Capitolo 18

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VANESSA'S POV

Rose si fionda tra le mie braccia urlante e così fanno tutti gli altri.
"Ma come siete arrivati tutti insieme qui?" chiede Harry.
"Beh, li ho portati io." spiega Rose. Forse non ve l'ho detto, mi dev'essere passato di mente dopo quello che è successo... ma Rose e gli altri ragazzi hanno avuto modo di conoscersi l'altra sera in discoteca. Harry mi ha spiegato che Rose è arrivata dopo che mi ero addormentata e che si è divertita un sacco insieme agli altri. Sono contenta, almeno ha conosciuto nuova gente e io posso stare in compagnia di tutti.
Dopo i primi saluti a me e ad Harry, si siedono tutti su delle sedie prese dall'atrio in cerchio, attorno al mio letto. Harry mi è affianco.
"Allora, quando esci di qui?" chiede Louis parlando a nome di tutti.
"Beh... il primo novembre. Il compleanno lo passerò in ospedale." Sorrido vedendo le loro facce rabbuiate. Guardo Harry e anche lui cerca di sorridere. Non riesco a credere che ci sia rimasto più male lui di me.
"E voi? Che avete fatto in questi giorni?" dico placando il silenzio generale che si era creato nella stanza. Loro si ravvivano un po' al cambio di discorso e iniziano a parlare come non mai. Ognuno dice la sua ridendo e cercando di non andare a fare domande sul mio "incidente".
"E appena abbiamo saputo di quello che ti era successo tramite Harry, siamo corsi tutti da te." Conclude Niall smorzando il suo bellissimo sorriso.
Liam mi guarda in un modo strano e non sembra partecipare alla conversazione come gli altri.
"Sì, e poi sapere che non festeggerai il tuo compleanno come si deve ci fa... ecco... rattristare." Ora è Rose a parlare. Si vede che ha pianto prima di venire qui e questo mi fa star male.
Vedo che non si sentono a loro agio vedendomi in questo stato. In effetti non sono molto in forma. Ho le occhiaie sotto agli occhi cerchiati, le labbra screpolate e il viso pallido. Non mi ha fatto un bell'effetto rivedere mio padre...
"Ma tanto troveremo il tempo di festeggiarlo. E poi io non ho bisogno di qualcosa di costoso o eccentrico, mi basta la vostra compagnia." Dico mostrandogli il mio sorriso più sincero. All'idea contraccambiano con risa e battute, cercando di essere allegri.

******

Dopo due ore la stanza è vuota, ad eccezione di me e di Harry. Se ne sono andati promettendo che ritorneranno ogni due giorno fino al mio compleanno. Mi manca già la loro compagnia, ma vederli tristi è ancora peggio. Niall non l'ho mai visto in quello stato e nemmeno Rose e Louis. Liam era il più strano di tutti.
Sono stati carinissimi e ci siamo scambiati tutti i numeri di cellulare per tenerci sempre in contatto. Con loro ho instaurato un legame fortissimo.
Zayn si è dimostrato tutto il contrario da quello che era nel sogno e ha mostrato uno strano interesse pre Rose... Chissà...
È incredibile come l'immagine di una persona possa cambiare da sogno a realtà.
"Vado a prenderti qualcosa da mangiare." mi sussurra Harry all'orecchio scoccandomi un bacio dolce sulle labbra. Gli sorrido e lui silenziosamente esce dalla porta.
Dopo una decina di minuti Harry ritorna in camera reggendo in mano un vassoio grigio con sopra un tè alla pesca, un piccolo panino al prosciutto e una bottiglietta d'acqua.
"Tu non mangi?" gli chiedo afferrando il mio panino. Lui scuote la testa sorridendo.
"Non ho fame." Beve un sorso dalla bottiglietta d'acqua per poi appoggiarla sul comodino insieme al vassoio. Improvvisamente, una domanda inaspettata mi sorge nella mente.
"Harry, non te l'ho mai chiesto... ma quel giorno, quando mi hai regalato tutte quelle rose e ne ho trovato un mazzo nell'armadietto... come facevi a sapere la combinazione? Io non te l'ho mai detta."
Lui avvicina la sedia al letto in modo da guardarmi meglio negli occhi, facendomi affogare nei suoi smeraldi.
Attende qualche secondo prima di parlare.
"Io so molte cose su di te che tu credi che non sappia. Una è la combinazione del tuo armadietto, ad esempio. Avrò anche la reputazione del "popolare" e di quello che se ne frega di tutto e tutti, ma ho una passione che nessuno conosce. Adoro osservare le persone, specialmente quelle che mi attraggono. Come nella lettera che ti ho scritto conosco i tuoi piccoli vizi, come mangiarti le unghie. Ma pur osservandoti quando dormi, quando mangi e anche quando piangi, non ti conosco ancora e mai ti conoscerò abbastanza, perchè ognuno ha dei segreti che non si possono rivelare, nemmeno se si volesse, perchè fanno semplicemente parte di noi e non possono essere capiti alla perfezione dalle persone all'esterno.
Io so la combinazione del tuo armadietto perché da quando ti ho conosciuta ho iniziato ad osservarti. Fin da subito mi hai affascinato; con la tua debolezza ma anche con la tua grinta. Mi hai fatto capire che c'è di più dell'essere popolari e stare con la più figa della scuola. Mi hai aiutato a conoscere me stesso, a forza di cercare di conoscere te. Ti ringrazio mia piccola Vane. E ora sai il motivo del perché so la combinazione del tuo armadietto." Conclude il tutto con un sorriso. Non uno normale, uno vero. Uno che non scordi mai. Mi è solito suggellare questi momenti con le lacrime, ma questa volta non riesco a dire o a fare niente. Sono ammutolita. Davvero, non so come faccia ogni volta ad incantarmi in questo modo.
Senza dire niente lo bacio. Un bacio lungo, passionale. Da una semplice domanda, riesce sempre a scioglierti le più profonde fibre del cuore, rendendoti la persona più felice ed unica al mondo.
Le nostre lingue si incontrano e questo bacio dura più del solito. Questo è un bacio diverso, un bacio unico nel suo genere.
Uno che non fa parte dei semplici baci da coppia o di quelli da innamorati sotto al vischio; questo è il re dei baci. Quello che tutte le ragazze sognano. Ora il mio sogno si è avverato. Questo è stato il mio bacio del vero amore.
Il primo bacio con Harry non è stato come questo. Penso che lui abbia letto quello che volevo trasmettergli attraverso le mie labbra. Lui si stacca da me e mi sussurra guardandomi negli occhi:
"Lo so. Lo provo anch'io."

Quanto si sta bene in pantaloncini corti_ Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora