Capitolo 19

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"Ci sono tutti in casa?" Chiesi.
"Si" rispose Toby.

Angel salì le scale e, appena Toby sentì la porta della camera mia e di Angel chiudersi, mi guardò con fare lussuoso.

"Che c'è?" Chiesi con un vero e proprio punto interrogativo sulla faccia.
"Niente. Lei vestita in questo modo... stare tutta la notte fuori.. Lei ragazza tu ragazzo... tu che hai simpatia nei suoi confronti... tornare la mattina..." poi mi guardò con fare malizioso.
"PROVA.A.PENSARLO.UN'.ALTRA.VOLTA.E.QUEL.RESPIRO.CHE.TI.RITROVI.SI.SPEGNE" dissi scandendo ogni parola.

Lui sghignazzò.

"Seh seh... in fondo la verità è che avete scopato" disse lui scoppiando a ridere.
"TOBY!?"
"Che vuoi?" Chiese continuando a ridere come un pazzo (in effetti xD)
"Pensavo che il pervertito fosse Ben e non tu!" Dico spalancando la bocca.
"Eh eh...mio caro! A volte anche io faccio il furbetto!"

Sollevai entrambe le sopracciglia facendo un sorriso malizioso. "Come quando fai gli occhi dolci a Clocky?" Chiesi mettendolo metaforicamente con le spalle al muro.
Lo vidi diventare rosso e distogliere lo sguardo.

"Eh eh.." sghignazzai soddisfatto.
Lui si sporse leggermente verso di me assottigliando gli occhi e sorridendo.
"Cosa avete fatto per tutto questo tempo?" Involontariamente sgranai gli occhi diventando rosso.
"Allora è vero che avete scopato..." disse sorridendo maliziosamente facendo diventare gli occhi 2 fessure.
"NO" dissi deciso.
"E cosa allora?" Chiese continuando ad avere quella espressione in viso.

Gli raccontai tutto.

"Non dire nulla a nessuno"
"Perchè?" Chiese.
"Perchè se gli altri lo devono sapere quelli a dirglielo dobbiamo essere io ed Angel"
"Ok" sbuffò.

Guardai l'orario : le 9 del mattino.
Mi trascinai su per le scale raggiungendo la mia camera e sentii Toby urlare "NON FATE CASINI CHE GLI ALTRI DORMONO E C'È SALLY IN CASA!" .
Un bel "vai a quel paese" gli urlai di rimando.

Entrai in camera e trovai Angel che fissava il soffitto stesa sul letto. Mi stesi vicino a lei.
I nostri sguardi si incrociarono e sembrò che ci incatenammo l'un l'altro.
Spostai lo sguardo sul suo collo: una specie di collare molto sottile le circondava la parte alta del collo.
Lo toccai con un dito e lo sentii freddo come il ghiaccio.

"Cos'è?" Chiesi guardandola.
"Non lo so neanche io. È apparso questa sera.."

Lo toccai di nuovo.
Cercai di intrufolare una mano all'interno del tubo che le circandava il collo, cercando di allargarlo. Nessun risultato.

"Questa mattina ne parlo con Slen...può darsi che sa qualcosa.." dice lei.
"Ok" le dissi lasciandole un bacio sulla fronte.
Lei si accovacciò sopra di me poggiando la testa sul mio petto.
Le lasciai un bacio tra i capelli e mi addormentai.

[9.30 di quella mattina...]

Io ed Angel stavamo per scendere per fare colazione.
Lei si stava truccando ed io ero steso sul letto a guardarla mentre manipolava tutti quegli aggeggi.

"Angel...questa mattina ho detto di noi a Toby"
"Ah. Ok"
"Hai finito?" Sbuffai.
"Sì, eccomi"

Scendemmo le scale e trovammo tutti seduti a tavola con un sorrisino malizioso.

"Perché ci fissate così?" Chiese Angel sedendosi.

Tutti scoppiarono a ridere.

"Cosa avete fatto questa notte?" Chiese Toby guardandomi con un sorrisino.

"Tu!?" Chiesi indicandolo.

Avevo capito: Toby aveva detto agli altri ciò che era successo tra me ed Angel.

Angel estrasse il coltello iniziando a correre, mentre Toby scappava urlando come un deficiente.
Sopra il divano, attorno al tavolo, in giardino,sulle scale... ormai avevano percorso tutta casa! Alla fine si fermarono in cucina,stremati.

"Ti lascio andare...maledetto" disse Angel tra un respiro e l'altro.

Fecimo colazione.
Angel,Jane e Clockwork sistemarono tutto il casino che c'era,mentre noi altri stavamo in salotto a urlare e scherzare.

Vidi Angel salire di sopra e andare in camera mia,la seguii.
Mi avvicinai a lei abbracciandola di dietro facendole prendere uno spavento.

"Jeff tu mi vuoi morta!" Sbraitò staccandosi e guardandomi.

Una risata fù la mia risposta.

Spalancò la porta ed entrò, seguita a ruota da me.
Si buttò a peso morto sul letto a pancia in giù.

"Sembri un pesce che si butta in acqua"
"In effetti..." rispose sorridendo.

Si alzò e andò a guardare fuori dalla finestra, c'era Clockwork e Toby che passeggiavano per il bosco.

"Che dolci quei due" commentò.

Si girò verso di me e abbracciò, stringendomi il collo. Le circondai il bacino con le braccia. Le nostre labbra stavano per toccarsi, quando Angel si staccò bruscamente tenendosi il collo con le mani.
Indietreggiò di qualche passo,fino a sbattere di schiena contro la porta.
Iniziò a dimenarsi e a urlare, sempre tenendosi il collo.

"Angel che c*zzo succede?!" Urlai in preda al panico.

Un urlo di dolore fu la sua risposta.
Si lasciò scivolare lungo il muro fino a cadere sul pavimento. Mi misi vicino a lei e avvicinai la mia mano al suo collo. Spostai le sue mani e vidi il collare : era diventato blu. Cercai di allargarlo, nella speranza di toglierlo, ma presi solo la scossa.
Ritirai la mano.
Angel continuava ad urlare e per poco non piangeva. Cercava di allargare il collare ma non riusciva.
Due numerini comparirono sul collare: 1/5.
Angel continuava a tenere le mani sul collare, cercando di allargarlo.
Dopo qualche secondo Angel smise di urlare e si lasciò cadere in avanti, poggiando la fronte sulla mia spalla. Aveva il respiro irregolare e affannoso. La abbraciai con forza.

"Che è successo!?"
"Che ne so io! So solo che questo collare da la scossa" rispose staccandosi e indicandosi il collare.

Le afferrai la mano facendola alzare e la portai in salotto.

"SLENDER!" chiamai, ma nessuna risposta.
"SACCO DI FARINA DEL C*ZZO DOVE SEI?!?" urlai.

Vidi Slenderman apparirmi davanti.

"Che hai tanto da urlare!?" Sbraitò.

Gli spiegai quello che era successo.

"Puoi provare a togliermelo?" Chiese Angel indicandosi il collare.

Slenderman annuì. Cercò di allargarlo utilizzando vari tentacoli, ma niente.

"Mi dispiace ma non riesco... comunque questo coso non mi sembra umano. Darò un'occhiata nella biblioteca che abbiamo e vedo se c'è scritto qualcosa al riguardo..."
"Grazie Slen" fu la risposta di Angel.

Slenderman non rispose, si limitò a sparire.

"E ora? Se dovesse succedere di nuovo?" Chiesi guardandola negli occhi.
"Non importa. Sopporterò il dolore"
"Vuoi ancora sopportare dopo tutto?"
"Cosa vuoi che faccia? Ormai é routine"

Mi congedò così, se ne tornò in camera. Ma che c*zzo ha nella testa? Vuole ancora sopportare dolore dopo 15 anni di frustate e manate? Come fa?
Suonarono alla porta ed andai ad aprire.

Angel's POV

Salii in camera di Jeff e mi stesi sul letto. Me ne frega poco se il collare mi causerà dolore. Ne ho sempre ricevuto, anche dopo la morte dei miei genitori... I miei compagni di scuola mi picchiavano in gruppo e nessun genitore interveniva mai. Mi tenevano ferma e mi prendevano a calci e pugni. I lividi rimanevano per intere settimane e la rabbia aumentava sempre di più. Iniziai ad essere un'autolesionista per potermi sfogare e, lentamente, notai che il sangue mi attirava in una maniera impressionante. Alla fine divenni una killer. Dark Angel, colei che toglie la vita agli ingiusti.

Jeff The Killer //Amore sanguinario//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora