Capitolo 28

32 3 2
                                    

HARRY'S POV

Mercoledì 7 novembre. Già... ci avviciniamo sempre di più a Natale...
Ieri ho parlato con Rose e lei mi ha detto che Vanessa verrà in vacanza ugualmente e io non so se considerarla come una cosa positiva o negativa. Da una parte sono felice perchè sono determinato a riconquistarla e vivere sotto lo stesso tetto penso che giocherà a mio favore...
Dall'altra sono teso, perchè ci sarà anche Liam con noi... e questo complicherà sicuramente la situazione. Ma in fondo... che vita sarebbe senza complicazioni?
Solo che a volte sembrano più le complicazioni che le gioie.
Cerco di non pensarci e mi alzo dal letto caldo, pronto per affrontare un'altra mattinata vicino a lei... ma lontano da lei.
Cammino verso il bagno, strascicando i piedi.
Mi sento male... la testa mi gira e gli occhi sono ardenti. Sembrano piccole pietre infuocate che continuano a bruciare ininterrottamente.
Vorrei rimanere a casa. Vorrei non andare a scuola ed impegnarmi.
Vanessa mi ha aiutato a migliorare e sono arrivato addirittura a prendere un otto in storia. Incredibile... io che prendo otto. Di solito il mio voto standard era la metà di quello.
Mi ha fatto capire che non ci sono solo feste e bevute nella vita... non ci sono solo notti di fuoco... ma anche una cosa chiamata "amore".
Lei me lo ha fatto riscoprire dopo tanto tempo... mi ero scordato cosa significasse amare una persona... e lei mi ha aiutato a ricrederci e a migliorare in tutto. Non bevo più come una volta... ma confesso che ora come ora non sto benone. La rivoglio tra le mie braccia...e pensare di averla fatta soffrire così tanto... mi distrugge ancora di più. La voglio qui... qui adesso. Qui che mi guarda mentre sono imbambolato a fantasticare come un pervertito su quanto le possa stare bene qualsiasi cosa addosso. Perchè a lei sta bene tutto. Lei si sente brutta... un brutto anatroccolo... ma per me... per me è il più bel cigno che sia mai esistito.
Il getto dell'acqua mi risveglia dai miei sogni e mi lavo per bene la faccia, sfregando le mani ripetutamente sul volto per portare via le lacrime che hanno iniziato a uscire dai miei occhi. Non piango spesso... ma quando lo faccio è devastante.
Esco dal bagno e torno in camera. È disordinata. Completamente disordinata. Come la sua... appena l'aveva vista tutta riordinata era rimasta esterrefatta. La osservavo scrutare ogni minimo oggetto in ordine e sorridevo pensando che ero stato io la causa del suo sorriso. Avevo riordinato la sua camera e questo l'aveva resa felice.
Stava lì, immobile... con i suoi jeans tutti strappati e una felpa nera, a osservare l'ordine.
È bellissima persino quando è immobile...
Oh, basta Harry! Farai tardi a scuola così!
Che palle! Anche te ti ci metti?! Va bene, va bene... mi muovo.
Apro l'armadio e senza pensarci afferro una camicia a quadri nera e bianca e un paio di jeans neri attillati. Mi vesto e abbino i miei amati stivaletti.
Mi pettino, preparo due libri e due cuaderni a caso nello zaino ed esco di casa senza fare colazione.
Ma appena chiudo la portiera dell'auto, ci ripenso e ritorno in casa. Apro lo zaino e ritiro fuori quei due libri... Prendo quelli giusti con i rispettivi cuaderni e richiudo la cartella, uscendo nuovamente di casa e avviandomi per la seconda volta all'auto. Poso le mani sul volante guardando oltre il vetro davanti a me, ma senza accendere il motore.
Mi ha fatto proprio questo effetto Vanessa? Sono talmente migliorato che non riesco nemmeno a uscire di casa senza non aver preso i libri giusti?
Già... quella ragazza ha mani d'oro su di te.
Hai ragione. Lei... lei è... fantastica.
Accendo il motore e guardando sempre davanti guido verso il liceo.

VANESSA'S POV

Esco di casa sbuffando con lo zaino sulle spalle. Non sopporto i mercoledì... sono così... stressanti!
Ma che cosa stai dicendo... Odi tutti i giorni in cui sei costretta a vederlo ormai...
Non hai tutti i torti... ma il mercoledì è il peggiore di tutti! E oltretutto abbiamo anche ginnastica oggi! Che palle... Odio quella materia... a che serve? Gli insegnanti pretendono che bruciamo 300 kcal in dieci minuti! Capisco mantenersi in forma ma non morire allenandosi per una Campestre che alla fine non vinceremo mai!
Uffa...
Cammino a passo spedito verso la fermata della metro e una volta arrivata aspetto lì. A quest'ora sarei già in auto con Harry... oh, basta! Smettila di pensare sempre a lui cavolo!
Dopo cinque minuti esatti la metro mi si catapulta davanti agli occhi, così salgo.
A volte sogno una metro che mi porti via da questo mondo... che mi porti nel mio mondo. Dove non ci sono problemi; ma sappiamo tutti che questo "mondo" lo si trova solo nei sogni.
Una volta arrivata continuo a camminare a passo spedito verso il cancello. Rose mi aspetta lì e questa volta è da sola.
"Hey..." dice abbracciandomi. Anche per lei è difficile questo momento. Per tutti i ragazzi lo è...
"Novità?" So cosa intende... novità tra me ed Harry. Scuoto la testa abbassando lo sguardo, assorta nella mia tristezza.
Lei mi sorride amorevolmente.
"Dai... passerà. Voi siete fatti per stare assieme."
La campanella suona e senza rispondere mi avvio in classe guardando per terra... non oso nemmeno alzare lo sguardo. Lui potrebbe essere lì e io meno incontro i suoi occhi meglio è.
Prima però di entrare in classe apro il mio armadietto e ci infilo le cose contenute nello zaino e porto in classe solo quelle che mi servono.
Mi siedo al mio banco e quello affianco è ancora vuoto. Dal mio posto vedo svuotarsi mano a mano i corridoi. La gente si disperde e ognuno entra nella propria classe.
Allo scoccare della campanella vedo comparire il riccio dalla porta, con i capelli scompigliati e la camicia sbottonata ai primi tre bottoni. Punta il suo sguardo su di me e io mi volto a guardare fuori dalla finestra.
Non guardarlo, non guardarlo, non guardarlo!
Harry si siede affianco a me e una folata del suo profumo mi pervade. Mi mi ricorda il giorno in cui ci siamo conosciuti. Come fosse diverso da ora... sono cambiate tante cose... davvero tante.
Mi ricordo della sensazione stranissima che ho provato quando ha suonato alla mia porta lo stesso giorno... di come è entrato in casa mia... del brivido di eccitazione che mi ha percossa quando ci siamo stesi sul letto abbracciati... e della bellissima sensazione che ho provato a svegliarmi tra le sue braccia. Tra le sue braccia... le braccia di una persona a me così sconosciuta... perchè mi sono sentita così tanto a casa anche se non la conoscevo? Come può essere?
Perchè pensavi fosse vero amore... lo avete sentito tutti e due.
Sì... l'amore... io lo amo. Tanto.
"Signorina Wiles! Stia attenta per favore! Su, venga qui. Oggi interrogherò lei in storia... così magari si distoglierà dal suo mondo di sogni e presterà più attenzione a chi le rivolge la parola!"
No, cacchio, e adesso? Storia? E chi ha studiato?
Oddio...
Gli occhi di tutti puntati su di me... gli sguardi in parte gelidi dei miei compagni e in parte tranquillizzati dal fatto che non saranno loro interrogati oggi...
È tutto così ovattato... tutto sembra rallentato...
Mi volto verso Harry lentamente. Anche lui si volta a guardarmi. Annego nei suoi occhi e vedo la sua tristezza. La tristezza di un ragazzo che non sa come perdonarsi un suo sbaglio.
Mi alzo con le mani che iniziano a sudare e mi avvio verso la cattedra. Sento il freddo e la paura rompermi le vene... gli occhi della professoressa guardarmi dentro, come per cercare di captare ogni mio minimo segnale di esitazione e ansia. No... non le permetterò di umiliarmi in questo modo... combatterò la mia battaglia senza cadere o mostrare anche solo un piccolissimo segno di paura davanti ai suoi occhi. Io non ho paura di lei.

Quanto si sta bene in pantaloncini corti_ Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora