-Oh mio dio! Ma è troppo grande!-
-Non è troppo grande piccola-
-Si invece, guarda! È... Wow-
-Bello vero?- io non gli rispondo, troppo occupata a tentare di rimanere lucida -Ti piace piccola non e vero?-
Sono senza parole e annuisco con un mugugno.
Lui ride -Oh la mia bambolina senza parole!- mi abbraccia -E aspetta di vedere l'interno! Le aule!-
Colin, dopo la nostra serata... Em... Dopo la nostra nottata di riappacificazione mi ha finalmente portato a vedere la sua università! Sembra Hogwarts!!.
-È fantastico qui!- dico mentre passeggiamo nel cortile interno.
-Si, adoro questo posto!- commenta lui entusiasta.
-Hai molte lezioni oggi?-
-No, oggi ho solo due ore, dalle 14 alle 16- mi spiega -Analisi-.
-Oh- cerco di mostrarmi entusiasta-Sembra..-
-Noioso?- mi dice ridendo. Mi conosce troppo bene... -Si, devo ammettere che Analisi lo è-
Si ferma e mi attira a se per un bacio.
Poggiò la mano libera dalla sua sul suo petto e mi lascio coccolare.
-Vieni, andiamo a mangiare qualcosa- mi dice -Ormai è quasi l'una-
-Si- dico e ci avviamo.
Mentre mangiamo le nostre pizze Colin mi chiede:-Quindi, com'è finita con tua madre?-
Io mi rabbuio all'istante.
-È finita- spiegò -Papà le ha sguinzagliato contro i suoi migliori avvocati, e non la vedo da... Da quel giorno...-
-i?- mi chiede inarcando le sopracciglia
-quattro- dico, alzando una mano con il pollice piegato sul palmo per indicare il numero 4.
-Però..- dice sorpreso.
Addento un altro pezzo del mio panino, siamo nei giardini dell'Università.
-Hey Curt!- grida una voce dietro di noi.
Mi volto. Un ragazzo dai capelli scuri e gli occhiali sorride a Colin e ci viene incontro. Indossa solo una felpa dell'Università, dei jeans e delle scarpe da ginnastica nere.
Ma non muore di freddo?
-Hey Mat!- Colin si alza e fa un paio di passi nella sua direzione andandogli incontro.
-Allora, Domani ci sei per la partita?-
-Pensavo fosse stata annullata- Colin infila le mani nel giubbotto cercando di scaldarsi. Io mi alzo e lentamente mi avvicino a loro.
-Giocheremo al coperto- spiega Mat.
Colin fa una smorfia -No dai, non sopporto giocare al coperto, moriremo di caldo!-
-Ma fuori moriremo di freddo!- poi si accorge di me, si volta e mi sorride.
I suoi occhi sono scuri, tanto da non far vedere le pupille.
-E lei è?- chiede
-Oh, lei è Lizzy, la mia ragazza. Lizzy, Mat. Mat, Lizzy- ci presenta il mio ragazzo.
-Piacere Lizzy- mi porge la mano e io la stringo.
-Piacere mio- dico -Scusa se te lo chiedo ma, non sentì freddo?-
Entrambi i ragazzi difronte a me scoppiano a ridere -Ci sono abituato!- mi dice -In Russia in questo periodo dell'anno fanno circa meno 15 gradi!-
-Russia?-
-Mat è russo- mi spiega Colin.
-Già- annuisce Mat -Io mio nome intero è Matvey Boleslav- mi dice.
-Mat frequenta il mio stesso corso di Fisica e di Chimica- mi informa il suo biondo al mio fianco -A che ora dovrebbe essere?- chiede poi rivolgendosi all'amico.
-Alle 11- Mat si alza le maniche della felpa.
Dio, sento freddo solo a guardarlo
Colin sembra ragionarci -Meglio di no amico, voglio passare del tempo con lei- mi indica e mi attira a se dandomi un bacio sulla fronte. Io mi stringo a lui.
-Dai! Può venire anche lei!-
-Non sarebbe la stessa cosa!-
-Colin- mi metto in mezzo -Puoi andare, io vi guarderò- spiegò.
-Ma io voglio stare con te!- mi dice
-Ma sarai con me! Io ti guarderò e farò il tifo per te!- poi mi avvicino al suo orecchio -E se vincerai ci sarà un bel premio per te- sussurro.
Lui sospira, ma non è irritato. Solo tremendamente eccitato.
-Ci sarò Mat- dice
-Si! Tu, ragazza, sei la mia nuova migliore amica!- mi indica -Ci vediamo domani allora- e scappa via.
-Ci tiene così tanto che ci sia tu- commento
-Questo perché io sono incredibilmente bravo a Football- mi fa l'occhiolino.
-Come farete a giocare a Football al coperto?-
-Morendo di caldo- mi dice -E poi non è propriamente una partita, è più un allenamento, sai, qualche lancio...- mi dice.
-Aah allora non potrai avere alcun premio!- dico ridendo quando lui mi stringe a se.
Inizia a percorrere il mio collo con dei dolci baci. Smetto di ridere perché ogni bacio manda un brivido che va direttamente al mio inguine.
Quando mi succhia il lobo dell'orecchio io gemo. -Dovresti saperlo piccola- mi sussurra poi -Che non ho bisogno di vincere una partita per avere un premio da te- poi mi bacia e si allontana da me con un sorriso orgoglioso stampato in faccia.
-Ora va, aspettami in camera- mi da le chiavi della sua stanza -Io vado a lezione e torno tra un paio di orette- mi da un ultimo bacio e si allontana verso l'entrata dell'Università.Esattamente due ore e 17 minuti dopo sono stesa sul letto del mio ragazzo con indosso solo una delle sue magliette e un paio di mutandine in pizzo rosa a cercare di capire i suoi ordinatissimi ma incomprensibili appunti di analisi.
Mi sono fatta la treccia, in queste stanze fa sorprendentemente caldo.
-Hey- Colin entra gettando il borsone coi libri a terra e la giacca sulla sedia della scrivania.
Ha i capelli bagnati così come il collo della maglietta e i jeans.
-Ha piovuto?-
-Sta piovendo- mi corregge lui.
Gettando per terra la maglietta e calciando via le scarpe.
Si toglie anche i jeans e si infila nel letto con me.
-Che combini?- chiede -Adoro come sei vestita- mi da un bacio carezzandomi le cosce nude.
-Cerco d capire qualcosa dei tuoi appunti- dico.
Lui mugugna baciandomi il collo e continuando ad accarezzarmi.
-Sono ordinati ma ugualmente incomprensibili- dico mentre il mio respiro aumenta.
-Dai, leggi e vediamo cosa non capisci- dice ma non si scompone.
-Va bene:Una funzione irrazionale composta da più di..- ma proprio in quel momento le su dita scostano le mie mutandine e io gemo.
-Bhe? Perché ti sei fermata?- mi dice -Ricomincia-
-Una funzione..- riprovo ma le sue dita iniziano a muoversi e il suo pollice sfrega contro il mio clitoride e io gemo di nuovo, questa volta più forte.
-Piccola, concentrati. Le funzioni si fanno alle superiori, noi qui le stiamo solo ripetendo!- sento l'ironia nella sua voce -Avanti!- mi incita.
Io chiudo il quaderno e lui si ferma -Che fai?- chiede
-Non voglio più studiare- provo a baciarlo ma lui si allontana togliendo anche la mano -Beh, in tal caso credo che mi farò una doccia- dice e io faccio per alzarmi e seguirlo.
-Vuoi farla prima tu? Ok, allora io studio un po'-
Quello stronzo mi sta stuzzicando...
-Ho cambiato idea- dico non volendo dargliela vinta -Studiamo-
Mi stendo accanto a lui e il gioco ricomincia. Questa volta riesco a non fermarmi, perlomeno non fino a quando Colin non aggiunge il secondo dito trovando facilmente il mio punto G.
Io mi blocco, poi apro gli occhi. La sua bocca era scesa poco prima sul mio capezzolo,
Maglietta larga...
-Fanculo!- dico poi gettando il quaderno per terra e mettendomi a cavalcioni su di lui.
Nel frattempo mi sfilo la maglietta dalla testa e mi sporgo in avanti per baciarlo.
Ma Colin è più veloce, mi fa stendere sulla schiena, prende entrambe le mie ginocchia tirandole verso la mia testa e scoprendomi il sedere.
-Monella! Non si dicono le parolacce!- mi da un paio di sculacciate alle quali corrisponde un mio gemito.
Poi... Scoppio a ridere -Dio ti amo!-
-Anch'io bambolina- Si è abbassato su di me prendendo a baciarmi senza però lasciarmi libere le gambe.
Spinge i fianchi contro di me ed io gemo.
-Adoro quando gemi per me!- dice dandomi in altra sculacciata, facendomi urlare.
In pochi minuti i vestiti di entrambi erano sul pavimento ed io ero a quattro zampe sul letto mentre Colin continuava a entrare e uscire da me afferrandomi forte per i fianchi.
Io grido -Oh dio! Colin!-
Lui si ferma ed esce da me.
-Perché ti sei fermato?- chiedo col fiatone.
-Dimmi quello che vuoi piccola-
-Entra dentro di me, ora!-
Lui ridacchia ma entra dentro di me -Così?-
-Si- sospiro ma poi mi accorgo che non si muove.
-Colin per favore!!- grido.
-Cosa vuoi piccola? Dillo!-
-Scopami! Scopami forte!-
-Forte?- chiede
-Molto, molto forte-
Colin rimane per un secondo fermo -Va bene, dammi le mani- gliele do e lui me le blocca sulla schiena così da farmi piegare in avanti.
Poi entra dentro di me e si muove ad una velocità... Wow.
-Si! Si! Si! Colin!- grido.
Colin passa la mano libera sotto il mio corpo carezzandomi il clitoride finché con un urlo soddisfatto vengo.
-Cazzo si!- grida Colin.
Con altre 2 spinte viene con un urlo altrettanto soddisfatto uscendo da me appena in tempo.
Ci accasciamo entrambi sul letto tentando di riprendere fiato.
Colin prende a baciarmi.
Poi il suo telefono suona e con un grugnito infastidito lui risponde.
-Pronto?- dice -Hey ciao, si, ora controllo- si sposta verso la sua sacca ancora nudo e quando si piega io non perdo tempo e lo sculaccio.
Lui si volta e mi sorride maliziosamente, allontana un attimo il telefono coprendolo con la mano -Appena chiudo vedi che ti succede!-
Poi ritorna a parlare al telefono.
Apre un quaderno ad anelli e tira fuori dei fogli -Si, li ho io- dice poggiandoli sulla scrivania.
-Ok, arrivo, ciao Nathan-
Si veste in meno di un secondo -Torno subito-
Ma nel momento in cui apre la porta si blocca.
Quando sbirciò oltre lui, coprendomi col lenzuolo vedo Summer, Christopher e Kyle arrossiti e immobili davanti al mio ragazzo...
E a giudicare dal loro sguardo, hanno sentito un bel po'...
Meeeerda....
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Live || #Wattys2016
ChickLitPensavo che mi stesse salvando, e invece mi ha spinto ancora più giù... Sara aveva ragione, gli scrittori non scrivono mai romanzi rosa tra un bravo ragazzo e una cattiva ragazza perché non può esistere un lieto fine per loro... Ed io che pensavo di...