Capitolo 8: Scontro

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Giorno 54 del Terzo Sole di Faemat,Era Della Spada: Anno 777

Silenzio.

Tutto cio' che echeggiava nella valle era silenzio.

Quell'enorme territorio,colmo di vita e natura pareva addormentato,scosso dai recenti eventi,come se la madre terra stessa si rifiutasse di proferire parola,chiudendosi in una quiete di sdegno.

L'enorme masso giaceva imponente sul suolo della piana,per le dimensioni rendeva minuscola la citta' di Rifgal,alle sue spalle. Esso occupava uno spazio molto esteso,e per lunghezza si dilagava dai pressi della citta' fino a pochi metri di distanza dal terzo ordine di mura. Sotto l'immensa roccia,avevano appena perso la vita migliaia di soldati reali,dei quali ormai non rimaneva altro che un fiume di sangue che si estendeva da sotto il masso,dilagando lentamente e senza sosta,in tutte le direzioni. Un'asfissiante nube di polvere permeava l'aria,innalzandosi al cielo come un'ombra ed oscurando la luce del sole. Odore di sangue e metallo saturava l'ambiente,ma nessuno,nemmeno il piu' piccolo essere vivente compiva alcun tipo di movimento,il tutto era statico,fossilizzato.

Murtork Pugno Terrestre era caduto sulle ginocchia,i pugni poggiati a terra per sorreggersi.

Era zuppo di sudore,la stanchezza animava ogni fibra del suo corpo. Aveva la gola secca ed era esausto. Tutto cio' che riusciva a fare era osservare quello che aveva appena fatto e formulare qualche pensiero.

'Era davvero necessario utilizzare tutto quel potere? Un incantesimo di quella portata era realmente cio' che serviva per fermare l'avanzata nemica?'

Non c'era una risposta. Bensi' un Dato di fatto.

Di vivo ormai,non c'era piu' nulla,i soldati alle mura erano caduti ad opera di un potente mago avversario e lui aveva agito di conseguenza per fermare i nemici ed impedire che la citta' cadesse. Aveva fatto cio' che era in suo potere per proteggere la sua casa,e probabilmente non sarebbe dovuto fermarsi li.

Una mano si poso' sulla sua spalla.

L'incantatore si volto' e vide un giovane mago della terra che lo fissava preoccupato.

Il ragazzo indossava una tunica marrone,tipica della gilda di Rifgal,i delicati occhi azzurri erano spalancati in un'espressione di stupore e preoccupazione. Murtork era talmente stanco che non lo aveva nemmeno sentito arrivare.

"Primo Incantatore! Ci avete salvato! Grazie alla vostra forza abbiamo sconfitto le truppe reali! State bene?"

L'uomo sorrise.

"Beh,facendo un rapido calcolo questa non rientra fra le mie giornate migliori,e credo di essere stato meglio di ora in qualsiasi altro momento della mia vita. Ma suppongo debba accettare le cose come stanno"

Il giovane mago si avvicino' al suo maestro e comincio' a toccare alcuni punti vitali,per assicurarsi che fosse tutto apposto. La pelle dell'uomo era dura come la roccia,e tutti i muscoli del suo corpo erano tesissimi,tanto che il ragazzo ebbe difficolta' ad agire come se fosse tutto normale. Probabilmente evocare quel masso aveva rappresentato uno sforzo immane per il Primo Incantatore,ma Murtork Pugno Terrestre era rinomato per la sua incredibile forza e resistenza,non sarebbe caduto cosi facilmente.

"Tranquillo ragazzo,nessuno è stato cosi fortunato da riuscire ad arrivare a me,è inutile che controlli i punti vitali. Piuttosto aiutami ad alzarrmi" disse l'uomo ponendo un braccio al mago principiante.

"Si signore! Subito!" rispose l'altro afferrando il braccio del maestro,mettendolo sopra il proprio collo e tirando su l'uomo.

"Muoviamoci" ordino' Murtork.

L'Eclissi Di Eygon: L'altra faccia del DemoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora