Capitolo 31

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HARRY'S POV

Ho portato in auto Vanessa. È davvero ridotta male. Vedendola in questo stato mi viene in mente lo scontro con suo padre quel giorno e quanto mi sia preoccupato... se dovesse capitarle qualcosa non so che farei.
Si è appena addormentata, e anche se sta male è comunque bellissima. Non ho mai smesso di amarla, e in questo momento vorrei dirle un bellissimo: "Ti amo".
Mentre guido le scosto una ciocca di capelli rossi dal volto.
Appena arrivati a casa sua, le prendo le chiavi che tiene in mano, la sollevo tra le mie braccia e la porto dentro cercando di non inciampare nel buio. Accendo le luci dopo averla posata sul letto, dopodiché vado in cucina e guardo nelle varie scansie per vedere se ci sono medicine per aiutarla a stare meglio. Niente... non c'è niente, accidenti! Sto inziando ad agitarmi, non ho mai visto Vanessa in quelle condizioni e in questo momento vorrei prendere a pugni quel tizio del sushi e ridurlo a uno spezzatino. Cazzo, adesso che faccio!
"Vane, sai se in casa hai qualche medicina nascosta da qualche parte?" le chiedo andando in camera sua. È rannicchiata sul letto con le coperte che le arrivano al mento e gli occhi chiusi. Non posso fare a meno di non notare la mia coperta regalatagli un po' di tempo fa. La stringe forte a se come per non lasciarla andare.
Apre leggermente gli occhi e mi guarda con sguardo spento. "Qui in casa non ho niente, non tratto quella robaccia di medicinali."
Rido solennemente. Persino quando sta male riesce a farmi ridere. "Vado a prendere qualcosa in farmacia. Torno subito."
"Harry" mi chiama. Mi volto verso di lei. "È tardi. E poi dovresti farti troppa strada... ti prego, stai tranquillo, a me passa. Ogni tanto capita di stare male. Basta solo avere le persone giuste accanto."
La amo. Dopo questo la amo ancora di più. Sono sicura che si riferisse a me con quelle parole dato che mi sta sorridendo. Mi manca, troppo.
Contraccambio il sorriso, spengo tutte le luci e mi avvicino al suo letto, lasciando accesa solo la piccola lucina sul suo comodino. "Posso?" Le chiedo indicando con il dito il suo letto disordinato. Dimmi di sì, dimmi di sì, ti prego.
Sorride. "Tu non cambi mai..." sussurra. Ha la voce che sembra un flebile suono. La fronte è leggermente imperlata di sudore per la nausea e il vomito.
Prendo come un sì la sua affermazione e mi infilo sotto le coperte insieme a lei.

VANESSA'S POV

Appena lo vedo infilarsi sotto le coperte non posso negare di provare sollievo. È da tanto che non passiamo insieme un po' di tempo, da soli e senza provare rancore. Mi fa sentire protetta, coccolata, unica. Nessuno potrebbe mai farmi sentire come mi fa sentire Harry. È qualcosa di indescrivibile a parole. Io lo amo e queste parole sono troppo insignificanti per esprimere ciò che provo per lui.
"Sai Vanessa" inizia a parlare. Mi volto verso di lui. Sto uno schifo, letteralmente, ma starei peggio se lui non fosse qui con me.
"Io non ti ho dimenticata. Non ho dimenticato quello che c'è stato tra noi e non ho intenzione di farlo. Io ho bisogno di te, e so che anche per te è così. Noi due ci completiamo in un modo che nessun altro può capire dall'esterno. Ci siamo trovati e non possiamo far finta di niente solo per una stupida litigata. Ho sbagliato, me ne pento ogni giorno che ti vedo e non posso toccarti. Mi pento amaramente ma..." si interrompe voltandosi verso di me. I suoi occhi mi paralizzano, sono come una calamita per me.
"Ma io ti amo. Ti amo troppo per lasciarti andare e perderti. Ti voglio sempre con me, non mi stancherei mai di te. So che posso sembrare solo uno stupido chiacchierone che parla e riparla ma non realizza concretamente ciò che dice e sbaglia continuamente, ma è il mio modo di esprimermi. Credimi quando ti dico che ti amo più di chiunque altra, più di me stesso." Ha gli occhi lucidi e io pure. Una lacrima mi riga la guancia e non ragiono più. Credo di averlo perdonato da tempo, penso di non poter continuare senza di lui e che la mia vita sia incompleta senza la sua presenza. Stacco la spina del cervello e lo bacio. Una scarica di adrenalina mi percorre quando lui contraccambia il bacio e mi attira a se. Mi siedo sulla sua pancia, continuando a baciarlo, mentre lui mi accarezza i fianchi e i capelli. La cosa positiva è che ho mangiato tre o cuattro mentine dopo aver vomitato al cinema e ora non ho ripercussioni riguardo all'alito.
Con delicatezza mi sfila la felpa che avevo indossato, rimanendo solo in jeans, canottiera e reggiseno. La seconda di questi dopo due minuti si ritrova a fare compagnia alla felpa sul pavimento. Gli sbottono la camicia assaporando le sue labbra. Mi mancavano troppo i suoi baci, le sue carezze, il contatto con il suo corpo. Ci stacchiamo per riprendere fiato, tanta era l'emozione. "Harry io... io, ecco, ti amo. Troppo per poterlo descrivere. Ti amo, ti amo e ti amo. Mi dispiace per quello che ci è successo." Lui mi accarezza la guancia. "Tu, Vanessa Wiles, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Non potrei chiedere di meglio. Ma non sei tu che devi dispiacerti. Avevi fatto bene a rispondermi così e a mollarmi quella sera. È stata solo colpa mia, sono uno stronzo. Perdonami."
Gli do un altro bacio. "Ti ho già perdonato nel caso non l'avessi capito." Sorridiamo entrambi, continuando a baciarci e continueremo a farlo finchè non capiremo quando avremo recuperato tutto il tempo passato separati.

Quanto si sta bene in pantaloncini corti_ Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora