Giorno 28 del secondo sole di Myanar,Era della Spada: anno 776 (un anno prima)
Aslaif apri' gli occhi a causa della luce dell'alba che filtrava dalle flessure della finestra.
Appena si rese conto di essere sveglio cominciò a toccarsi il viso,per accertarsi che quella fosse veramente la realta' e per rendersi definitivamente conto che ancora una volta era stato strappato dai suoi sogni di gloria e battaglie proprio sul piu' bello. Una volta arresosi all'idea, il ragazzo si alzo' dal letto per dirigersi verso la finestra le cui fessure lo avevano svegliato. Dopo averla aperta venne investito da un' ondata di luce e di aria fredda,lo sbalzo di temperature fece rabbrividire il suo torso nudo. Al contempo pero' la luce diede forza al suo corpo, quasi penetrando in esso e rinvigorendolo dall'interno con la sua energia. Di risposta a quella stupenda sensazione il ragazzo tese le braccia verso l'alto sgranchendo le ossa e tendendo i muscoli. Terminato anche quell'ultimo atto preliminare affermo' quasi con amarezza "buongiorno mondo". Successivamente il giovane si perse con lo sguardo nel panorama sottostante: Rifgal capitale della Valle Fiorita giaceva addormentata sotto i suoi occhi. Dalla finestra del palazzo il giovane principe possedeva una vista panoramica su mezza citta'. Ad Aslaif piaceva rilassarsi quei primi minuti del mattino osservando la citta' dove era nato ed ammirarla mentre la vita al suo interno cominciava lentamente a prendere corso. Poteva scorgere i contadini piu' mattinieri dirigersi verso le porte della citta' per uscire a lavorare nei campi,oppure udire i suoni provenienti dalla fucina del fabbro che cominciava a battere l'acciaio. Quel dolce momento fu interrotto da un suono di passi oltre la porta della stanza. Tornato nel mondo reale Aslaif si giro' e si preparo' ad accogliere chiunque avesse varcato la soglia della porta. Di li a poco fece il suo ingresso nella stanza Jennah la serva di corte. La giovane donna non aspettandosi che il principe fosse gia' sveglio sussulto' nel vederlo, una volta entrata. Subito dopo affermo' con incertezza "Oh,buongiorno mio principe! Non mi aspettavo foste gia' sveglio! Venivo ad informarla che la Duchessa vostra madre richiede la vostra presenza giu' in salone. Ser Ronald è appena arrivato"
"salve jennah" affermo' il ragazzo di risposta, "scendo subito" . Poco dopo la serva lascio la stanza ed Aslaif rimase nuovamente solo con se stesso. "sara' meglio muoversi".
La stanza del principe era grande e trovare i vestiti adatti all'incontro che stava per affrontare non fu facile,ma alla fine Aslaif indosso' la sua cotta di maglia e si preparo' a scendere. Una volta scesi i piani di scale, ad attenderlo vi era la figura di sua madre la Duchessa Shelia Kyramon.
"buongiorno madre" disse il ragazzo con voce assonnata,la Duchessa con fare composto si avvicino' al figlio
"buongiorno Aslaif, Ser Ronald ti sta aspettando nella Grande Sala, è giunto fin qui da terre lontane per impartirti lezioni private,quindi vedi di obbedire a tutto cio' che ti dice,e cerca di addestrarti con furore,mantieni alto l'onore della casata" il ragazzo si contorse in una breve smorfia "si madre" fu la risposta. Erano settimane che suo padre e sua madre gli facevano lo stesso discorso. Ser Ronald Greymore maestro D'armi della citta' nordica di Darek ,ormai sollevato dal proprio incarico dal conte della citta' era giunto fino nella valle per addestrare il principe Aslaif,figlio del Duca Horas Kyramon,per volere di quest'ultimo. Il duca desiderava che il figlio potesse ricevere un addestramento degno di un guerriero d'elite in quanto aveva gia' completato efficacemente l'addestramento nell'accademia della citta'. L'eccessivo egocentrismo del padre dava fastidio al principe,ma Aslaif sapeva che cio' che veniva fatto era per il suo bene,e per forgiare a miglior modo possibile l'uomo che un giorno avrebbe Governato su Rifgal e sull'intera valle fiorita.
Il Ragazzo terminato il discorso con la madre si avvio' verso la grande sala. Essa si presentava come un enorme salone rettangolare, il Trono di suo padre dominava l'intera sala dall'estremita' piu a nord. Tutt'intorno vi erano quadri ed affreschi risalenti alla quinta era, nella quale la valle era stata meta di pellegrinaggi e scambi commerciali in seguito all'abbondante raccolto offerto dalla terra. Quell'occasione fu d'oro per Rifgal che vide al suo interno artisti e pittori di ogni tipo,che non esitarono a lasciare alcune delle proprie opere in dono al signore della citta',talvolta omaggiandolo con ritratti ed affreschi su richiesta. All'entrata della sala Aslaif intravide la figura alta e robusta di Ser Ronald,intento ad ammirare la magnificenza della sala grande. Il principe di avvicino' cordialmente all'ospite " vi do il benvenuto a Rifgal Ser Ronald,spero che il viaggio non sia stato troppo faticoso" l'uomo volse lo sguardo al ragazzo,era calvo con un viso segnato da diverse cicatrici e l'espressione stanca celata dietro una folta barba grigia.
"Salute mio principe! È un onore essere accolto da voi in persona,il viaggio non è stato poi cosi duro,apparte qualche lupo di montagna non ho trovato difficolta' particolari ad ostacolarmi".
"bene" disse il pricnipe "confido che vorrete iniziare subito con il mio addestramento"
"oh ma certo mio principe! Anche se prima volevo porre i miei omaggi al Duca vostro padre.."
" oh ci sara' tempo per questo" l'impazienza di Aslaif era evidente, " prego lasciate che vi conduca in cortile". I due fecero per avviarsi quando vennero interrotti da una voce in lontananza: " oh ma quanta fretta!" i due si girarono ed intravidero una figura femminile avvicinarsi. " la prego di scusare i modi di mio figlio Ser Ronald,l'impazienza dei giovani non è cosa ignota,purtroppo" la duchessa Shelia Kyramon irruppe nella sala e si rivolse a Ser Ronald con eleganza. " non si preoccupi mia signora è bene che i giovani d'oggi siano cosi impazienti di imbracciare una lama" Rispose il cavaliere di Darek. " il Duca mio marito è attualmente in riunione con i suoi consigleri,potra' riceverla piu tardi,posso offrirle qualcosa con cui ristorarsi?". Chiese la Duchessa. "mi vedo costretto a rifiutare,mia signora. Il sole è appena sorto e concordo con suo figlio nell'idea di iniziare l'addestramento di buon mattino." "Molto bene", taglio' corto la duchessa. "mi auguro che i vostri addestramenti possano andare bene" concluse.
Il principe ed il cavaliere fecero ingresso nel cortile della fortezza,l'ambiente si presentava come un grande spiazzo verde,ai lati del quale vi erano diversi alberi,un uccello usci fuori dalle foglie di uno di essi e sorvolo' le teste dei due uomini. Il cortile veniva usato principalmente dalla duchessa e sua figlia per leggere e rilassarsi,spesso in compagnia della lady di turno che alloggiava nel castello mentre il marito discuteva di affari con il duca,ma il principe Aslaif non di rado ne faceva uso per allenarsi con la lama e lo scudo. Preferiva di gran lunga farlo all'interno delle mura di casa sua piuttosto che nella sala d'addestramento dell'accademia di citta'. "possedete davvero un bel cortile" esordi Ser Ronald, " quasi mi duole dover estrarre la spada immerso in cosi tanta belta'. "non preoccupatevi di questo" rispose il principe, "piuttosto,mostratemi come combatte un cavaliere del Nord." Ser Greymon rise. La lama sguainata fu la sua risposta. L'altezzosita' del principe era un tantino eccessiva per i suoi gusti. Ma ne era d'altra parte intrigato. Voleva capire bene di che pasta era fatto il giovane che aveva davanti. "Jolyun" ordino' Aslaif " portami una spada. Il giovane servo Zedaniano corse nell'armeria. In meno di un minuto fu di ritorno "la vostra lama,mio principe. Aslaif strinse la lama in pugno e la volse al suo avversario. " cominciamo".
Il ragazzo si lancio' all'attacco sapeva che la cosa giusta da fare era studiare l'avversario,ma non resistette alla tentazione di lanciarsi in combattimento, forse incitato dai recenti sogni di battaglia e gloria ai quali si era sottratto,ancora ben vividi nella sua mente. Una volta a portata di lama lancio' un fendete orizzontale all'altezza del ventre di Ser Ronald. Quest'ultimo con un semplice slancio di gambe balzo' indietro evitando per un pelo il filo della spada. Di risposta alzo' al cielo la sua lama ed,imbracciandola con entrambe le mani,la fece calare con furia sulla spada di Aslaif,come l'ira di un dio dal cielo. L'impatto fu cosi forte che il ragazzo ne venne colto alla sprovvista. la sua lama giaceva a terra e la punta di quella di Ser Ronald voltava alla sua gola. Il tutto senza che nemmeno avesse il tempo di accorgersene. " troppo impulsivo,mio principe. Durante la vostra rocambolesca corsa ho avuto tutto il tempo di studiare i vostri movimenti e prevedere la traiettoria della vostra spada. Quindi di formulare un efficace contrattacco". In quel momento Aslaif si rese conto che quello che aveva davanti non era uno dei tanti maestri dell'accademia. Che non sapevano distinguere un dardo da una lisca di pesce. Quella mattina stava fronteggiando un vero guerriero. Un onorevole Cavaliere del reame,veterano di mille battaglie,che probabilmente aveva passato meta' della sua vita combattendo orde di maomath e goblin in giro per il regno. Lui doveva imparare da quel guerriero. Doveva apprendere tutto cio' che fosse possibile. Questa volta suo padre aveva scelto bene.
" avete ragione Ser Cavaliere". " vi prego di donarmi un'altra possibilita'".
"quante ne volete principe,sono qua per questo". Per tutto il mattino,il cortile di Rocca Kyramon fu avvolto dal fragore dell'acciaio e dal ansimare dei due combattenti. Molte ore dopo,quando il sole era alto nel cielo,la serva Jennah fece il suo ingresso nel cortile,rivolgendosi al suo giovane principe. " mio signore il duca e la duchessa comunicano che la tavola è stata allestita,e aspettano con ansia che voi e Ser Ronald vi uniate a loro nel banchetto". Il principe rinfodero' la spada e si asciugo' il sudore dalla fronte con la manica della sua cotta di maglia. " e sia." "per questa mattina puo' bastare Ser Ronald. Non vedo l'ora di mettere qualcosa sotto i denti". I due fecero una breve sosta nel lavatoio per ripulirsi dalle ferite,asciugarsi dal sudore ed indossare vestiti consoni. Nella realta' ad esser stato ferito fu solo Aslaif,Ser Ronald non aveva ricevuto nessuna vera e propria ferita apparte un lieve taglio all'altezza dello zigomo.
Il principe fece il suo ingresso nella sala,la tavola imbandita era impressionante,si vedeva che jennah e sua madre non avevano badato a spese pur di impressionare il cavaliere. Suo padre,il Duca Horas sedeva a capo tavola,sua madre alla destra di esso. Sua sorella,la principessa Arys sedeva al fianco di sua madre e il suo posto,alla sinistra del Duca giaceva vuoto in sua attesa. Il Duca Horas si alzo in piedi ed affermo' con fare allegro: " oh! Ser Ronald! Che piacere incontrarvi! Vedo che mio figlio non vi ha lasciato il tempo di mettervi a vostro agio,per l'impazienza di vedervi brandire la lama". Il Cavaliere fece un inchino alla famiglia governante e poi si rivolse al conte sorridendo " mio signore,è per me un onore poter banchettare in presenza di voi e della vostra famiglia,il principe Aslaif è un bravo spadaccino. È stato il primo ad intaccare le mie carni da oltre dieci anni. È un onore per me potergli trasmettere la mia esperienza". "molto bene"disse il Duca. Ora vogliamo iniziare? Se sprecassimo anche solo una fetta di cervo,la povera jennah mi uccidera' nel sonno,con tutta la fatica che ha fatto per prepararlo!" la risata generale inondo' la sala da pranzo. Una volta che tutti ebbero preso posto, il Duca Horas si rivolse ad Aslaif," ben fatto ragazzo" disse sottovoce.
La giornata trascorse in fretta. Aslaif si passo' tutto il pomeriggio ad allenarsi con il suo nuovo insegnante. Man mano che si fronteggiavano,il ragazzo aveva l'occasione di apprendere quanto magnificente e raffinata fosse l'arte di maneggiare la spada che quel cavaliere possedeva. Il pomeriggio fu' molto redditizio per aslaif,il quale apprese molte tecniche di evasione e contrattacco che mai si era immaginato. Ma,suo malgrado,questa volta non riusci nemmeno a scalfire l'avversario.
Arrivata la sera. Il giovane principe ceno' con ser Ronald e la sua famiglia. Dopo il pasto il cavaliere si ritiro' nelle stanze private del Duca per conferire privatamente con esso. Aslaif provo' un minimo di rancore nel vedere suo padre allontanarsi con il suo insegnante lasciandolo li in solitudine. Come se non fosse stato degno di sostenere gli argomenti di una conversazione fra 'guerrieri veterani'. La cosa lo seccava alquanto. Dopotutto sarebbe stato il prossimo lord della Valle fiorita,duca di Rifgal e governatore di quelle terre. Si riteneva abbastanza maturo per cominciare ad affrontare validi argomenti di guerra e politica,non vedeva motivo di questa esclusione da parte del duca suo padre. Perso nei suoi pensieri aslaif non noto' la figura di sua madre la duchessa,che gli si avvicinava. "hai intenzione di rimuginarci sopra ancora per molto?" il ragazzo si rivolse alla madre con sorpresa,per la seppur delicata irruenza con la quale era stato strappato ai suoi pensieri. " cosa intendete madre?" "ah non lo so..forse Ser Ronald ha surclassato le tue aspettative? Non devi vederla come una sconfitta,figlio mio. Bensi come una nuova prova da superare." Il principe noto' una leggera malizia nelle affermazioni della madre,quindi alzandosi sdegnato si rivolse a lei con fare arrogante. "ma per favore madre! Quali sciocchezze vai affermando! Non è certo Ser Ronald la causa dei miei pensieri." Ah quella risposta la duchessa shelia si altero': " beh qualunque sia il grave fardello che ti tormenta non ti permetto di rivolgerti a me con quel tono,signorino! Ti ricordo che è con tua madre che stai parlando!" Aslaif si alzo' con vigore. Un umiliazione del genere subita per giunta di fronte a due servi, i quali silenziosamente stavano sparecchiando la tavola. "alla malora" affermo' sdegnato. Quindi usci dalla sala da pranzo e si diresse in terrazza.
La notte era calata sul regno. Il sole oscuro di Morkrhan copriva completamente la grande sfera di Urendhal,offuscandone quasi totalmente la grandiosa luce,e dando vita all'oscurita'. Densa e cupa. Ancora una volta,l'eclissi era completa. La principessa Arys si avvicino' ad Aslaif interropendone la tranquillita'. Al ragazzo pero' non dispiaceva affatto quella visita. Spesso i dialoghi con la sorella risultavano essere salutari e rigenerativi. " cosa fa tutto solo qui,immerso nei suoi pensieri,il mio nobile fratello?" il principe la guardo',i capelli biondi, illuminati dalla luce dell'eclissi, mettevano ancor di piu' in risalto la sua bellezza ammaliante. I riflessi purpurei della luce proveniente dall'interno della rocca illuminavano debolmente il viso della ragazza,dando vita a quel suo splendido volto dai lineamenti sopraffini ed a quegli occhi di un verde tanto intenso da rivaleggiare con le sgargianti foglie degli alberi eterni della foresta di Sydnail. "sai,tavolta ho bisogno di starmene un po per fatti miei" confesso' il ragazzo. "ho bisogno di focalizzare i miei pensieri su cio' che sto vivendo,e su come intendo perseguire nei miei obbiettivi. Credo che per poter condurre con sicurezza un esistenza impegnativa come la nostra,è bene aver sempre chiaro in mente cio' che è necessario,e che si vuole fare". La principessa Arys non nascose al fratello una leggera risata. "e sentiamo,mio nobile fratello,quali sarebbero gli obbiettivi che intendi perseguire al momento?". " beh..credo di aver bisogno di una battuta di caccia." "una battuta di caccia? Come mai proprio ora?". Aslaif fece una leggera pausa per pensare,poi riprese il discorso. " beh è parecchio tempo che non ne faccio una,stare da solo nel bosco mi piace,ho molto tempo per pensare e per condividere l'esistenza con le creature che abitano la nostra meravigliosa valle. Dato l'arrivo di Ser Ronald a corte,mi aspetta un lungo periodo di duro addestramento e fatica. Penso proprio che possa giovarmi un po di tempo da solo,in pace". "beh" disse Arys. " se questa tua esigenza di solitudine è dovuta al battibecco con nostra madre di poco Fa,posso dirti che non devi preocuupartene. Nostro padre ha investito un gran numero di Serpi d'oro per ingaggiare il cavaliere,e quindi tutti a corte fanno il possibile per rendere quest'ultimo un valido acquisto. E capisco che anche per te possa risultare pesante. Ma di conseguenza a tutto cio'.siamo tutti piu' nervosi,fermo restando che se pensi che una battuta di caccia possa calmare le acque,almeno dentro di te,non posso far altro che appoggiarti." Aslaif sorrise. Avvolte lo sorpendeva davvero la saggezza con la quale la sorella affrontava gli argomenti. E la straordinaria capacita' che aveva di porgli le cose esattamente come stavano,aprendogli una visone completamente nuova dei fatti. " si sorella,capisco cio' che dici. Penso che una mia temporanea assenza possa giovare a tutti." " meno che a nostro padre.." affermo' lei." Con lui parlero' domani" fu la risposta del principe. Molto" bene mio nobile fratello" affermo la principessa Arys avvicinandosi a lui. "Spero che la tua battaglia interiore si sia conclusa". "oh ma certo che lo è! Questi sono eventi di ordinaria amministrazione per un combattente del mio calibro!" affermo' il ragazzo con ironia. Di risposta,la principessa lo bacio' dolcemente sulla fronte. Il calore delle sue labbra a contatto con la sua pelle,rinvigorirono Aslaif. Amava la sorella,avrebbe fatto di tutto per lei. Sarebbe stato disposto ad imbracciare la lama contro un orda di Goblin se necessario.
A quel punto,la ragazza abbandono' la terrazza,lasciando il principe Aslaif solo,illuminato dall'opaco chiarore scarlatto dell'eclissi.
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L'Eclissi Di Eygon: L'altra faccia del Demone
Fantasyin un reame fantastico dove magia,bestie mitiche e demoni oscuri si alternano a congiure, tradimenti e lotte per il potere. Un reame nel quale nulla si dà per scontato ed ognuno lotta per i propri obbiettivi, dove il potere rappresenta solo il primo...