Capitolo 19

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VANESSA'S POV

"Sorpresa!"
Non posso crederci! Tutte quelle persone! Solo dopo qualche secondo che si è accesa la luce riesco a capire chi sono veramente.
Sono loro! I miei migliori amici!
Rose, Niall, Zayn, Perrie, Louis, Eleonor, Liam e... e lui, il mio più grande desiderio, la mia ragione di risveglio... il mio Harry!
Un enorme sorriso mi si stampa in faccia e non posso fare a meno di ridere e battere le mani ringraziando.
La stanza è addobbata con festoni colorati e palloncini ovunque.
Su un tavolino bianco al lato della porta sono ammassati dei regali tutti impacchettati. È tutto bellissimo!
Sono tutti accalcati attorno al mio letto e mi abbracciano porgendomi gli auguri uno ad uno.
"Ragazzi, non ce n'era bisogno! A me bastava la vostra compagnia, grazie!" Sorrido e tutti scoppiano in una fragorosa risata.
"Ma noi non abbiamo intenzione di donarti solo "la nostra compagnia"!"
Dice Niall imitando la mia voce alle ultime parole. In risposta ridiamo tutti e io mi sento a casa.
"Dai, che aspettiamo! Apriamo i regali!" cinguetta Eleonor tutta contenta. Acconsentiamo e così Harry avvicina il tavolino colmo di regali al letto.
Mi tiro a sedere per aprirli meglio.
"Con quale inizio?" domando sorridente. La gioia mi sprizza da tutti i pori. Sono felicissima!
Guardo Harry maliziosa. So che ha organizzato tutto lui nei minimi dettagli. Lui contraccambia lo sguardo capendo.
"Con quello che vuoi! Tanto prima o poi li dovrai scartare tutti, giusto?"
"Ok, Zayn!" rido divertita.
Pesco uno dei pacchetti. La carta è rosa, avvolta in un filo di raso fucsia.
"Il mio e di Zayn!" Esclama Perrie tutta estasiata.
Non è grandissimo, ma nemmeno troppo piccolo.
Lo scarto euforica, ritrovandomi fra le mani due bellissimi orecchini perlati bianchi. Sorrido.
"Grazie ragazzi! Sono bellissimi!"
Mi sorridono divertiti.
Continuo a scartare i regali come una bambina di sei anni.
Il secondo regalo viene da Louis ed Eleonor. È uno splendido braccialetto di Pandora, con dei bellissimi ciondoli a tema mare. Li ringrazio e passo al terzo regalo: quello di Niall.
Lo apro, ed avvolto in una graziosa carta color crema, trovo una morbidissima sciarpa color vaniglia con delle stampe londinesi.
"È bellissima!"
Passo al quarto regalo: quello di Rose.
Apro la busta gigante rossa e che ci trovo? Degli splendidi stivali neri borchiati lunghi fino al ginocchio. Rido stupefatta. Caspita quanto sono belli!
"Appena li ho visti ho pensato subito a te."
La ringrazio contenta e passo al penultimo regalo tra i due rimasti. Nelle mie mani ho quello di Liam.
Scarto la carta blu a pois e come dono Liam mi ha regalato una bellissima collana a più giricollo di Tiffany. Perdo un colpo al cuore.
"È stupenda Liam! Ma quanto avrai pagato?!" Lui sorride tranquillo.
"L'orafo è un mio amico e poi ne valeva la pena."
Lo ringrazio e passo all'ultimo regalo.
Harry.
Lo guardo come solo con lui faccio e inizio a scartare il regalo. La scatola è piccola ed è avvolta in una candida carta violetta circondata da un filo viola.
"Spero che ti piaccia. Ah già, c'è anche un biglietto. Ma se non ti dispiace vorrei che lo leggessi domani sera, prima di addormentarti; una volta a casa da sola." Dice con la sua voce decisamente sensuale e roca.
Annuisco e sotto gli sguardi ovviamente curiosi dei ragazzi, inizio ad aprire il mio regalo. Avvolto in una soffice velatura di tulle, scopro uno sfavillante anello argento con incastonati dei minuscoli diamantini che vanno a formare in sincronia il nome "Harry".
N

on posso vedermi allo specchio, ma scommetto che i miei occhi ora sono lucidi per l'emozione. Non avevo mai visto un anello così... così... perfetto.
Lo guardo intensamente negli occhi. È affiancato a me sul letto; i capelli tirati indietro dal gel, le fossette delle guance pronunciate, la camicia sbottonata... semplicemente il mio Dio.
"Grazie."
Lui senza esitazioni mi bacia, dopo aver pronunciato la parola "Auguri".
Tutti applaudono fischiando e facendo commentini ironici. Non mi vergogno affatto della loro presenza. Sono miei amici, come potrebbero mettermi in imbarazzo?
Veniamo interrotti dall'entrata di Dorothy nella stanza, trainante un carrello con sopra un'incredibile torta glassata. Ora sì che mi sento male...!
È sui toni del lillà, il mio colore preferito, con dei ricami di una tonalità di viola più scuro e a due piani. Sopra alla torta si trova una bellissima rosa di zucchero bianca e alla base invece, stampato sulla torta, il numero 17. I miei anni.
È splendida e invitante. Tutti applaudono contenti e insieme a Dorothy intonano la tradizionale canzone di auguri.
Dopo cinque minuti siamo tutti affiatati ad abbuffarci con la torta. Niall è alla seconda fetta e non so come abbia fatto. Sono gigantesche!
È proprio vero che la sua passione è il cibo!
Dopo la torta passiamo il pomeriggio e la serata a ridere e a scherzare, dimenticandoci di essere in ospedale.
Verso le 23.00 la stanza è vuota, eccetto me ed Harry, che sta ripulendo i muri e tutto il resto dalle carte-regalo, dai festoni e dai palloncini. I regali si trovano in una grande busta vicino al letto e io mi sento stanca ed elettrizzata allo stesso tempo.
Nel silenzio più assoluto, il sonno prende il sopravvento, e mi addormento guardando Harry che riordina la stanza.

Mi risveglio con le carezze leggere di lui sul mio volto. È qui, davanti a me, che mi sorride.
"Grazie di ieri." Dico contraccambiando il suo sorriso.
"Non devi ringraziare. Appena uscirai di qui lo festeggeremo come si deve."
Annuisce alla sua promessa e io in questo preciso istante, sento di non avere bisogno della lametta; non la voglio più. Ora ho loro, delle persone vere affianco a me. Ho la speranza di uscire da quell'orribile buco nero in cui mi ci aveva trascinato il mio passato. Voglio uscirne e adesso credo di poterci riuscire.
"E grazie anche per lo splendido anello."
"Non sarà mai abbastanza per dimostrarti quanto ti amo." Abbozzo un sorriso malizioso.
"Ma io non ho bisogno di qualche oggetto che mi dimostri il tuo amore. Io credo in te e so di amarti come so che tu ami me. Io non ti perderò mai."
Harry mi abbraccia. Non so il perchè di questo abbraccio, ma fa bene anche a me.
Rimaniamo così per molto, finché Dorothy non bussa alla porta ed entra con un piccolo regalo nelle mani.
"Sai, non volevo dartelo quando c'erano i tuoi amici perchè pensavo che preferissi stare con loro, e così ho fatto. Ma... nonostante la tua permanenza qui non è durata moltissimo, ho voluto farti un piccolo regalo. Non è niente di che, ma spero che ti piaccia." dice avvicinandosi al letto.
Apro le braccia per accoglierla e lei acconsente. Ci abbracciamo e poi lei mi consegna il pacchettino.
"Oh, grazie Dorothy. Ma non dovevi!" Dico ridendo.
"Sì che dovevo! Tu mia cara Vanessa Wiles, sei.... come posso dire... speciale."
Scarto il pacchetto giallo canarino e all'interno della scatolina trovo una bellissima fata di ceramica seduta su una luna blu; i capelli color dell'oro e le labbra rosse come rubini. L'abito lungo blu drappeggiato, arricchito con piccolissimi cristalli bianchi.
Bellissima.
Sono esterrefatta dalla bellezza della statuina.
"Grazie mille Dorothy. È... stupenda!"
Lei sghignazza soddisfatta.
"Sono contenta che ti piaccia. E ora, senza perdere altro tempo, è ora di preparare la borsa mia cara, perchè tra un'ora esatta potrai uscire dall'ospedale e tornare nella tua amata casa in compagnia del tuo splendido principe!" esclama ridendo. Dorothy è bellissima quando ride.
Oh... aspetta! Mi ero completamente dimenticata che oggi sarei tornata a casa mia! È fantastico!
"È vero! Dobbiamo preparare tutto Harry!" Dico talmente precipitosamente che entrambi mi guardano in modo strano.
"Emh... cioè, volevo dire che non vedo l'ora di tornare a casa." mi correggo con un tono più tranquillo.
Ma come ho fatto a scordarmene! Me ne sarei dovuta ricordare appena mi ero svegliata.
"Beh, allora vi lascio soli. Dovrete preparare le vostre cose..."
E senza aggiungere altro, sgambetta fino alla porta sui suoi tacchetti e se ne va.
"Te ne eri dimenticata?" Chiede Harry ridendo, una volta soli. Arrossisco leggermente per l'imbarazzo.
"Sei adorabile quando arrossisci." Continua sorridendo.
"Grazie mio principe!"
Dopo un quarto d'ora di coccole Harry inizia ad imborsare tutte le mie cose e a mettere in ordine. Vorrei poterlo aiutare, ma come ho già detto non posso alzarmi dal letto se non per andare in bagno. Fortunatamente i medici non hanno consigliato la riabilitazione, altrimenti non sarei più uscita di qui!

Un'ora dopo...

Harry e io siamo finalmente in viaggio verso casa mia. Quando siamo venuti via dall'ospedale, Dorothy mi ha stretto in un caloroso abbraccio e io ne sono stata contenta. Mi é dispiaciuto lasciarla, é una persona splendida, ma sono anche molto contenta di tornare a casa.
Dall'ultima volta che ho visto il mio appartamento è stato quando mio padre mi ha picchiata. Spero che non siano rimaste tracce della sua presenza, non lo voglio lì. E sicuramente non andrò a vedere come sta.
Dopo minuti che sembrano ore, arriviamo a destinazione e cercando di arrivare fino alla porta da sola, apro la maniglia una volta davanti all'uscio ed entro, con Harry alle mie spalle.
Sorrido alla vista del mio appartamento ancora intatto.
"Oh, cara dolce casa!"

Quanto si sta bene in pantaloncini corti_ Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora