Capitolo 22

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VANESSA'S POV

FLASHBACK

1 ottobre

Precisamente sono le 23:45 e Harry è uscito da casa mia proprio ora. Dopo aver visto un film trasmesso in tv, Harry ha chiesto se poteva farsi una doccia veloce in casa mia, e io ho acconsentito senza problemi. Ovviamente non abbiamo combinato nulla, tranquilli, è troppo presto...
So che il suo desiderio è grande, insomma... lo capisco; in fondo i ragazzi tendono sempre a correre di più delle ragazze se si va sull'argomento "Doccia insieme" e "Sesso". È un dato di fatto, i maschi su queste cose non si fanno problemi. Noi donne invece non vogliamo essere precoci, per cui adoriamo la così' detta arte del corteggiamento. Non arriviamo subito al punto di farlo, anzi, desideriamo che la nostra prima volta sia magica e desiderata, e non sfruttata velocemente e senza sentimento. Con questo non voglio dire che Harry non abbia sentimenti, certo... però... oh, dai! Avete capito!
Dopo essersi fatto una doccia si è rivestito e -dopo avermi salutata con mille coccole-, si è diretto a casa, correndo sul piccolo marciapiede di casa mia che portava alla sua auto. Un piccolo, breve tratto di mattonelle che mi separava da lui. E che speravo, avrebbe ripercorso più è più volte per venire a salvarmi dalla mia stramba vita.

Comunque, dopo averlo visto scomparire dietro l'angolo della strada, sono rientrata in casa e mi sono gettata sotto il flusso bollente di acqua della doccia. Dopo essermi asciugata con cura, pregustando ogni attimo prima di leggere quel tanto atteso biglietto di Harry, mi sono infilata il largo pigiama e sono letteralmente crollata sul letto, rimanendo immobile a guardare il soffitto per un momento indecifrabile. Non volevo sprecare un secondo, volevo assaporare ogni istante prima di perdermi nelle sue parole.
Normalmente gli innamorati si scrivono messaggi tramite il cellulare. Frasette corte e abbreviate. Parole non espresse nella giusta maniera. Ma Harry, oh Harry, lui è un caso a parte. Tramite il cellulare ci siamo parlati non troppe volte. Quando doveva espormi un problema o una novità, o mi chiamava per telefono ma senza utilizzare le chat, o ci incontravamo, e viceversa.
Mi piace il fatto che mi scriva delle lettere. La prima volta che ne ho ricevuta una da parte sua ho pianto. Non potevo credere che con delle semplici parole mi avrebbe trasmesso tante emozioni.
Senza indugiare ancora, afferro la busta posata sul comodino, e la apro.

"Alla mia piccola stella,
Intanto, buon compleanno. Quando leggerai questo biglietto, ormai il tanto atteso giorno sarà terminato... ma desideravo porti i miei più sentiti auguri una seconda volta.
Ormai sei quasi abituata alle mie lettere, avrai capito che le preferisco di gran lunga ai messaggi in chat.
Oltre agli auguri, volevo dirti un'altra cosa che ormai avrai sentito pronunciare dalle mie labbra centinaia di volte.
Ti amo. Sono solo due parole, ormai talmente scontate che possono annoiare certa gente, ma questo non vale per noi. Io non mi stancherò mai di dirtelo, Vanessa Wiles, io ti amo.
Mi viene da ridere se penso alla prima volta che ci siamo parlati. Tu stavi leggendo un libro, se non ricordo male... su uno youtuber di cui non ricordo il nome. Si stava tenendo una lezione di matematica e io (stranamente), sono arrivato in ritardo. Era il primo giorno di scuola.
L'unico banco libero era quello affianco al tuo, e -anche se non l'ho dato a vedere-, appena ti ho vista ero decisamente felice di passare una giornata intera, e quelle che andavano a venire, seduto vicino a te.
Eri così riservata... così... chiusa in te stessa, che non sopportavo l'idea di non poter capire chi fossi davvero.
E poi, alla fine delle lezioni, quando sei corsa via di fretta, non ho potuto resistere... e ti ho seguita fino al tuo appartamento. E da quel momento, beh da quel momento è iniziato tutto.
Abbiamo avuto degli alti e bassi naturalmente, ma abbiamo cercato di superarli. Ce ne saranno molti altri di litigi e discussioni, ma spero che siano talmente pochi da poterli contare.
Quando poi ti ho vista quel dannato giorno sanguinante e dolorante a terra con... con quella specie di persona che ti pestava... mi è cascato il mondo addosso.
Finalmente anche quel calvario è finito e ora sarai nel tuo letto a leggere le parole di un povero ragazzo innamorato scritte su questo pezzo di carta.
Non vedo l'ora di poter passare dell'altro tempo con te in un luogo che non sia l'ospedale. Spero che abbia apprezzato questi pensieri da me scritti e che apprezzerai anche quelli che ti scriverò in futuro.
Ricordati che ti amo, e che il nostro amore non è come gli altri... è speciale. Unico, inimitabile, ineguagliabile.
Ricordalo sempre. Ricorda che io sono sempre lì con te e lo sarò per il resto dei miei giorni. Ti amo mia piccola Vane.
E... un'ultima volta, buon compleanno!
H."

Hey miei grandi lettori! Che ne pensate? È venuto bene il capitolo?
Vi piace il modo di Harry di esprimersi attraverso le lettere d'amore? Oltre ad aver scritto il capitolo, ho voluto lanciare un messaggio ben preciso ai giovani, tra cui anche me ovviamente: ovvero che è molto diverso esprimere i propri sentimenti tramite un messaggio in chat e una lettera. Non voglio essere ripetitiva e spero che attraverso la lettera di Harry abbiate capito il messaggio che volevo farvi arrivare.
Vi ringrazio anche per votare sempre e commentare. Mi state rendendo davvero felice. Grazie, Vane#


Quanto si sta bene in pantaloncini corti_ Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora