Live-Capitolo 1

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-Allora, di cosa vuoi parlarmi oggi Lizzy?-
Guardai l'orologio: mancavano solo 20 minuti ancora, potevo farcela.
La dottoressa Paige sospirò -Lizzy guardami- mi chiese sporgendosi in avanti sulla logora sedia del suo ufficio.
-guardami- insistette. Quando finalmente mi voltai vidi aprirsi sul suo volto un fiducioso sorriso. Aveva dei denti perfetti, di un bianco acceso, delle  sottili labbra rosa. Continuai a far scorrere lo sguardo verso l'alto. Occhi verdi. Oh cristo santo, sto per vomitare. Erano leggermente più scuri dei miei e tendevano al cervone al contrario dei miei che davano più sul verde acqua ma erano ugualmente verdi, come i miei, come quelli di mia madre. O perlomeno, come i miei prima che iniziassi ad usare le lenti a contatto nere, non uscivo  mai senza. Almeno, non prima di conoscere lui.
Paige inclinò la testa ancor di più con aria speranzosa e una ciocca del suo caschetto  biondo le scivolò avanti agli occhi. Lei lo prese tra le mani e se lo portò dietro l'orecchio.
Paige era la mia terapeuta, ed era il mio opposto.
Lei: alta, bionda,occhi verdi, tutta bei sorrisi e belle parole, invece io: capelli neri, ciocche blu, occhi verdi, lenti a contatto nere.
I bei sorrisi e le belle parole? Scordatevele! Mi reputavo una persona realista e ciò significa che vedevo il mondo esattamente com'era, niente polvere di fata a renderlo migliore per me!
Aprii la bocca per dire qualcosa ed esitai, dando la giornaliera dose di speranza alla mia cara dottoressa ventiseienne.
Come suo solito spalancò gli occhi, socchiuse la bocca nemmeno se stesse per ascoltare la prima parola detta da una specie aliena e...
-Posso staccare il tuo caricatore  per mettere il mio? sai, è quasi scarico- dissi alzando l'iPhone e scuotendolo leggermente per attirare la sua attenzione.
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Ed ecco che comparve sul suo viso la classica espressione delusa che però fece in fretta a sostituire con un sorriso tirato.
Socchiuse gli occhi e..
-No- che cosa?
-Come scusa?-  chiesi.
La classica risposta era "certo, fai pure".
-Mi hai sentito Lizzy, sono stanca, è ormai un mese e mezzo che continua questa tiritera! Entrambe sprechiamo tempo! Quindi vedi di sbrigarti a dirmi tutto ciò che ti è successo!- concluse incrociando le braccia e tenendo i gomiti appoggiati sulle ginocchia.
Io presi a giocherellare con i miei capelli.
Quell'assordante silenzio durò per circa un paio di minuti.
Paige si appoggiò allo schienale e sbuffó -Come se uno stupido ragazzino possa distruggerti la vita- sussurrò.
Vedo che i miei qualcosa te l'hanno raccontata allora pensai.
-Distrutta? Oh no cara mia, lui non me l'ha distrutta, me l'ha rubata...

Ciao ragazzi!
Volevo solo specificare, per evitare equivoci che questo capitolo è solo l'introduzione (?) della mia storia, spero vi soia piaciuto, scusate se non è molto lungo, ma come ho già detto, è solo l'inizio.

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