Capitolo 26

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VANESSA'S POV

FLASHBACK

Chiudo la telefonata con le mani tremanti. È finita. È tutto finito.
I singhiozzi si fanno sentire poco a poco fino ad esplodere in un pianto fragoroso e struggente. Non posso credere che mi abbia trattata così. Ha rovinato tutto!
Sento il mio corpo indebolirsi e la testa pulsare sempre più forte, prendendo a martellate il mio cervello.
Le mani continuano a tremare, perdendo così la presa del cellulare, che cade a terra con un tonfo.
Ho chiuso con Harry... è finita.
Non so cosa fare, non so se voltarmi e vedere se le ragazze sono lì a guardarmi immobili o se rimanere così...
Nell'indecisione rimango immobile, guardando un punto fisso fuori dalla finestra della cucina. Non riesco a vedere nè alberi, nè strade... e non è perchè è buio... piuttosto perchè nella mia testa è tutto buio. Le luci si sono spente e io vorrei tanto accenderle... ma non posso. Non vedo niente! Solo ombre nere che mi perseguitano... è un'allucinazione! Sto sognando... ma allora perchè non riesco a svegliarmi!
No... questo non è un sogno... e nemmeno un brutto incubo... magari lo fosse. Potrei svegliarmi e gettare tutto dietro le spalle... ma non posso.
Questa è la realtà. Tra me ed Harry è finita e io sono troppo scossa per crederci. Non pensavo di essere capace di mollarlo...
E pensare che ho sempre creduto che se ci fosse stata l'occasione, sarebbe stato lui a mollare la corda e lasciarmi... mi sbagliavo.
Non riesco a perdonarmi di averlo piantato per telefono... ma non posso più rimediare. A dire il vero lui non mi ha lasciato scelta. Non ho mai voluto stare con una persona che mi sta col fiato sul collo continuamente. Non potrei mai...
Io non gli ho mai fatto questo! Mai! Gli ho sempre lasciato la sua libertà!
Dopo secondi che sembrano ore, le mie gambe cedono e io cado a terra inerme... sento solo delle braccia e delle piccole urla avvolgermi.

Mi risveglio sul divano della casa di Perrie, in salotto. Sono avvolta in una calda coperta di pile rosa. Per i primi dieci secondi da quando ho riaperto gli occhi, la vista era sfocata. Poi piano piano ho riconosciuto i volti delle ragazze appostate intorno a me che mi guardavano preoccupate.
Subito mi rendo conto di avere la bocca impastata e quindi fatico a dire qualunque cosa.
Eleonor è seduta sul tappeto, mentre Perrie e Rose sono sedute sul secondo divano di pelle. Vedendo la mia faccia infastidita dal fatto di non poter parlare, esclama: "Dai presto, portatele dell'acqua!"
Con gli occhi ancora semichiusi scorgo Perrie alzarsi e correre in cucina.
In seguito la vedo risbucare sempre con aria preoccupata, ma stavolta con un bicchiere in mano.
"Tieni, bevi... ti farà stare meglio." Ora anche Rose e Perrie si siedono affianco a Eleonor sul tappeto. Devo dire che sono ancora stordita e distrutta. Non mi capita mai di svenire e se succede non è un buon segno di solito. Senza pensarci bevo il liquido nel bicchiere, ma dopo nemmeno due secondi mi verrebbe da sputarlo. Ha un sapore amaro e giurerei di sentire l'aroma del limone.
Ingoio a forza tutto, per poi appoggiare il bicchiere vuoto per terra.
Strizzo gli occhi per il fastidioso sapore in bocca e cerco di sedermi. Tengo stretta a me la coperta rosa, molto simile a quella regalatami da Harry. Non ho fatto in tempo a svegliarmi che subito ricordo gli avvenimenti appena successi. La sua telefonata, il nostro litigio e la... la nostra rottura...
Mi volto a guardare in lacrime le tre ragazze che non staccano gli occhi da me. Le sopracciglia sono corrugate, le guance di Rose rosse, così come i suoi occhi. Due palle marroni attorniate da una velatura di rosso che dona tristezza allo sguardo.
"Tu ci devi delle spiegazioni signorina." Annuncia Perrie seria. Capisco il suo comportamento, anche io farei lo stesso. Non credo stesse male perchè le abbiamo rovinato il pigiama-party, piuttosto perchè fino ad ora non ha potuto capirci niente di ciò che è successo tra me ed Harry e desidera sapere la verità, e ne ha tutto il diritto... Infondo le abbiamo rovinato la festa, anche se lei non lo ammetterà mai.
E io che ci tenevo così tanto... per colpa di quell'idiota!
Faccio un lungo respiro cercando di ricacciare dentro le lacrime che ogni minuto mi si ripresentano, e inizio a raccontare tutto. Parlo della sua chiamata, del mio scherzo... e di come sia andata a finire. Non so quanto tempo ci abbia impiegato a raccontare il mio poema alquanto straziante, ma guardando le mie gambe incrociate sul divano, posso benissimo notare l'enorme quantità di fazzoletti da naso accartocciati come il mio cuore. Mi ero persino ripromessa di non piangere di nuovo.
Durante il mio racconto le loro facce mutarono da facce preoccupate e curiose a facce enormementi tristi. Non avrei mai voluto rattristirle in questo modo ma loro volevano spiegazioni e io non potevo fare a meno di dargliele.
Abbasso lo sguardo per evitare i loro occhi. Odio queste situazioni. E odio dover attendere il momento in cui dovrò alzarmi da questo divano e iniziare a raccogliere quei minuscoli ma innumerevoli pezzetti del mio cuore sparsi a terra. E tale avvenimento mi costerà tanto, tantissimo tempo.
Non voglio ritrovarmi a rimpiangere Harry... non voglio dover passare altro tempo a pensare a lui. Mi ha fatto male e per questo non ha senso rimuginarci molto.
Ma, cazzo... come faccio?! Mi spiegate come cacchio farò senza di lui? Come farò a svegliarmi la mattina sapendo che non lo potrò più baciare o abbracciare? E in più c'è la scuola... la scuola cazzo... come farò a stargli vicino e fare l'indifferente?
Senza nemmeno accorgermene sono di nuovo in lacrime e ho i palmi che mi avvolgono i capelli stringendoli forte.
Quanto vorrei... oh, basta. Non ne posso più! Non ne posso più di questo mondo! Non ne posso più di guardarmi allo specchio e vedere una bugiarda e un'infelice! Ho perso Harry... e presto anche le mie amiche e i ragazzi. Perchè prima o poi verranno a sapere il mio segreto... verranno a sapere che sono una fragile e stupida ragazza che si autolesiona... e non vorranno più avermi vicina. Diranno che sono un'incompresa che gli ha mentito tutto questo tempo e che sono matta. Mi volteranno le spalle. Infondo chi vorrebbe mai un'amica autolesionista?
Nessuno.
Ma arriverà quel momento... in cui rimarrò sola... So che arriverà. E quando arriverà sarà devastante. Come un tornado. Non te lo aspetti e per questo quando arriva distrugge tutto.
Pensando a tutto questo mi sono dimenticata che Perrie, Rose ed Eleonor sono ancora lì a guardarmi.
"Ma perchè? Stavate così bene insieme..." rompe il silenzio Eleonor. Io scuoto lievemente la testa abbozzando un sorriso falso e sarcastico.
"Evidentemente no. Forse abbiamo corso troppo e questo ci ha portati alla distruzione."
Vedo Rose abbassare lo sguardo. Perrie guardare fuori dalla finestra. Eleonor guardarsi le unghie. E io... io sto guardando dentro di me. Sto osservando il mio cuore distruggersi lentamente. E il bello lo sapete qual è? È che non posso farci niente, cazzo.

Quanto si sta bene in pantaloncini corti_ Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora