//

Hello. it's me. Tralasciando Adele, sono tornata con un capitolo nuovo, pieno come sempre di novità, cosa ne pensate? Siete curiosi di sapere chi è il misterioso "lui" che arriva a fine capitolo?(Spero non ci siano troppi errori)

317Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora